Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Servizi
Nuova Discussione
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Chi siamo
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Agenti Immobiliari
Esercitare la Professione di Agente Immobiliare
Impianto elettrico non a norma: il cliente protesta
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="Tobia" data-source="post: 222974" data-attributes="member: 5961"><p>Io mi trovo in sintonia con Bagudi ed Enrikon, fosse per me andrei per vie legali, ma applicando una dose di buonsenso, trovo corretta la soluzione della spartizione delle spese.</p><p></p><p>Relativamente alle quote io chiamerei un elettricista per farmi stimare il lavoro minimo da fare, e dividerei le spese in 15 15 35 35.</p><p></p><p>15% la collega che ha preparato la proposta, così si ricorderà di aggiungere la famosa clausola la prossima volta.</p><p>15% enrikon per non aver corretto la proposta prima di mostrarla alle proprie clienti.</p><p>35% le proprietarie per aver firmato un contratto che comunque vada per legge attribuirebbe a loro l'onere e per evitare beghe legali.</p><p>35% all'acquirente perché si troverà un impianto a norma 2012 (ben diverso da un impianto di 50 anni fa) con però la disposizione delle prese e dei frutti secondo le sue esigenze (esempio le prese shuko in cucina, in bagno, prese multiple in corrispondenza di impianti tv - computer )</p><p></p><p>Se facciamo una simulazione con 6.000 euro (direi ottimi e abbondanti) sarebbero 900 900 2100 2100.</p><p></p><p>Le quote potrebbero variare, ma le motivazioni dovrebbero essere corrette.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Tobia, post: 222974, member: 5961"] Io mi trovo in sintonia con Bagudi ed Enrikon, fosse per me andrei per vie legali, ma applicando una dose di buonsenso, trovo corretta la soluzione della spartizione delle spese. Relativamente alle quote io chiamerei un elettricista per farmi stimare il lavoro minimo da fare, e dividerei le spese in 15 15 35 35. 15% la collega che ha preparato la proposta, così si ricorderà di aggiungere la famosa clausola la prossima volta. 15% enrikon per non aver corretto la proposta prima di mostrarla alle proprie clienti. 35% le proprietarie per aver firmato un contratto che comunque vada per legge attribuirebbe a loro l'onere e per evitare beghe legali. 35% all'acquirente perché si troverà un impianto a norma 2012 (ben diverso da un impianto di 50 anni fa) con però la disposizione delle prese e dei frutti secondo le sue esigenze (esempio le prese shuko in cucina, in bagno, prese multiple in corrispondenza di impianti tv - computer ) Se facciamo una simulazione con 6.000 euro (direi ottimi e abbondanti) sarebbero 900 900 2100 2100. Le quote potrebbero variare, ma le motivazioni dovrebbero essere corrette. [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Agenti Immobiliari
Esercitare la Professione di Agente Immobiliare
Impianto elettrico non a norma: il cliente protesta
Alto