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<blockquote data-quote="STUDIOMINUCCI" data-source="post: 238688" data-attributes="member: 41505"><p>Piacerissimo assolutamente ricambiato! <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/grinning.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":D" title="Ghignata :D" data-shortname=":D" /></p><p> </p><p>Ultravero il punto in cui mi correggi, e quindi grazie della correzione: non dicevano "in contanti", bensì "prima d'ora" (per la serie: di come è stato pagato, io Notaio non ne son niente, ma entrambi dicono che è stato pagato). </p><p>Cosa cambia, però?</p><p>Io direi...proprio nulla che possa essere utile a Marco!</p><p>Non dimentichiamo che quella frase , poichè inserita in rogito, è certificata come proveniente dal padre di Marco , pronunciata in totale capacità di intendere e di volere, e dinanzi ai classici testimoni!!!!</p><p> </p><p>Io non ho dedicato neanche un attimo agli sviluppi ulteriori, perchè per me l'ostacolo inamovibile si trova in quel rogito.</p><p>E il punto saliente (nel mio modo di ragionare) è che : mentre il contenuto di un atto notarile non ha alcun bisogno di essere provato .....tutto quel che ambirebbe a smentirlo e sconfessarlo VA PROVATO!</p><p>E come lo prova , Marco? <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/scream.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":shock:" title="Shock :shock:" data-shortname=":shock:" /></p><p> </p><p>Ti ho già detto che stimo molto il tuo metodo, però, appunto : applichiamolo!</p><p>Se un atto pubblico fosse smontabile , a distanza di decenni, perchè una delle parti DICHIARA che non è più vero che è stata pagata.....capisci bene che saremmo dinanzi ad un principio che o vale sempre o non vale mai: non è che può valere per certi sì e per certi altri no!!!! E dunque, certo che fa ridere anche a me, ma se questo principio della "rivedibilità unilaterale e tardiva" di quanto affermato in atto pubblico fosse fondata...non ci sarebbe da ridere : chiunque abbia in atti di vendita la fatidica frase "pagato prima d'ora" ...potrebbe coltivare la speranzella di riprendersi quel che vendette!!!</p><p>Un po' assurdino, ti pare?</p><p> </p><p>Volendo, poi, il "prima d'ora" è ancor peggio del mio erroneo "in contanti" : posso darti una casa anche perchè (per esempio) ci facciamo due conti e ...tra i soldi che mi hai prestato e gli altri aiuti che mi hai dato....ti dovrei restituire una cifra pari al valore di quella casa! E il tutto era perfettamente valido e inattaccabile.</p><p>"Prima d'ora" è ancora PEGGIO di "in contanti", volendo .</p><p>E comunque è clausola saliente di un atto pubblico, che di sicuro andrebbe smontata da chi vuol dimostrarne la falsità, ma che certo non può essere smontata spulciano in un conto corrente bancario.</p><p> </p><p>Percorro solo un passettino in più (mentre in tutto il prosieguo della eventuale procedura non mi attardo proprio, perchè la trovo inverosimile ab origine) : non ricordo in quale tipo di testamento il padre di Marco avrebbe dichiarato questa sua resipiscenza .</p><p>Fosse un testamento olografo, sarebbe esattamente un foglietto.</p><p>Ma, anche fosse un testamnto pubblico : resta una sua dichiarazione UNILATERALE.</p><p>Il che non sposta di un centimetro l'intera trafila : avremmo una sorella che è placidamente proprietaria di un immobile, e un Marco che ...se vuole PROVARE a far valere la controdichiarazione di suo padre.....<u>sempre deve affrontare un giudizio civile. </u></p><p>E (chiedo) che valore potrà mai dare, un Giudice, ad una dichiarazione senile ed UNILATERALE e sfornata senza alcun contraddittorio, quando quel dichiarante è lo stesso che - libero e bello - trent'anni o più prima, aveva dichiarato l'esatto contrario senza esservi costretto da nulla e nessuno?</p><p>Oltretutto : (se io fossi Magistrato me lo chiederei) perchè questo anziano signore non ha chiarito LUI, in vita, e in contraddittorio con la figlia? Avrebbe potuto ricordare fatti, circostanze e situazioni che Marco magari ignora totalmente!</p><p>E , soprattutto se il testamento è olografo (ma anche se è pubblico) , non è così peregrina l'ipotesi che uno (marco nel caso specifico) "vada per cercar grazia e trovi giustizia" !