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L'Esperto Immobiliare Risponde
Catasto Edilizia Urbana Impianti e Certificazioni
Immobile ante '67 con metratura inferiore ai 28mq
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Testo
<blockquote data-quote="ingelman" data-source="post: 475965" data-attributes="member: 9646"><p>Hai tutte le ragioni a sentirti disorientata e perplessa </p><p>Il problema è che viviamo in Italia "il paese di Pulcinella" dove siamo invasi da uffici ed Enti ... ufficio condoni ... Catasto ... Regioni in presenza di vincoli .... Sopraintendenze </p><p>100 uffici a volte per sbrigare una pratica invasi da burocrazia ..</p><p></p><p>Nelle fattispecie di esempi che hai portato possono esistere numerose variabili</p><p></p><p>Esempio immobili condonati in forza del primo condono che andava in deroga a tutti gli strumenti urbanistici vigenti </p><p>condonati e commercializzabili anche se non avevano proprio tutti i requisiti necessari riferiti alla salubrità e la vivibilità delle persone .... Se pur abitazioni ed accatastate come tali </p><p></p><p>La differenza è da ricercare tra quello che si intende per immobile comunque compravendibile su una base formale e un immobile urbanisticamente parlado regolare (una cosa è la validità di un negozio giuridico "compravendita" altra cosa è la leggittimità dal punto di vista della normativa) </p><p></p><p>Il Notaio che non informa non è privo da responsabilità se non, come immagino che sia stato anche nel tuo caso, si limita a raccogliere le dichiarazioni delle parti che dichiarano sotto la propria responsabilità la regolarità urbanistica e i requisiti per ottenere l'agibilità (il venditore dichiara e l'acquirente prende atto) .. l'atto è valido a tutti gli effetti visto che trattasi di immobile ante 67 è il notaio non è tenuto a citare i titoli abilitativi "progetto e licenza ed eventuali varianti abitabilità compresa) </p><p></p><p>Qui mi fermo altrimento scrivo un poema.</p><p></p><p><strong>Comunque ad oggi anche il tuo immobile lo puoi vendere</strong> se trovi un acquirente che si accontenta della dicitura "ante 67" senza pretendere i titoli se esistenti</p><p>Di fatto lo devi informare e lui ti deve manlevare dall'obbligo di reperirli e fornirli acquistando l'immobile nello stato di fatto in cui si trova</p><p></p><p>Resta il fatto che se vai a richiedere un certificato di abitabilità (ancora ad oggi non indispensabile per procedere ad una compravendita ) il Comune non te lo rilascerà mai se l'immobile non è conforme ai requisiti previsti dal Testo Unico dell'edilizia o ai regolamenti del singolo Comune.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ingelman, post: 475965, member: 9646"] Hai tutte le ragioni a sentirti disorientata e perplessa Il problema è che viviamo in Italia "il paese di Pulcinella" dove siamo invasi da uffici ed Enti ... ufficio condoni ... Catasto ... Regioni in presenza di vincoli .... Sopraintendenze 100 uffici a volte per sbrigare una pratica invasi da burocrazia .. Nelle fattispecie di esempi che hai portato possono esistere numerose variabili Esempio immobili condonati in forza del primo condono che andava in deroga a tutti gli strumenti urbanistici vigenti condonati e commercializzabili anche se non avevano proprio tutti i requisiti necessari riferiti alla salubrità e la vivibilità delle persone .... Se pur abitazioni ed accatastate come tali La differenza è da ricercare tra quello che si intende per immobile comunque compravendibile su una base formale e un immobile urbanisticamente parlado regolare (una cosa è la validità di un negozio giuridico "compravendita" altra cosa è la leggittimità dal punto di vista della normativa) Il Notaio che non informa non è privo da responsabilità se non, come immagino che sia stato anche nel tuo caso, si limita a raccogliere le dichiarazioni delle parti che dichiarano sotto la propria responsabilità la regolarità urbanistica e i requisiti per ottenere l'agibilità (il venditore dichiara e l'acquirente prende atto) .. l'atto è valido a tutti gli effetti visto che trattasi di immobile ante 67 è il notaio non è tenuto a citare i titoli abilitativi "progetto e licenza ed eventuali varianti abitabilità compresa) Qui mi fermo altrimento scrivo un poema. [B]Comunque ad oggi anche il tuo immobile lo puoi vendere[/B] se trovi un acquirente che si accontenta della dicitura "ante 67" senza pretendere i titoli se esistenti Di fatto lo devi informare e lui ti deve manlevare dall'obbligo di reperirli e fornirli acquistando l'immobile nello stato di fatto in cui si trova Resta il fatto che se vai a richiedere un certificato di abitabilità (ancora ad oggi non indispensabile per procedere ad una compravendita ) il Comune non te lo rilascerà mai se l'immobile non è conforme ai requisiti previsti dal Testo Unico dell'edilizia o ai regolamenti del singolo Comune. [/QUOTE]
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