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Impianto elettrico non a norma: il cliente protesta
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Testo
<blockquote data-quote="enrikon" data-source="post: 221641" data-attributes="member: 10795"><p>Racconto questo fatto che mi sta accadendo su una collaborazione, per avere un vostro parere.</p><p></p><p>Avevo un appartamento de vendere; il classico appartamento costruito negli anni '60, sempre abitato dallo stesso proprietario (che poi c'era morto dentro) in cui non erano mai stati fatti lavori di ammodernamento salvo, forse, un'imbiancatura ogni tanto.</p><p></p><p>Una mia collega con la quale collaboro, un bel giorno porta un suo cliente a visionare l'immobile. Caso ha voluto che nè io, nè la proprietà, fossimo presenti alla visita.</p><p>Lo stato di manutenzione vetusto era palese e questa collega si è limitata a dire che l'appartamento non aveva mai subito lavori di riammodernamento salvo, appunto, un'imbiancatura ogni tanto. Nella fattispecie NON ha specificato che l'impianto elettrico non era a norma ritenendolo implicito a quanto detto prima e comunque ben visibile a chiunque (interruttori e prese a muro vecchissime).</p><p>Subito dopo la visita, il cliente (un signore anziano ma sempre in gamba) esordisce dicendo: "<em>non lo faccia più vedere a nessuno: questo appartamento lo compro io</em>".</p><p>Detto fatto, il giorno dopo fissò una seconda visita e subito dopo andò a fare la proposta all'agenzia della mia collegha; proposta che fu accettata dalla proprietà.</p><p>A proposta accettata, l'acquirente chiese di tornare sul posto (3° visita, questa volta con un tecnico) per far valutare i lavori da fare e a quel punto il tecnico gli fa presente che l'impianto elettrico era da mettere a norma.</p><p>Apriti cielo, questo tipo cominciò a dire che lui non ne sapeva nulla.... che la mia collega avrebbe dovuto informarlo... e adesso pretende che il venditore gli scali dal prezzo di acquisto il costo della messa a norma dell'impianto. Al rifiuto del proprietario il tipo ha messo di mezzo l'avvocato minacciando una richiesta di danni anche verso l'agenzia colpevole, secondo lui, di avergli nascosto un "vizio" dell'immobile in quanto il cliente, non essendo un tecnico, non poteva capire che comunque l'impianto elettrico - per quanto vecchio - non fosse a norma.</p><p>Insomma, pare che andranno tutti per avvocati.</p><p>Io so che la mia collega, moralmente, è dalla parte della ragione.... ma legalmente?</p><p>Voi che ne pensate?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="enrikon, post: 221641, member: 10795"] Racconto questo fatto che mi sta accadendo su una collaborazione, per avere un vostro parere. Avevo un appartamento de vendere; il classico appartamento costruito negli anni '60, sempre abitato dallo stesso proprietario (che poi c'era morto dentro) in cui non erano mai stati fatti lavori di ammodernamento salvo, forse, un'imbiancatura ogni tanto. Una mia collega con la quale collaboro, un bel giorno porta un suo cliente a visionare l'immobile. Caso ha voluto che nè io, nè la proprietà, fossimo presenti alla visita. Lo stato di manutenzione vetusto era palese e questa collega si è limitata a dire che l'appartamento non aveva mai subito lavori di riammodernamento salvo, appunto, un'imbiancatura ogni tanto. Nella fattispecie NON ha specificato che l'impianto elettrico non era a norma ritenendolo implicito a quanto detto prima e comunque ben visibile a chiunque (interruttori e prese a muro vecchissime). Subito dopo la visita, il cliente (un signore anziano ma sempre in gamba) esordisce dicendo: "[I]non lo faccia più vedere a nessuno: questo appartamento lo compro io[/I]". Detto fatto, il giorno dopo fissò una seconda visita e subito dopo andò a fare la proposta all'agenzia della mia collegha; proposta che fu accettata dalla proprietà. A proposta accettata, l'acquirente chiese di tornare sul posto (3° visita, questa volta con un tecnico) per far valutare i lavori da fare e a quel punto il tecnico gli fa presente che l'impianto elettrico era da mettere a norma. Apriti cielo, questo tipo cominciò a dire che lui non ne sapeva nulla.... che la mia collega avrebbe dovuto informarlo... e adesso pretende che il venditore gli scali dal prezzo di acquisto il costo della messa a norma dell'impianto. Al rifiuto del proprietario il tipo ha messo di mezzo l'avvocato minacciando una richiesta di danni anche verso l'agenzia colpevole, secondo lui, di avergli nascosto un "vizio" dell'immobile in quanto il cliente, non essendo un tecnico, non poteva capire che comunque l'impianto elettrico - per quanto vecchio - non fosse a norma. Insomma, pare che andranno tutti per avvocati. Io so che la mia collega, moralmente, è dalla parte della ragione.... ma legalmente? Voi che ne pensate? [/QUOTE]
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