Jonilaser

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti, cercherò di esporre il più brevemente possibile il mio problema. Circa tre anni fa ho acquistato l'immobile nel quale attualmente vivo. Si tratta di un appartamento costruito negli anni 70 su un immobile di due unità su due piani. Io ho acquistato quello al piano superiore mentre in quello inferiore vive l'ex proprietario del mio appartamento nonchè costruttore dello stabile. Succede che recentemente ho deciso di ristrutturare il mio immobile , ho chiamato un tecnico ,perchè la mia intenzione è quella di abbattere dei muri interni , fare il cappotto ,modificare la scala esterna ecc...Da subito però il tecnico si accorge che ci sono notevoli discrepanze tra le planimetrie relative all'ultima sanatoria e lo stato di fatto. Soprattutto sulle misure dei muri esterni della mia e della sua unità ci sono misure sbagliate e fuori tolleranza. Addirittura il mio portico esterno alla cucina sul disegno risulta essere 50cm più largo e dunque la cucina 50cm più stretta. A questo punto si presenta un ulteriore problema , essendo infatti l'immobile costruito in zona sottoposta a vincolo ambientale la presentazione della sanatoria risulta essere molto più complessa ed onerosa dovendo fare domando ai beni ambientali.Insomma un casino. Ora il tecnico mi dice che sarebbe meglio sistemare facendo a metà con il mio coinquilino ,che chiaramente cade dalle nuvole e non ne vuole sapere (75 anni di età...). Mi ha inoltre fatto notare che a questo punto potrei impugnare l'atto e addirittura fare causa al geometra che ci ha seguito durante la transizione e l'agenzia immobiliare. N.B. il geometra ha ridisegnato l'appartamento (senza misure) e lo ha fatto inserire sull'atto(il disegno sull'atto non corrisponde a quello presente al catasto). Le mie domande sono : posso effettivamente impugnare l'atto anche dopo tre anni ? posso fare causa per danni? C'è una soluzione alternativa?
Grazie a tutti per l'attenzione.
 

Antonello

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Agente Immobiliare
N.B. il geometra ha ridisegnato l'appartamento (senza misure) e lo ha fatto inserire sull'atto(il disegno sull'atto non corrisponde a quello presente al catasto).

Stai dicendo che avete presentato al notaio due planimetrie dell'appartamento diverse fra loro e tutte e due non corrispondenti alla realtà?
E tu eri presente all'atto?
Se si, che hai dichiarato quando il notaio, sotto la tua responsabilità civile e penale, ti ha chiesto se le planimetrie corrispondevano alla stato dei luoghi?
 

Jonilaser

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Privato Cittadino
Ero presente ma durante l'atto non si è discusso delle planimetrie. Sull atto è vi è solo un piccolo disegno ed è scritto che fa fede l'ultima sanatoria . Non mi è stato detto che c'erano differenze.
 

Antonello

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Agente Immobiliare
Ma il "disegno" è una planimetria depositata in Catasto che rispecchia la reale situazione dei luoghi e che, presumo, tu hai visto in almeno una visita all'appartamento prima dell'acquisto?
 

Jonilaser

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Privato Cittadino
Poi all'interno dell'atto vi è un disegno molto piccolo che è differente da quello del catasto ma che rispecchia la realtà
 

SALVES

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Professionista
La differenza di 50 cm come l'hai rilevata?, considera che solitamente 1 millimetro in planimetria catastale corrispone a 20 cm reali, se al fianco destro di tale planimetria c'è un segmento con scritto 10 metri e con il righelo misuri 5 cm, altrimenti devi fare le opportune proporzioni.
 

MyRiver

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Professionista
Acquirente e venditore dovreste aver dichiarato in atto che la situazione reale dei luoghi "rispecchia quella raffigurata nella planimetria allegata", di solito quella catastale. Nel vostro caso sembrerebbe che abbiate dichiarato la conformità alla planimetria rappresentante la situazione dopo "l'ultima sanatoria" differente da quella catastale. E' così? In tal caso per regolarizzare la situazione dovrete solo variare la planimetria catastale. Se non è così, l'unica strada è citare in giudizio il venditore/costruttore cercando di dimostrare di essere inesperto e quindi incapace di valutare le planimetrie allegate. In caso di successo (con i tempi biblici della giustizia italiana) puoi ottenere o l'annullamento dell'atto o una riduzione di prezzo.
 

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