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I miei genitori perdono la casa all'asta. E adesso cosa ci succederà?
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<blockquote data-quote="aristempantero" data-source="post: 31973"><p>Non credo sia il caso di dare delle false illusioni. Se c'è stata una vendita Linda ne è a conoscenza e ha già gli estremi della procedura esecutiva, con i quali in tribunale (cancelleria esecuzioni immobiliari) può prendere visione del fascicolo. Potrebbe darsi che la vendita sia stata delegata a un notaio o avvocato e quindi il fascicolo è in suo possesso (anche questa cosa dovrebbe essere nota). Detto ciò la perizia non serve a un granchè! Quella dice solo cosa è stato posto in vendita e come è stato stimato (con tutti i dettagli di trascrizioni,atti,ipoteche e pignoramenti). Se la perizia o tuttii gli atti antecedenti la vendita non fossero regolari sarebbero comunque trascorsi i termini per l'opposizione agli atti esecutivi, visti i tempi obbligatori tra avviso di vendita e vendita stessa! Serve unicamente il verbale per essere certi che ci sia un aggiudicatario e chi è. Per il resto c'è poco da fare. Solo se il compratore viene meno (non versando nei 60gg il saldo e perdendo quindi quanto già versato per partecipare alla vendita) la aggiudicazione è revocata e si rifà la vendita. Cercare di allungare i termini con cavilli legali allunga solo le tribolazioni (e i costi), ma a quanto mi risulta le possibilità di annullare una vendita eseguita sono pressochè nulle! </p><p>Il mio parere è che la soluzione si trova eventualmente prima della vendita, con accordi a stralcio, piani di rientro, riduzioni di pignoramento ecc, e non dopo che questa ha avuto luogo, quando ormai i giochi sono fatti e i creditori vedono già rientrare i crediti....Credo Linda voglia semplicemente capire cosa accadrà nei prossimi mesi, e come organizzarsi per rendere il meno traumatico possibile il tutto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="aristempantero, post: 31973"] Non credo sia il caso di dare delle false illusioni. Se c'è stata una vendita Linda ne è a conoscenza e ha già gli estremi della procedura esecutiva, con i quali in tribunale (cancelleria esecuzioni immobiliari) può prendere visione del fascicolo. Potrebbe darsi che la vendita sia stata delegata a un notaio o avvocato e quindi il fascicolo è in suo possesso (anche questa cosa dovrebbe essere nota). Detto ciò la perizia non serve a un granchè! Quella dice solo cosa è stato posto in vendita e come è stato stimato (con tutti i dettagli di trascrizioni,atti,ipoteche e pignoramenti). Se la perizia o tuttii gli atti antecedenti la vendita non fossero regolari sarebbero comunque trascorsi i termini per l'opposizione agli atti esecutivi, visti i tempi obbligatori tra avviso di vendita e vendita stessa! Serve unicamente il verbale per essere certi che ci sia un aggiudicatario e chi è. Per il resto c'è poco da fare. Solo se il compratore viene meno (non versando nei 60gg il saldo e perdendo quindi quanto già versato per partecipare alla vendita) la aggiudicazione è revocata e si rifà la vendita. Cercare di allungare i termini con cavilli legali allunga solo le tribolazioni (e i costi), ma a quanto mi risulta le possibilità di annullare una vendita eseguita sono pressochè nulle! Il mio parere è che la soluzione si trova eventualmente prima della vendita, con accordi a stralcio, piani di rientro, riduzioni di pignoramento ecc, e non dopo che questa ha avuto luogo, quando ormai i giochi sono fatti e i creditori vedono già rientrare i crediti....Credo Linda voglia semplicemente capire cosa accadrà nei prossimi mesi, e come organizzarsi per rendere il meno traumatico possibile il tutto. [/QUOTE]
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