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Ecco la ricetta, personalizzata da me, per preparare la trippa con pecorino e menta
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<blockquote data-quote="Graf" data-source="post: 77054" data-attributes="member: 9824"><p>Sicuro di fare cosa gradita Vi fornisco la ricetta per preparare la Trippa , che è un alimento “povero” ma gustosissimo e, tutto sommato, facile da preparare, sostanzioso ma non pesante ed indigesto. Propongo alla Vostra attenzione la ricetta del piatto tipico della Trippa Alla Romana, che è semplice, veloce, senza grassi e non richiede particolari attenzioni.</p><p></p><p>Così poi, dopo averlo gustato, potete acquisire e vendere tutte le case che volete!</p><p></p><p>Ingredienti (per 4 persone):</p><p>un kg di trippa già semicotta, meglio quella “scura”.</p><p>50 gr di cipolla.</p><p>800 gr. pomodori pelati a pezzi.</p><p>4 cucchiai di olio extravergine di oliva.</p><p>4 cucchiaini di menta ( attenzione NON di mentuccia!) in foglie tritate secche (o equiv. q.tà di menta fresca).</p><p>Almeno 4 cucchiai di pecorino romano grattugiato.</p><p>Peperoncino tritato q.b.</p><p>¼ di bicchiere di vino</p><p>Sale.</p><p></p><p>Preparazione:</p><p>sciacquate la trippa e tagliatela a listarelle larghe 1-2 cm.</p><p>Sbucciate la cipolla e tritatela.</p><p>In una casseruola (meglio se di coccio) fate rosolare, a fuoco basso, la cipolla con l’olio; aggiungete anche del peperoncino secondo i vostri gusti. Quando la cipolla è dorata bagnate con un po’ di vino a fatelo sfumare.</p><p>Io personalizzo la ricetta, aggiungendo nel soffritto anche un po’ di sedano e di carota tagliati a pezzettini. Aggiungo anche alcune foglie di basilico fresco e profumato. L’importante è non esagerare con le quantità, altrimenti, i sapori delle verdure, copriranno il profumo della menta e della trippa.</p><p>Quando il vino sarà evaporato aggiungete la trippa ed il pomodoro a pezzi; versate un pochino d’acqua e spolverizzate con la menta. Mescolate e lasciare per un’ora e mezzo, aggiungendo, man mano, acqua per non far seccare il sugo.( Alcuni preferiscono una cottura, al massimo, di mezz’ora per avere una trippa cotta “al dente”, ma io preferiscono una cottura più lunga perché, così, la trippa si scoglie in bocca, non perdendo, comunque, la sua morbidezza spugnosa.)</p><p>Poi regolate di sale. Io non c’è lo metto.</p><p>Servite la trippa ben calda, spolverizzandola a piacere con il pecorino romano grattugiato. Chi vuole, può aggiunger altra menta, in foglie secche tritate.</p><p> La "scarpetta" (raccogliere il sughetto rimasto nel piatto con un pezzo di pane) alla fine è d’obbligo! </p><p></p><p>Qualche notizia sulla trippa.</p><p>La trippa è una frattaglia del bovino costituita da diverse parti dello stomaco e NON, come molti ritengono erroneamente, dall’intestino dell’animale. (Con l'intestino a Roma ci si fa un altro famoso piatto: La Pajata). Generalmente si trova in vendita, nei negozi e nei supermercati, già cotta e contiene diverse parti dello stomaco come il rumine, il reticolo ed il foiolo. La trippa è un alimento tradizionale diffuso in molte regioni d’Italia; viene considerato un alimento "povero" ed è una parte del bovino che non è stata Mai sottoposta a restrizione sul consumo (come invece è accaduto nel recente passato per il cervello e/o pezzi di carne contenenti il midollo spinale). </p><p></p><p>Accompagnate il piatto con un vino rosso leggero, tipo Bardolino.</p><p>Ottimo anche il Cesanese del Piglio.</p><p></p><p>A questo punto, auguro a tutti buon appetito!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Graf, post: 77054, member: 9824"] Sicuro di fare cosa gradita Vi fornisco la ricetta per preparare la Trippa , che è un alimento “povero” ma gustosissimo e, tutto sommato, facile da preparare, sostanzioso ma non pesante ed indigesto. Propongo alla Vostra attenzione la ricetta del piatto tipico della Trippa Alla Romana, che è semplice, veloce, senza grassi e non richiede particolari attenzioni. Così poi, dopo averlo gustato, potete acquisire e vendere tutte le case che volete! Ingredienti (per 4 persone): un kg di trippa già semicotta, meglio quella “scura”. 50 gr di cipolla. 800 gr. pomodori pelati a pezzi. 4 cucchiai di olio extravergine di oliva. 4 cucchiaini di menta ( attenzione NON di mentuccia!) in foglie tritate secche (o equiv. q.tà di menta fresca). Almeno 4 cucchiai di pecorino romano grattugiato. Peperoncino tritato q.b. ¼ di bicchiere di vino Sale. Preparazione: sciacquate la trippa e tagliatela a listarelle larghe 1-2 cm. Sbucciate la cipolla e tritatela. In una casseruola (meglio se di coccio) fate rosolare, a fuoco basso, la cipolla con l’olio; aggiungete anche del peperoncino secondo i vostri gusti. Quando la cipolla è dorata bagnate con un po’ di vino a fatelo sfumare. Io personalizzo la ricetta, aggiungendo nel soffritto anche un po’ di sedano e di carota tagliati a pezzettini. Aggiungo anche alcune foglie di basilico fresco e profumato. L’importante è non esagerare con le quantità, altrimenti, i sapori delle verdure, copriranno il profumo della menta e della trippa. Quando il vino sarà evaporato aggiungete la trippa ed il pomodoro a pezzi; versate un pochino d’acqua e spolverizzate con la menta. Mescolate e lasciare per un’ora e mezzo, aggiungendo, man mano, acqua per non far seccare il sugo.( Alcuni preferiscono una cottura, al massimo, di mezz’ora per avere una trippa cotta “al dente”, ma io preferiscono una cottura più lunga perché, così, la trippa si scoglie in bocca, non perdendo, comunque, la sua morbidezza spugnosa.) Poi regolate di sale. Io non c’è lo metto. Servite la trippa ben calda, spolverizzandola a piacere con il pecorino romano grattugiato. Chi vuole, può aggiunger altra menta, in foglie secche tritate. La "scarpetta" (raccogliere il sughetto rimasto nel piatto con un pezzo di pane) alla fine è d’obbligo! Qualche notizia sulla trippa. La trippa è una frattaglia del bovino costituita da diverse parti dello stomaco e NON, come molti ritengono erroneamente, dall’intestino dell’animale. (Con l'intestino a Roma ci si fa un altro famoso piatto: La Pajata). Generalmente si trova in vendita, nei negozi e nei supermercati, già cotta e contiene diverse parti dello stomaco come il rumine, il reticolo ed il foiolo. La trippa è un alimento tradizionale diffuso in molte regioni d’Italia; viene considerato un alimento "povero" ed è una parte del bovino che non è stata Mai sottoposta a restrizione sul consumo (come invece è accaduto nel recente passato per il cervello e/o pezzi di carne contenenti il midollo spinale). Accompagnate il piatto con un vino rosso leggero, tipo Bardolino. Ottimo anche il Cesanese del Piglio. A questo punto, auguro a tutti buon appetito! [/QUOTE]
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