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Il mercato immobiliare marcia verso un inesorabile declino?
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<blockquote data-quote="skywalker" data-source="post: 62428" data-attributes="member: 14323"><p>Il mio cane passeggia tranquillo in giardino, quando piove entra nella sua cuccia e se ne stà lì, paziente...tanto all'ora di cena la sua ciotola verrà riempita, avrà una palla, delle coccole, i miei bimbi con cui giocare e probabilmente a lui così va bene.</p><p>Ma il mio cane è solo un cane!</p><p>Io no.</p><p>Io non mi nutro solo di cibo ma anche di ambizioni, sogni, desideri, progetti... e meno male!</p><p>Meno male che così era mio padre, e il padre di mio padre, e il padre del padre di mio padre...</p><p>L'uomo ha bisogno di cambiare, di crescere, di evolvere, di espandersi come individuo, di fare, imparare e migliorarsi.</p><p>Non mi ci vedrei seduto nel buio di una grotta, vestito di pelli a cercare di comunicare con i miei simili con grugniti e urla.</p><p>Allo stesso modo non mi vedevo ad abitare nella casa lasciatami da mio nonno e così ho comprato il mio miniappartamento, poi sono cresciuto e con me è cresciuta la famiglia e gli spazi di cui necessitavamo, la nuova casa era più grande ma con la nascita del mio secondo figlio le esigenze sono cambiate nuovamente.</p><p>La casa dove abito ora è luminosa, spaziosa, lontana dal traffico e dal rumore ed ha un grande giardino ma non mi ci vedo da anziano a coltivare l'orto e a tagliare il prato, vivendo con mia moglie da separati in casa nel vano tentativo di occuparne gli spazi in attesa della visita dei nipotini.</p><p>Preferisco pensarmi al mare, seduto sulla veranda mentre al telefono prenoto il ristorante per me e i nipoti.</p><p>Ovviamente questo implicherà una nuova vendita ed un nuovo acquisto.</p><p>La crisi non mi spaventa, il futuro neppure.</p><p>Non permetterò ai dati statistici, agli eventi, al calo demografico o alla difficoltà per gli stranieri di accedere al credito di condizionarmi la vita, ne la mia ne quella dei miei figli.</p><p>Gli uomini primitivi sono usciti dalle caverne, ora si spostano velocemente, comunicano meglio e più rapidamente, hanno a disposizione un volume di informazioni inimmaginabile solo fino ad un decennio fa.</p><p>I cicli sono molto più rapidi, crisi e boom vengono consumati in un lustro, divorati dalla velocità con cui tutto cambia.</p><p>Adeguarsi è possibile e significa sopravvivere e prosperare.</p><p>Ho 38 anni, mi sveglio relativamente presto, porto il primogenito a scuola e poi mi reco in ufficio, a pranzo, quando riesco, uno spuntino veloce, finisco generalmente verso le 20.00 e mi dedico totalmente alla famiglia fino a quando non sono tutti a letto poi si ricomincia, preventivi, mail, organizzazione del lavoro...di solito mi corico verso le 3, a volte prima, spesso dopo.</p><p>Non mi pesa, amo il mio lavoro e non smetterei mai, amo la mia famiglia e mi piace avere le risorse per garantire loro una vita serena.</p><p>quando sono stanco vado a letto alle 8 e senza cena così da non appesantirmi ed in un paio di giorni mi sento nuovamente un leone.</p><p>Ogni tre o quattro mesi faccio un viaggio con i miei cari, mare esotico o paesino di montagna ad 1 ora da casa poco importa, l'importante è che non vengano trascurati, torno e mi rimetto a lavorare seriamente.</p><p>Prima raggiungevo il mio obbiettivo in 8 ore, ora ne impiego 12...fino a 24 posso arrivare.</p><p>Il mondo è grande, quando questo paese non mi offrirà più la possibilità di appagare la mia ambizione o di realizzare i miei sogni me ne andrò.</p><p>Nel frattempo lavoro.</p><p>Ci sarà da soffrire? Soffrirò.</p><p>Ci sarà da cambiare? Cambierò</p><p>Ci sarà da imparare? Imparerò.</p><p>Ma una cosa non la farò mai, piangermi addosso ed arrendermi dando tutta la colpa alla crisi.</p><p>Nei momenti di decadimento è li che vi sono le occasioni migliori.</p><p>A proposito, siete sicuri che i volumi di oggi siano poi così ridimensionati rispetto aquelli di vent'anni fa?