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<blockquote data-quote="Lucio1983" data-source="post: 14070" data-attributes="member: 3294"><p>il bello è che se l'attestato di certificazione energetica, se fatto, non va allegato all'atto notarile ma semplicemente consegnato al momento di rogito.</p><p></p><p>Se l'appartamento ha caldaia centralizzata, l'attestato va fatto riferendosi alla fonte di energia ovvero alla caldaia centralizzata, quindi il "certificatore", sembra basti un tecnico abilitato ma, non esiste un albo di certificatori, deve prendere nota dei requisiti della caldaia comune e poi verificare le partizioni verticali, orizzontali e i serramenti.</p><p>Di fatto, molti tecnici scrivono nella loro "pseudo-relazione" che sono impossibilitati a verificare i dati del generatore di calore dell'edificio, ipotizzandone uno a scelta più o meno compatibile alle condizioni dell'edificio o alle dichiarazioni del proprietario dell'alloggio.</p><p></p><p>Di fatto, si spendono 300/400 Euro per una carta che più o meno descrive quello che c'è con il fatto che se l'immobile è vecchiotto, può indurre la possibile parte acquirente a fare considerazioni al ribasso circa un offerta di acquisto.</p><p>Anche per questa pseudo-normativa energetica il divario tra edifici nuovi e usati sta aumentando, facendo orientare l'acquirente verso un immobile recente, creando l'idea che edifici di anche soli dieci anni siano considerati obsoleti.</p><p></p><p>Da dire che molti edifici nuovi certificati sono meno prestazionali di edifici con muratura tradizionale di 10 anni fa. Se ne vedono molti di edifici nuovi in costruzione in maniera un pò troppa "tirata", infatti una guaina mal posata, un cappotto mal sigillato, cassonetti montati male ecc...</p><p></p><p></p><p>Comunque la clausola di rinuncia in sede di rogito circa l'attestato funziona.</p><p>Come sempre in Italia, si fa una legge e si crea una clausola per farci il giro...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Lucio1983, post: 14070, member: 3294"] il bello è che se l'attestato di certificazione energetica, se fatto, non va allegato all'atto notarile ma semplicemente consegnato al momento di rogito. Se l'appartamento ha caldaia centralizzata, l'attestato va fatto riferendosi alla fonte di energia ovvero alla caldaia centralizzata, quindi il "certificatore", sembra basti un tecnico abilitato ma, non esiste un albo di certificatori, deve prendere nota dei requisiti della caldaia comune e poi verificare le partizioni verticali, orizzontali e i serramenti. Di fatto, molti tecnici scrivono nella loro "pseudo-relazione" che sono impossibilitati a verificare i dati del generatore di calore dell'edificio, ipotizzandone uno a scelta più o meno compatibile alle condizioni dell'edificio o alle dichiarazioni del proprietario dell'alloggio. Di fatto, si spendono 300/400 Euro per una carta che più o meno descrive quello che c'è con il fatto che se l'immobile è vecchiotto, può indurre la possibile parte acquirente a fare considerazioni al ribasso circa un offerta di acquisto. Anche per questa pseudo-normativa energetica il divario tra edifici nuovi e usati sta aumentando, facendo orientare l'acquirente verso un immobile recente, creando l'idea che edifici di anche soli dieci anni siano considerati obsoleti. Da dire che molti edifici nuovi certificati sono meno prestazionali di edifici con muratura tradizionale di 10 anni fa. Se ne vedono molti di edifici nuovi in costruzione in maniera un pò troppa "tirata", infatti una guaina mal posata, un cappotto mal sigillato, cassonetti montati male ecc... Comunque la clausola di rinuncia in sede di rogito circa l'attestato funziona. Come sempre in Italia, si fa una legge e si crea una clausola per farci il giro... [/QUOTE]
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