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<blockquote data-quote="gagarin" data-source="post: 475882" data-attributes="member: 60461"><p>A mio avviso è sempre la solita situazione di "interpretazione" delle norme, che, in Italia, viene fatta da chiunque (le interpretazioni cambiano anche da ufficio ad ufficio dell'AdE e persino tra impiegati dello stesso ufficio!). Il problema sorge dal fatto che nella legge viene stabilito il termine entro cui è obbligatorio (per usufruire delle agevolazioni prima casa) stabilire la propria residenza nel Comune dell'immobile acquistato, ma NULLA DICE RIGUARDO A QUANTO TEMPO TALE RESIDENZA VA MANTENUTA. C'è stata anche recentemente sull'argomento una lunga discussione sul forum e la conclusione non è stata univoca, anche se la maggior parte di chi è intervenuto e (su richiesta specifica) anche il mio commercialista ed il mio avvocato mi hanno detto che, dato che sul punto la legge tace, il termine di mantenimento non esiste: si può mantenere la residenza anche, al limite, per un solo giorno o per una settimana, l'importante è che si sia presa entro i 18 mesi (anche se la cautela consiglia di mantenerla almeno fino al 19° mese...). Evidentemente l'AdE ha effettuato un controllo nel 2015, ha scoperto che non avevi la residenza e il "controllore" si sarà ben guardato dal lavorare un pò di più per vedere lo storico delle tue residenze, scoprendo, guarda caso, che ti eri comportato correttamente ed evitandoti qualche fastidio: tanto nessuno ti dirà mai chi è e lo stipendio lo prende ugualmente. Comunque, a meno che non incontri il solito ma comunissimo funzionario ottuso, un'istanza di annullamento in autotutela (citando la norma, magari fornendo l'interpretazione di cui sopra e allegando il certificato storico della residenza) dovrebbe esser sufficiente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gagarin, post: 475882, member: 60461"] A mio avviso è sempre la solita situazione di "interpretazione" delle norme, che, in Italia, viene fatta da chiunque (le interpretazioni cambiano anche da ufficio ad ufficio dell'AdE e persino tra impiegati dello stesso ufficio!). Il problema sorge dal fatto che nella legge viene stabilito il termine entro cui è obbligatorio (per usufruire delle agevolazioni prima casa) stabilire la propria residenza nel Comune dell'immobile acquistato, ma NULLA DICE RIGUARDO A QUANTO TEMPO TALE RESIDENZA VA MANTENUTA. C'è stata anche recentemente sull'argomento una lunga discussione sul forum e la conclusione non è stata univoca, anche se la maggior parte di chi è intervenuto e (su richiesta specifica) anche il mio commercialista ed il mio avvocato mi hanno detto che, dato che sul punto la legge tace, il termine di mantenimento non esiste: si può mantenere la residenza anche, al limite, per un solo giorno o per una settimana, l'importante è che si sia presa entro i 18 mesi (anche se la cautela consiglia di mantenerla almeno fino al 19° mese...). Evidentemente l'AdE ha effettuato un controllo nel 2015, ha scoperto che non avevi la residenza e il "controllore" si sarà ben guardato dal lavorare un pò di più per vedere lo storico delle tue residenze, scoprendo, guarda caso, che ti eri comportato correttamente ed evitandoti qualche fastidio: tanto nessuno ti dirà mai chi è e lo stipendio lo prende ugualmente. Comunque, a meno che non incontri il solito ma comunissimo funzionario ottuso, un'istanza di annullamento in autotutela (citando la norma, magari fornendo l'interpretazione di cui sopra e allegando il certificato storico della residenza) dovrebbe esser sufficiente. [/QUOTE]
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