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Frazionamento di un deposito. Serve anche una pratica comunale?
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<blockquote data-quote="stefanosbt" data-source="post: 449394" data-attributes="member: 61165"><p>Buonasera, non in tutti i comuni funziona così.. a San benedetto del Tronto ho acquistato un laboratorio artigianale con tanto di mutuo artigianale con la Banca popolare di Ancona nel 1997. (in realtà il saldo lo feci con i miei soldi il mutuo fu accreditato dopo 60gg èra solo per essere sicuro della regolarità dell'immobile). Il frazionamento fu fatto solo al catasto (20/03/1997)senza richiesta di concessione, opere, agibilità nonostante fosse dichiarato D7. Mi rifiutavo di fare l'atto dal Notaio in quelle condizioni, allora presentarono una richiesta di frazionamento al Comune 07/05/1997). Successivamente ho scoperto che la richiesta presentata riportava lo "stato attuale" graficamente già frazionato, la mia porzione veniva descritta già separata. Per convincermi della regolarità e bontà dell'acquisto (21/05/97) il Notaio scrisse una scrittura di suo pugno (in mancanza mi rifiutavo di dare l'assegno del saldo) e la fece firmare ai soci venditori, nella quale si assumevano la responsabilità di portare avanti quel frazionamento catastale pagandone ogni onere e spesa..Vi sembra tutto regolare?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="stefanosbt, post: 449394, member: 61165"] Buonasera, non in tutti i comuni funziona così.. a San benedetto del Tronto ho acquistato un laboratorio artigianale con tanto di mutuo artigianale con la Banca popolare di Ancona nel 1997. (in realtà il saldo lo feci con i miei soldi il mutuo fu accreditato dopo 60gg èra solo per essere sicuro della regolarità dell'immobile). Il frazionamento fu fatto solo al catasto (20/03/1997)senza richiesta di concessione, opere, agibilità nonostante fosse dichiarato D7. Mi rifiutavo di fare l'atto dal Notaio in quelle condizioni, allora presentarono una richiesta di frazionamento al Comune 07/05/1997). Successivamente ho scoperto che la richiesta presentata riportava lo "stato attuale" graficamente già frazionato, la mia porzione veniva descritta già separata. Per convincermi della regolarità e bontà dell'acquisto (21/05/97) il Notaio scrisse una scrittura di suo pugno (in mancanza mi rifiutavo di dare l'assegno del saldo) e la fece firmare ai soci venditori, nella quale si assumevano la responsabilità di portare avanti quel frazionamento catastale pagandone ogni onere e spesa..Vi sembra tutto regolare? [/QUOTE]
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