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Donazione Eredità Successione Usucapione e Servitù
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<blockquote data-quote="josephca" data-source="post: 95850" data-attributes="member: 22298"><p>Grazie dell'attenzione cerco di essere più chiaro: i miei nonni avevano quattro figli di cui oggi uno ancora in vita hanno lasciato in eredità 2 case di circa 50 mq più due appezzamenti di terreno in totale di 10.000 mq di proprietà le due case ed un appezzamento erano della nonna ,ed un appezzamento era del nonno,in più era ( possessore per acquisto dall'ente di sviluppo in puglia e lucania,venditore con patto di riservato dominio) di 70.000 mq di terreno dal 1958 per diventare proprietario a tutti gli effetti di questo terreno dovevano passare 30 anni e versare tutte la annualità del prezzo di assegnazione "cito quanto riportato sull'atto di assenzo". il nonno e deceduto nel 1978 quindi non sono ancora passati i 30 anni , questo terreno rimane in mano a un dei figli il primo genito per essere precisi ,che lo gestisce a suo piacimento e ne ricava i suoi guadagni e continua a pagare le tasse tutto il resto in virtù del fatto che gestiva la maggior parte della l'ereditla. IL figlio primo genito che seguiva le pratiche burocratiche fa la successione di morte dichiarando solo il piccolo appezzamento di proprietà del nonno , omettendo i 70.000 mq che a suo dire non andava dichiarato perchè non era del nonno a tutti gli effetti. Passano gli anni ma di sistemare il tutto non se ne sente parlare,solo uno degli altri eredi l'ultimo genito chiede di mettere a posto le cose prima che venisse a manchare anche la nonna se non che sua madre, ma non se ne fa nulla. Arriviamo nel 1990 muore anche nonna ,sempre il primo genito fa la successione di morte dichiarando le 2 case ed i due appezzamenti di terreno omettendo ancora una volta 70.000 mq,intato le case e i piccoli appezzamenti di terreno sono in stato di quasi abbandono visto che nessuno ne usufruisce tranne un pò di pulizia di tanto in tanto da parte di chi spera che un giorno questa proprietà sarà divisa in parti uguali.Passa ancora qualche anno muore uno degli eredi 'l'ultimo genito, e da qui in poi non si parla più ne divisione ne di successione passa ancora qualche anno e tutto tace nessuno affronta l'argomento . In tanto siamo arrivati nel 1998 sono passati 40 anni dal possesso per acquisto e 20 dalla morte del nonno ,il primo genito che continua a gestire questo terreno e ne raccoglie i suoi frutti ha continuato a pagare tutto cio che c'era da pagare sia sul terreno che gestiva che sulle case e gli altri due terreni,chiede a nome del nonno la cancellazione di riservato dominio sui terreni a lui assegnati il quale conseguentemente ne è divenuto proprietario( anche se defunto) il tutto senza fare parola con nessuno degli altri eredi.Passano ancora 2 anni il primo genito va da un notaio di sua fiducia e fa un atto di donazione al proprio figlio dichiarando (cito quanto scritto nell'atto di donazione) IL donante dichiara di essere pieno ed assoluto proprietario dell'immobile donato per averlo posseduto pacificamente ed ininterrottamente "animo domini" da oltre venti anni e che per tanto in suo favore si è verificata la relativa prescrizione acqiusitiva al suo danta causa. Qualche anno più tardi il primo genito si è ammalato gravemente ed il tutto lo gestisce il figlio che a sua volta è diventato proprietariop dei 70.000 mq e non ha più pagato le tasse su gli altri immobili. Nel frattempo e morto un'altro dei 4 figli dei miei nonni e 2 anni fà e morto anche il primo genito,a desso e rimasto in vita solo un degli eredi diretti cioè i secondo figlio. All'inizio del 2010 finalmente qualcuno ha affrontato l'argomento ,si è iniziato col fare la successione di morte delle case e dei terreni scoprendo così che i 70.000 mq di terreno non ci sono , e da qui si è scoperto il tutto. L'ultimo erede diretto ha chiesto l'annullamento dell'atto di donazione dietro consiglio di un avvocato di fiducia prima del compimento dei 10 anni ,mi hanno detto che non si può fare più niente perchè nel 2000 questo tipo di atto si poteva fare e bastavano 4 anni per renderlo effettivo . Si è cercato di arrivare ad un accordo con chi ha avuto il terreno in donazione rispondendo faremo quello che dirà il giudice. La mia domanda adesso è questa : visto che non sono passati 10 anni (per il rotto della cuffia) </p><p>1° C'è la possibilità che venga annullato quest'atto se si quanti anni ci vogliono per venirne a capo,</p><p>2° Si può ricorrere al giudice di pace </p><p>3° Può un solo erede opporsi o