Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Servizi
Nuova Discussione
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Chi siamo
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Agenti Immobiliari
l'Agente Immobiliare e le Nuove Normative
Il mercato residenziale ce la farà a sopravvivere alle nuove tasse ???
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="Tommaso Badano" data-source="post: 173743" data-attributes="member: 31499"><p>Concordo con Frisoli quasi in toto (solo l'ACE, anche se obiettivamente fastidioso, non mi sembra molto influente nell'insieme). Ma c'è un punto in più che non mi quadra, ovvero il costo del lavoro e della burocrazia. Premetto che parlo della mia zona, ovvero l'entroterra savonese (non certo la riviera). Le case oggi vengono spesso proposte a prezzi troppo alti, ma anche il costo di ogni intervento e di ogni pratica è diventato spropositato. Nel 1978 i miei genitori (io avevo 12 anni) hanno costruito una villa di 230mq con giardino con circa 60 milioni di lire: a spanne 15 per il terreno + 45 di casa (di cui 30 circa di materiale e 15 di manodopera). Il tutto per un valore di circa 7 anni di stipendio di allora (e ovviamente un bel mutuo a tasso fisso per 20 anni con anche la mamma che lavorava). Oggi cosa si compra e/o costruisce con sette anni di un buono stipendio, ovvero con 140mila euro circa? Certo non la stessa cosa. Però se vuoi cambiare un po' di tegole o la gronda: DIA, piano di sicurezza, qui in campagna spesso anche l'autorizzazione paesistica, obbligo installazione linee vita sul tetto ... oltre al lavoro che incide non per un terzo ma per i 3/4 almeno sul totale dell'opera. Un intervento che una volta costava uno stipendio di un impiegato (a metà anni '80 abbiamo rifatto le gronde con 1,3 milioni di lire) quanti stipendi viene a costare oggi?</p><p>Quello che volevo dire è che mi sembra che a fronte di prezzi troppo alti delle case troppo alti siano anche i costi del lavoro e della burocrazia, per cui alla fine si arriva già adesso al paradosso che, visti i costi di ristrutturazione ed i prezzi di mercato, un edificio da ristrutturare (stima per valore di trasformazione) o un terreno adificabile (stima a costo di costruzione) dovrebbero in certe zone attualmente poco commerciali essere venduti sottozero.</p><p>Se i prezzi scendono quindi bene, sarebbe ora, ma se i costi del lavoro e della burocrazia non si ridimensionano il mercato continuerà a restare non appetibile, se non per la primaria necessità della prima casa senz'altro per la seconda casa. E di seconde case qui ce ne sono già troppe (siamo a quasi tre case per residente). Una volta si scappava dai titoli di stato per andare alla borsa, oppure dalla borsa al mattone ... ora siamo sicuri che il mattone produca più reddito che costi? Vederemo, e speriamo bene.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Tommaso Badano, post: 173743, member: 31499"] Concordo con Frisoli quasi in toto (solo l'ACE, anche se obiettivamente fastidioso, non mi sembra molto influente nell'insieme). Ma c'è un punto in più che non mi quadra, ovvero il costo del lavoro e della burocrazia. Premetto che parlo della mia zona, ovvero l'entroterra savonese (non certo la riviera). Le case oggi vengono spesso proposte a prezzi troppo alti, ma anche il costo di ogni intervento e di ogni pratica è diventato spropositato. Nel 1978 i miei genitori (io avevo 12 anni) hanno costruito una villa di 230mq con giardino con circa 60 milioni di lire: a spanne 15 per il terreno + 45 di casa (di cui 30 circa di materiale e 15 di manodopera). Il tutto per un valore di circa 7 anni di stipendio di allora (e ovviamente un bel mutuo a tasso fisso per 20 anni con anche la mamma che lavorava). Oggi cosa si compra e/o costruisce con sette anni di un buono stipendio, ovvero con 140mila euro circa? Certo non la stessa cosa. Però se vuoi cambiare un po' di tegole o la gronda: DIA, piano di sicurezza, qui in campagna spesso anche l'autorizzazione paesistica, obbligo installazione linee vita sul tetto ... oltre al lavoro che incide non per un terzo ma per i 3/4 almeno sul totale dell'opera. Un intervento che una volta costava uno stipendio di un impiegato (a metà anni '80 abbiamo rifatto le gronde con 1,3 milioni di lire) quanti stipendi viene a costare oggi? Quello che volevo dire è che mi sembra che a fronte di prezzi troppo alti delle case troppo alti siano anche i costi del lavoro e della burocrazia, per cui alla fine si arriva già adesso al paradosso che, visti i costi di ristrutturazione ed i prezzi di mercato, un edificio da ristrutturare (stima per valore di trasformazione) o un terreno adificabile (stima a costo di costruzione) dovrebbero in certe zone attualmente poco commerciali essere venduti sottozero. Se i prezzi scendono quindi bene, sarebbe ora, ma se i costi del lavoro e della burocrazia non si ridimensionano il mercato continuerà a restare non appetibile, se non per la primaria necessità della prima casa senz'altro per la seconda casa. E di seconde case qui ce ne sono già troppe (siamo a quasi tre case per residente). Una volta si scappava dai titoli di stato per andare alla borsa, oppure dalla borsa al mattone ... ora siamo sicuri che il mattone produca più reddito che costi? Vederemo, e speriamo bene. [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Agenti Immobiliari
l'Agente Immobiliare e le Nuove Normative
Il mercato residenziale ce la farà a sopravvivere alle nuove tasse ???
Alto