</p><p>...o è solo aumentato in modo esponenziale il numero degli operatori.</p><p>Ciao.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="skywalker, post: 62428, member: 14323"] Il mio cane passeggia tranquillo in giardino, quando piove entra nella sua cuccia e se ne stà lì, paziente...tanto all'ora di cena la sua ciotola verrà riempita, avrà una palla, delle coccole, i miei bimbi con cui giocare e probabilmente a lui così va bene. Ma il mio cane è solo un cane! Io no. Io non mi nutro solo di cibo ma anche di ambizioni, sogni, desideri, progetti... e meno male! Meno male che così era mio padre, e il padre di mio padre, e il padre del padre di mio padre... L'uomo ha bisogno di cambiare, di crescere, di evolvere, di espandersi come individuo, di fare, imparare e migliorarsi. Non mi ci vedrei seduto nel buio di una grotta, vestito di pelli a cercare di comunicare con i miei simili con grugniti e urla. Allo stesso modo non mi vedevo ad abitare nella casa lasciatami da mio nonno e così ho comprato il mio miniappartamento, poi sono cresciuto e con me è cresciuta la famiglia e gli spazi di cui necessitavamo, la nuova casa era più grande ma con la nascita del mio secondo figlio le esigenze sono cambiate nuovamente. La casa dove abito ora è luminosa, spaziosa, lontana dal traffico e dal rumore ed ha un grande giardino ma non mi ci vedo da anziano a coltivare l'orto e a tagliare il prato, vivendo con mia moglie da separati in casa nel vano tentativo di occuparne gli spazi in attesa della visita dei nipotini. Preferisco pensarmi al mare, seduto sulla veranda mentre al telefono prenoto il ristorante per me e i nipoti. Ovviamente questo implicherà una nuova vendita ed un nuovo acquisto. La crisi non mi spaventa, il futuro neppure. Non permetterò ai dati statistici, agli eventi, al calo demografico o alla difficoltà per gli stranieri di accedere al credito di condizionarmi la vita, ne la mia ne quella dei miei figli. Gli uomini primitivi sono usciti dalle caverne, ora si spostano velocemente, comunicano meglio e più rapidamente, hanno a disposizione un volume di informazioni inimmaginabile solo fino ad un decennio fa. I cicli sono molto più rapidi, crisi e boom vengono consumati in un lustro, divorati dalla velocità con cui tutto cambia. Adeguarsi è possibile e significa sopravvivere e prosperare. Ho 38 anni, mi sveglio relativamente presto, porto il primogenito a scuola e poi mi reco in ufficio, a pranzo, quando riesco, uno spuntino veloce, finisco generalmente verso le 20.00 e mi dedico totalmente alla famiglia fino a quando non sono tutti a letto poi si ricomincia, preventivi, mail, organizzazione del lavoro...di solito mi corico verso le 3, a volte prima, spesso dopo. Non mi pesa, amo il mio lavoro e non smetterei mai, amo la mia famiglia e mi piace avere le risorse per garantire loro una vita serena. quando sono stanco vado a letto alle 8 e senza cena così da non appesantirmi ed in un paio di giorni mi sento nuovamente un leone. Ogni tre o quattro mesi faccio un viaggio con i miei cari, mare esotico o paesino di montagna ad 1 ora da casa poco importa, l'importante è che non vengano trascurati, torno e mi rimetto a lavorare seriamente. Prima raggiungevo il mio obbiettivo in 8 ore, ora ne impiego 12...fino a 24 posso arrivare. Il mondo è grande, quando questo paese non mi offrirà più la possibilità di appagare la mia ambizione o di realizzare i miei sogni me ne andrò. Nel frattempo lavoro. Ci sarà da soffrire? Soffrirò. Ci sarà da cambiare? Cambierò Ci sarà da imparare? Imparerò. Ma una cosa non la farò mai, piangermi addosso ed arrendermi dando tutta la colpa alla crisi. Nei momenti di decadimento è li che vi sono le occasioni migliori. A proposito, siete sicuri che i volumi di oggi siano poi così ridimensionati rispetto aquelli di vent'anni fa? ...o è solo aumentato in modo esponenziale il numero degli operatori. Ciao. [/QUOTE]
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