Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Servizi
Nuova Discussione
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Chi siamo
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Il contratto di Affitto a Riscatto
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="kolia cassin" data-source="post: 244790" data-attributes="member: 42475"><p>L'affitto a riscatto classico vorrebbe: una caparra confirmatoria iniziale e delle rate mensili che includano una parte di acconto ed una parte di canone di locazione. Nel caso in cui il promissario acquirente si renda inadempiente sia per mancato acquisto che per morosità la somma degli acconti mensilmente ricevuti è da restituire. Il problema è quest'ultimo, e tutte le variazioni sul tema tendono ad eludere questo aspetto. Il contratto proposto in allegato a questa discussione (che prevede una locazione con importo inizialmente tutto imputato a canone di locazione e che all'atto di compravendita cambia titolo e diventa somma di acconti) è interessante, ma a mio avviso ha due problemi:</p><p>1) fiscale: all'atto di compravendita non si potrà avere come prezzo una cifra pari al prezzo stabilito meno gli importi versati a rate nella locazione, si rischia che venga considerata una sotto fatturazione e anche se non vi fossero controlli a breve i futuri acquirenti dell'immobile sarebbero solidalmente responsabili in caso di accertamento IVA (credito che segue l'immobile anche dopo numerosi passaggi di proprietà). Diversamente si dovrebbe dichiarare il prezzo di compravendita inizialmente stabilito pagando sui medesimi importi mensili prima l'imposizione fiscale come locazione e sucessivamente come prezzo di acquisto (forse accettabile per un privato con imposta sostitutiva sia per la locazione che per la cessione onerosa, impensabile per un soggetto professionale)</p><p>2) si rischia che in caso di mancato acquisto da parte del privato utilizzatore/inquilino quest'ultimo richieda indietro gli interi importi mensilmente versati e fittiziamente imputati a locazione, ma con reale finalità di acconto rateale all'acquisto (certo poi il venditore avrebbe la possibilità di vedersi riconoscere un'indennità di occupazione, ma da dimostrare e da quantificare)</p><p>Per quanto riguarda il punto uno siamo sicuramente in presenza di un vuoto di normativa fiscale che non permette di avere un credito di imposta nel momento della compravendita in cui la locazione si trasforma in cumulo di acconti ed anzi espone al rischio che l'ufficio del registro mi sanzioni per omesso versamento delle imposte dovute sugli acconti; per quello che riguarda il secondo punto ritengo invece che sia corretto tutelare l'acquirente (promissario) - come avviene anche nel riservato dominio; non si può pensare che a fronte di un eventuale mancato pagamento di un'ultima residuale frazione di acconti prezzo (fittiziamente celati nella locazione) quest'ultimo perda tutto il capitale versato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="kolia cassin, post: 244790, member: 42475"] L'affitto a riscatto classico vorrebbe: una caparra confirmatoria iniziale e delle rate mensili che includano una parte di acconto ed una parte di canone di locazione. Nel caso in cui il promissario acquirente si renda inadempiente sia per mancato acquisto che per morosità la somma degli acconti mensilmente ricevuti è da restituire. Il problema è quest'ultimo, e tutte le variazioni sul tema tendono ad eludere questo aspetto. Il contratto proposto in allegato a questa discussione (che prevede una locazione con importo inizialmente tutto imputato a canone di locazione e che all'atto di compravendita cambia titolo e diventa somma di acconti) è interessante, ma a mio avviso ha due problemi: 1) fiscale: all'atto di compravendita non si potrà avere come prezzo una cifra pari al prezzo stabilito meno gli importi versati a rate nella locazione, si rischia che venga considerata una sotto fatturazione e anche se non vi fossero controlli a breve i futuri acquirenti dell'immobile sarebbero solidalmente responsabili in caso di accertamento IVA (credito che segue l'immobile anche dopo numerosi passaggi di proprietà). Diversamente si dovrebbe dichiarare il prezzo di compravendita inizialmente stabilito pagando sui medesimi importi mensili prima l'imposizione fiscale come locazione e sucessivamente come prezzo di acquisto (forse accettabile per un privato con imposta sostitutiva sia per la locazione che per la cessione onerosa, impensabile per un soggetto professionale) 2) si rischia che in caso di mancato acquisto da parte del privato utilizzatore/inquilino quest'ultimo richieda indietro gli interi importi mensilmente versati e fittiziamente imputati a locazione, ma con reale finalità di acconto rateale all'acquisto (certo poi il venditore avrebbe la possibilità di vedersi riconoscere un'indennità di occupazione, ma da dimostrare e da quantificare) Per quanto riguarda il punto uno siamo sicuramente in presenza di un vuoto di normativa fiscale che non permette di avere un credito di imposta nel momento della compravendita in cui la locazione si trasforma in cumulo di acconti ed anzi espone al rischio che l'ufficio del registro mi sanzioni per omesso versamento delle imposte dovute sugli acconti; per quello che riguarda il secondo punto ritengo invece che sia corretto tutelare l'acquirente (promissario) - come avviene anche nel riservato dominio; non si può pensare che a fronte di un eventuale mancato pagamento di un'ultima residuale frazione di acconti prezzo (fittiziamente celati nella locazione) quest'ultimo perda tutto il capitale versato. [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Il contratto di Affitto a Riscatto
Alto