</p><p> Nel senso : potrebbe a propria volta essere sospettato (o accusato da sua sorella) di aver in qualche modo coartato le dichiarazioni paterne approfittando della senilità e/o di un qualunque stato di bisogno psico-fisico e ...trarne grattacapi piuttosto che sollievi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="STUDIOMINUCCI, post: 238688, member: 41505"] Piacerissimo assolutamente ricambiato! :D Ultravero il punto in cui mi correggi, e quindi grazie della correzione: non dicevano "in contanti", bensì "prima d'ora" (per la serie: di come è stato pagato, io Notaio non ne son niente, ma entrambi dicono che è stato pagato). Cosa cambia, però? Io direi...proprio nulla che possa essere utile a Marco! Non dimentichiamo che quella frase , poichè inserita in rogito, è certificata come proveniente dal padre di Marco , pronunciata in totale capacità di intendere e di volere, e dinanzi ai classici testimoni!!!! Io non ho dedicato neanche un attimo agli sviluppi ulteriori, perchè per me l'ostacolo inamovibile si trova in quel rogito. E il punto saliente (nel mio modo di ragionare) è che : mentre il contenuto di un atto notarile non ha alcun bisogno di essere provato .....tutto quel che ambirebbe a smentirlo e sconfessarlo VA PROVATO! E come lo prova , Marco? O_o Ti ho già detto che stimo molto il tuo metodo, però, appunto : applichiamolo! Se un atto pubblico fosse smontabile , a distanza di decenni, perchè una delle parti DICHIARA che non è più vero che è stata pagata.....capisci bene che saremmo dinanzi ad un principio che o vale sempre o non vale mai: non è che può valere per certi sì e per certi altri no!!!! E dunque, certo che fa ridere anche a me, ma se questo principio della "rivedibilità unilaterale e tardiva" di quanto affermato in atto pubblico fosse fondata...non ci sarebbe da ridere : chiunque abbia in atti di vendita la fatidica frase "pagato prima d'ora" ...potrebbe coltivare la speranzella di riprendersi quel che vendette!!! Un po' assurdino, ti pare? Volendo, poi, il "prima d'ora" è ancor peggio del mio erroneo "in contanti" : posso darti una casa anche perchè (per esempio) ci facciamo due conti e ...tra i soldi che mi hai prestato e gli altri aiuti che mi hai dato....ti dovrei restituire una cifra pari al valore di quella casa! E il tutto era perfettamente valido e inattaccabile. "Prima d'ora" è ancora PEGGIO di "in contanti", volendo . E comunque è clausola saliente di un atto pubblico, che di sicuro andrebbe smontata da chi vuol dimostrarne la falsità, ma che certo non può essere smontata spulciano in un conto corrente bancario. Percorro solo un passettino in più (mentre in tutto il prosieguo della eventuale procedura non mi attardo proprio, perchè la trovo inverosimile ab origine) : non ricordo in quale tipo di testamento il padre di Marco avrebbe dichiarato questa sua resipiscenza . Fosse un testamento olografo, sarebbe esattamente un foglietto. Ma, anche fosse un testamnto pubblico : resta una sua dichiarazione UNILATERALE. Il che non sposta di un centimetro l'intera trafila : avremmo una sorella che è placidamente proprietaria di un immobile, e un Marco che ...se vuole PROVARE a far valere la controdichiarazione di suo padre.....[U]sempre deve affrontare un giudizio civile. [/U] E (chiedo) che valore potrà mai dare, un Giudice, ad una dichiarazione senile ed UNILATERALE e sfornata senza alcun contraddittorio, quando quel dichiarante è lo stesso che - libero e bello - trent'anni o più prima, aveva dichiarato l'esatto contrario senza esservi costretto da nulla e nessuno? Oltretutto : (se io fossi Magistrato me lo chiederei) perchè questo anziano signore non ha chiarito LUI, in vita, e in contraddittorio con la figlia? Avrebbe potuto ricordare fatti, circostanze e situazioni che Marco magari ignora totalmente! E , soprattutto se il testamento è olografo (ma anche se è pubblico) , non è così peregrina l'ipotesi che uno (marco nel caso specifico) "vada per cercar grazia e trovi giustizia" ! Nel senso : potrebbe a propria volta essere sospettato (o accusato da sua sorella) di aver in qualche modo coartato le dichiarazioni paterne approfittando della senilità e/o di un qualunque stato di bisogno psico-fisico e ...trarne grattacapi piuttosto che sollievi. [/QUOTE]
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