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<blockquote data-quote="Jonilaser" data-source="post: 450382" data-attributes="member: 61233"><p>Buongiorno a tutti, cercherò di esporre il più brevemente possibile il mio problema. Circa tre anni fa ho acquistato l'immobile nel quale attualmente vivo. Si tratta di un appartamento costruito negli anni 70 su un immobile di due unità su due piani. Io ho acquistato quello al piano superiore mentre in quello inferiore vive l'ex proprietario del mio appartamento nonchè costruttore dello stabile. Succede che recentemente ho deciso di ristrutturare il mio immobile , ho chiamato un tecnico ,perchè la mia intenzione è quella di abbattere dei muri interni , fare il cappotto ,modificare la scala esterna ecc...Da subito però il tecnico si accorge che ci sono notevoli discrepanze tra le planimetrie relative all'ultima sanatoria e lo stato di fatto. Soprattutto sulle misure dei muri esterni della mia e della sua unità ci sono misure sbagliate e fuori tolleranza. Addirittura il mio portico esterno alla cucina sul disegno risulta essere 50cm più largo e dunque la cucina 50cm più stretta. A questo punto si presenta un ulteriore problema , essendo infatti l'immobile costruito in zona sottoposta a vincolo ambientale la presentazione della sanatoria risulta essere molto più complessa ed onerosa dovendo fare domando ai beni ambientali.Insomma un casino. Ora il tecnico mi dice che sarebbe meglio sistemare facendo a metà con il mio coinquilino ,che chiaramente cade dalle nuvole e non ne vuole sapere (75 anni di età...). Mi ha inoltre fatto notare che a questo punto potrei impugnare l'atto e addirittura fare causa al geometra che ci ha seguito durante la transizione e l'agenzia immobiliare. N.B. il geometra ha ridisegnato l'appartamento (senza misure) e lo ha fatto inserire sull'atto(il disegno sull'atto non corrisponde a quello presente al catasto). Le mie domande sono : posso effettivamente impugnare l'atto anche dopo tre anni ? posso fare causa per danni? C'è una soluzione alternativa?</p><p>Grazie a tutti per l'attenzione.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Jonilaser, post: 450382, member: 61233"] Buongiorno a tutti, cercherò di esporre il più brevemente possibile il mio problema. Circa tre anni fa ho acquistato l'immobile nel quale attualmente vivo. Si tratta di un appartamento costruito negli anni 70 su un immobile di due unità su due piani. Io ho acquistato quello al piano superiore mentre in quello inferiore vive l'ex proprietario del mio appartamento nonchè costruttore dello stabile. Succede che recentemente ho deciso di ristrutturare il mio immobile , ho chiamato un tecnico ,perchè la mia intenzione è quella di abbattere dei muri interni , fare il cappotto ,modificare la scala esterna ecc...Da subito però il tecnico si accorge che ci sono notevoli discrepanze tra le planimetrie relative all'ultima sanatoria e lo stato di fatto. Soprattutto sulle misure dei muri esterni della mia e della sua unità ci sono misure sbagliate e fuori tolleranza. Addirittura il mio portico esterno alla cucina sul disegno risulta essere 50cm più largo e dunque la cucina 50cm più stretta. A questo punto si presenta un ulteriore problema , essendo infatti l'immobile costruito in zona sottoposta a vincolo ambientale la presentazione della sanatoria risulta essere molto più complessa ed onerosa dovendo fare domando ai beni ambientali.Insomma un casino. Ora il tecnico mi dice che sarebbe meglio sistemare facendo a metà con il mio coinquilino ,che chiaramente cade dalle nuvole e non ne vuole sapere (75 anni di età...). Mi ha inoltre fatto notare che a questo punto potrei impugnare l'atto e addirittura fare causa al geometra che ci ha seguito durante la transizione e l'agenzia immobiliare. N.B. il geometra ha ridisegnato l'appartamento (senza misure) e lo ha fatto inserire sull'atto(il disegno sull'atto non corrisponde a quello presente al catasto). Le mie domande sono : posso effettivamente impugnare l'atto anche dopo tre anni ? posso fare causa per danni? C'è una soluzione alternativa? Grazie a tutti per l'attenzione. [/QUOTE]
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