devono partecipare anche gli altri </p><p>Ringrazio in anticipo</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="josephca, post: 95850, member: 22298"] Grazie dell'attenzione cerco di essere più chiaro: i miei nonni avevano quattro figli di cui oggi uno ancora in vita hanno lasciato in eredità 2 case di circa 50 mq più due appezzamenti di terreno in totale di 10.000 mq di proprietà le due case ed un appezzamento erano della nonna ,ed un appezzamento era del nonno,in più era ( possessore per acquisto dall'ente di sviluppo in puglia e lucania,venditore con patto di riservato dominio) di 70.000 mq di terreno dal 1958 per diventare proprietario a tutti gli effetti di questo terreno dovevano passare 30 anni e versare tutte la annualità del prezzo di assegnazione "cito quanto riportato sull'atto di assenzo". il nonno e deceduto nel 1978 quindi non sono ancora passati i 30 anni , questo terreno rimane in mano a un dei figli il primo genito per essere precisi ,che lo gestisce a suo piacimento e ne ricava i suoi guadagni e continua a pagare le tasse tutto il resto in virtù del fatto che gestiva la maggior parte della l'ereditla. IL figlio primo genito che seguiva le pratiche burocratiche fa la successione di morte dichiarando solo il piccolo appezzamento di proprietà del nonno , omettendo i 70.000 mq che a suo dire non andava dichiarato perchè non era del nonno a tutti gli effetti. Passano gli anni ma di sistemare il tutto non se ne sente parlare,solo uno degli altri eredi l'ultimo genito chiede di mettere a posto le cose prima che venisse a manchare anche la nonna se non che sua madre, ma non se ne fa nulla. Arriviamo nel 1990 muore anche nonna ,sempre il primo genito fa la successione di morte dichiarando le 2 case ed i due appezzamenti di terreno omettendo ancora una volta 70.000 mq,intato le case e i piccoli appezzamenti di terreno sono in stato di quasi abbandono visto che nessuno ne usufruisce tranne un pò di pulizia di tanto in tanto da parte di chi spera che un giorno questa proprietà sarà divisa in parti uguali.Passa ancora qualche anno muore uno degli eredi 'l'ultimo genito, e da qui in poi non si parla più ne divisione ne di successione passa ancora qualche anno e tutto tace nessuno affronta l'argomento . In tanto siamo arrivati nel 1998 sono passati 40 anni dal possesso per acquisto e 20 dalla morte del nonno ,il primo genito che continua a gestire questo terreno e ne raccoglie i suoi frutti ha continuato a pagare tutto cio che c'era da pagare sia sul terreno che gestiva che sulle case e gli altri due terreni,chiede a nome del nonno la cancellazione di riservato dominio sui terreni a lui assegnati il quale conseguentemente ne è divenuto proprietario( anche se defunto) il tutto senza fare parola con nessuno degli altri eredi.Passano ancora 2 anni il primo genito va da un notaio di sua fiducia e fa un atto di donazione al proprio figlio dichiarando (cito quanto scritto nell'atto di donazione) IL donante dichiara di essere pieno ed assoluto proprietario dell'immobile donato per averlo posseduto pacificamente ed ininterrottamente "animo domini" da oltre venti anni e che per tanto in suo favore si è verificata la relativa prescrizione acqiusitiva al suo danta causa. Qualche anno più tardi il primo genito si è ammalato gravemente ed il tutto lo gestisce il figlio che a sua volta è diventato proprietariop dei 70.000 mq e non ha più pagato le tasse su gli altri immobili. Nel frattempo e morto un'altro dei 4 figli dei miei nonni e 2 anni fà e morto anche il primo genito,a desso e rimasto in vita solo un degli eredi diretti cioè i secondo figlio. All'inizio del 2010 finalmente qualcuno ha affrontato l'argomento ,si è iniziato col fare la successione di morte delle case e dei terreni scoprendo così che i 70.000 mq di terreno non ci sono , e da qui si è scoperto il tutto. L'ultimo erede diretto ha chiesto l'annullamento dell'atto di donazione dietro consiglio di un avvocato di fiducia prima del compimento dei 10 anni ,mi hanno detto che non si può fare più niente perchè nel 2000 questo tipo di atto si poteva fare e bastavano 4 anni per renderlo effettivo . Si è cercato di arrivare ad un accordo con chi ha avuto il terreno in donazione rispondendo faremo quello che dirà il giudice. La mia domanda adesso è questa : visto che non sono passati 10 anni (per il rotto della cuffia) 1° C'è la possibilità che venga annullato quest'atto se si quanti anni ci vogliono per venirne a capo, 2° Si può ricorrere al giudice di pace 3° Può un solo erede opporsi o devono partecipare anche gli altri Ringrazio in anticipo [/QUOTE]
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