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Mutui, Banche e Finanza nel Campo Immobiliare
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Testo
<blockquote data-quote="Graziano Cavallini" data-source="post: 34748"><p>Scusa ma non capisco qual'è il "potere magico" del Broker, per caso riesce ad ottenere dalla banca ciò che altri non riescono ad ottenere? Guarda che se il rapporto rata-reddito o l'anzianità lavorativa o la crif non è "pulita" nessuno può farci niente neanche il Papa. A partire da Gennaio di quest'anno anche i privati vengono valutati in base ai criteri stabiliti per Basilea2 ( in questo momento è in consultazione la bozza di Basilea3 che stabilisce criteri ancora più rigidi sui bilanci delle banche), perciò come avviene per le aziende da almeno 6 anni, i dati reddituali, dell'immobile, la storia creditizia del cliente vengono inseriti nel programma di calcolo che è stato validato da Banca d'Italia, e se il risultato è positivo bene, altrimenti grazie e arrivederci. Quando sento di direttori di filiale o di "broker" che ottengono risultati dove altri falliscono scusa ma conoscendo il sistema bancario ( collaboro con persone che sono stati o direttori corporate o dirigenti) mi scappa da ridere. I broker semplicemente dirottano il cliente su di un istituto che è disposto ad assumeresi un rischio maggiore dietro pagamento di costi maggiori, il che va bene per l'agenzia che vende l'immobile, per il broker (meglio definirlo con il suo nome cioè mediatore) che percepisce commissioni dalla banca e dal cliente, non sempre è un bene per il cliente (mi è capitato spesso di dover intervenire dopo che questi "santoni" si sono fatti pagare anche 10.000 euro di istruttoria per collocare mutui di 35 anni con 5 anni di preammortamento e il cliente dopo 12-18 mesi aveva pagato 7-8.000 euro di interessi ma non aveva restituito un centesimo di capitale e se voleva farlo si sarebbe ritrovato a pagare una rata maggiorata del 30-40%, il che molto spemplicemente era materialmente impossibile.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Graziano Cavallini, post: 34748"] Scusa ma non capisco qual'è il "potere magico" del Broker, per caso riesce ad ottenere dalla banca ciò che altri non riescono ad ottenere? Guarda che se il rapporto rata-reddito o l'anzianità lavorativa o la crif non è "pulita" nessuno può farci niente neanche il Papa. A partire da Gennaio di quest'anno anche i privati vengono valutati in base ai criteri stabiliti per Basilea2 ( in questo momento è in consultazione la bozza di Basilea3 che stabilisce criteri ancora più rigidi sui bilanci delle banche), perciò come avviene per le aziende da almeno 6 anni, i dati reddituali, dell'immobile, la storia creditizia del cliente vengono inseriti nel programma di calcolo che è stato validato da Banca d'Italia, e se il risultato è positivo bene, altrimenti grazie e arrivederci. Quando sento di direttori di filiale o di "broker" che ottengono risultati dove altri falliscono scusa ma conoscendo il sistema bancario ( collaboro con persone che sono stati o direttori corporate o dirigenti) mi scappa da ridere. I broker semplicemente dirottano il cliente su di un istituto che è disposto ad assumeresi un rischio maggiore dietro pagamento di costi maggiori, il che va bene per l'agenzia che vende l'immobile, per il broker (meglio definirlo con il suo nome cioè mediatore) che percepisce commissioni dalla banca e dal cliente, non sempre è un bene per il cliente (mi è capitato spesso di dover intervenire dopo che questi "santoni" si sono fatti pagare anche 10.000 euro di istruttoria per collocare mutui di 35 anni con 5 anni di preammortamento e il cliente dopo 12-18 mesi aveva pagato 7-8.000 euro di interessi ma non aveva restituito un centesimo di capitale e se voleva farlo si sarebbe ritrovato a pagare una rata maggiorata del 30-40%, il che molto spemplicemente era materialmente impossibile. [/QUOTE]
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