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Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
E' valida la proposta di acquisto senza firma nè caparra?
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Testo
<blockquote data-quote="Zagonara Emanuele" data-source="post: 598867" data-attributes="member: 70606"><p>Se il venditore non firma la "proposta per accettazione" della medesima e conseguentemente non ritira l'assegno, non vi è coclusione dell'affare e la provvigione non è dovuta all'agenzia.</p><p></p><p>Tuttavia, se il venditore sottoscrive una "mancata accettazione" della proposta e/o un "non accettazione" della proposta, la proposta stessa decade e il proponente è libero di riformulare una nuova proposta o lasciare perdere, diversamente in assenza di ciò, la proposta rimane formalmente valida sino alla sua naturale scadenza (il termine ultimo deve essere indicato in poposta).</p><p></p><p>Ai fini del diritto al percepimento della provvigione è irrilevante che ci sia incarico in esclusiva o meno; è la "conclusione dell'affare" a detreminare il diritto al percepimento della provvigione (con o senza esclusiva di vendita).</p><p></p><p>In caso di mancato accordo tra le parti NON c'è alcun contratto (in quanto non concluso) e quindi non si rescinde da un contratto, al massimo si rescinde da una trattativa.</p><p>Per tale motivo non vi è diritto a richiedere e percepire una provvigione.</p><p>Il mediatore potrebbe tuttavia chiedere il rimborso delle spese sostenute per formalità espletate espressamente su richiesta delle parti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Zagonara Emanuele, post: 598867, member: 70606"] Se il venditore non firma la "proposta per accettazione" della medesima e conseguentemente non ritira l'assegno, non vi è coclusione dell'affare e la provvigione non è dovuta all'agenzia. Tuttavia, se il venditore sottoscrive una "mancata accettazione" della proposta e/o un "non accettazione" della proposta, la proposta stessa decade e il proponente è libero di riformulare una nuova proposta o lasciare perdere, diversamente in assenza di ciò, la proposta rimane formalmente valida sino alla sua naturale scadenza (il termine ultimo deve essere indicato in poposta). Ai fini del diritto al percepimento della provvigione è irrilevante che ci sia incarico in esclusiva o meno; è la "conclusione dell'affare" a detreminare il diritto al percepimento della provvigione (con o senza esclusiva di vendita). In caso di mancato accordo tra le parti NON c'è alcun contratto (in quanto non concluso) e quindi non si rescinde da un contratto, al massimo si rescinde da una trattativa. Per tale motivo non vi è diritto a richiedere e percepire una provvigione. Il mediatore potrebbe tuttavia chiedere il rimborso delle spese sostenute per formalità espletate espressamente su richiesta delle parti. [/QUOTE]
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