Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Servizi
Nuova Discussione
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Chi siamo
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Agenti Immobiliari
Esercitare la Professione di Agente Immobiliare
Il Giusto Compenso per un Agente Immobiliare
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="pollonia" data-source="post: 468489" data-attributes="member: 62369"><p>Grazie a tutti.</p><p></p><p></p><p></p><p>Da quello che so (e lo so perché lo prevede il mio attuale contratto) la provvigione può essere prevista sia in un contratto di lavoro subordinato, sia in un contratto di collaborazione. Il punto è però questo: se prendo il 30% lordo lavorando da dipendente (e quindi pagando decisamente meno tasse), nel caso di partita IVA le percentuali dovrebbero essere maggiori perché il gioco valga la candela. O sbaglio?</p><p></p><p></p><p>Siamo strutturati così: lavoriamo solo in esclusiva, lasciando però a tutti gli agenti dell'agenzia la possibilità di vendere le case acquisite dai colleghi (soltanto se la propongono loro, se il cliente invece chiama perché ha visto la pubblicità e chiede espressamente di vedere quella casa l'appuntamento è fissato a chi l'ha acquisita). Le percentuali sono quindi conteggiate esclusivamente al momento in cui vengono liquidate le provvigioni da parte dei clienti: nel momento in cui si chiude una vendita e le parti pagano l'agenzia, l'acquisitore prende la percentuale da ciò che ha pagato il venditore, chi invece ha portato materialmente l'acquirente alla visita, chiudendo poi la vendita, prende la percentuale dalla provvigione pagata dall'acquirente stesso.</p><p></p><p></p><p></p><p>Quando facevo il venditore, e non aveva nulla a che vedere con il mercato immobiliare, le tre aziende per cui ho lavorato, pur accollandosi le spese di gestione, pagavano molto di più in termini di percentuali (tutte erano almeno al 50%, senza fisso mensile), e il loro guadagno lordo dal fatturato che producevo era conseguentemente più basso rispetto a quello dell'agenzia in cui lavoro ora, ma era altresì compensato dall'alto numero di agenti che lavoravano per loro. Con percentuali così alte eravamo tutti molto più motivati.</p><p>Per l'agente immobiliare invece, a giudicare da quanto mi dite, vedo che le percentuali sono molto più basse. Quindi mi chiedo, ci sono delle spese a livello aziendale che mi sfuggono (io ho fatto i conti su pubblicità, ufficio, assicurazione, telefono, internet, fornitura cancelleria, bollette, imposta su rifiuti, ammortizzamento di strumentazione come computer - le stesse che c'erano negli altri posti dove ho lavorato), o si tratta di una categoria (l'agente immobiliare dipendente) in linea di massima sottopagata?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pollonia, post: 468489, member: 62369"] Grazie a tutti. Da quello che so (e lo so perché lo prevede il mio attuale contratto) la provvigione può essere prevista sia in un contratto di lavoro subordinato, sia in un contratto di collaborazione. Il punto è però questo: se prendo il 30% lordo lavorando da dipendente (e quindi pagando decisamente meno tasse), nel caso di partita IVA le percentuali dovrebbero essere maggiori perché il gioco valga la candela. O sbaglio? Siamo strutturati così: lavoriamo solo in esclusiva, lasciando però a tutti gli agenti dell'agenzia la possibilità di vendere le case acquisite dai colleghi (soltanto se la propongono loro, se il cliente invece chiama perché ha visto la pubblicità e chiede espressamente di vedere quella casa l'appuntamento è fissato a chi l'ha acquisita). Le percentuali sono quindi conteggiate esclusivamente al momento in cui vengono liquidate le provvigioni da parte dei clienti: nel momento in cui si chiude una vendita e le parti pagano l'agenzia, l'acquisitore prende la percentuale da ciò che ha pagato il venditore, chi invece ha portato materialmente l'acquirente alla visita, chiudendo poi la vendita, prende la percentuale dalla provvigione pagata dall'acquirente stesso. Quando facevo il venditore, e non aveva nulla a che vedere con il mercato immobiliare, le tre aziende per cui ho lavorato, pur accollandosi le spese di gestione, pagavano molto di più in termini di percentuali (tutte erano almeno al 50%, senza fisso mensile), e il loro guadagno lordo dal fatturato che producevo era conseguentemente più basso rispetto a quello dell'agenzia in cui lavoro ora, ma era altresì compensato dall'alto numero di agenti che lavoravano per loro. Con percentuali così alte eravamo tutti molto più motivati. Per l'agente immobiliare invece, a giudicare da quanto mi dite, vedo che le percentuali sono molto più basse. Quindi mi chiedo, ci sono delle spese a livello aziendale che mi sfuggono (io ho fatto i conti su pubblicità, ufficio, assicurazione, telefono, internet, fornitura cancelleria, bollette, imposta su rifiuti, ammortizzamento di strumentazione come computer - le stesse che c'erano negli altri posti dove ho lavorato), o si tratta di una categoria (l'agente immobiliare dipendente) in linea di massima sottopagata? [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Agenti Immobiliari
Esercitare la Professione di Agente Immobiliare
Il Giusto Compenso per un Agente Immobiliare
Alto