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<blockquote data-quote="gabriellaluisa" data-source="post: 632788" data-attributes="member: 78803"><p>Buongiorno e grazie fin da ora per la collaborazione da parte vostra. Espongo brevemente il mio problema ( non mi fa dormire la notte) Nell' anno 2002 contraggo con mio marito in regime di separazione dei beni un mutuo ipotecario ( cointestari io e mio marito) che viene garantito con ipoteca di primo grado gravante sull' immobile di proprietà solo di mio marito come bene personale. Io quindi sono debitrice non datore d ipoteca. Nel 2013 mio marito contrae un mutuo di liquidità suo personale che viene garantito con ipoteca di secondo grado sullo stesso immobile di proprietà solo di mio marito. Nel 2015 muore mio marito e restiamo come eredi io ed i miei due figli minori. Si procede ad accettazione con beneficio di inventario tutti gli eredi io ed i figli. Nelle passività inventariate viene indicato la metà del primo mutuo ipotecario ( quello del 2002) ed ovviamante l' intero debito residuo del secondo mutuo ipotecario. Cade in successione la casa per intero e quindi 1/3 mia,1/3 ed 1/3 dei miei figli. La casa viene messa in vendita con l' autorizzazione rilasciata regolarmente dal Tribunale trattandosi di immobile ereditato con beneficio di inventario e di comproprietà dei minori. </p><p>MI CHIEDO: In sede di ripartizione del prezzo tra i coeredi come verrà imputato il primo mutuo? cioè la metà del debito del primo mutuo ( quello cointestato a me e mio marito) e garantito da ipoteca sull' intero immobile caduto in successione verrà detratta solo dalla mia quota di prezzo? oppure il notaio guarderà le ipoteche gravanti sull' immobile ed i relativi mutui residui, toglierà tali debiti dal prezzo convenuto e ripartirà il residuo in tre parti uguali tra i coeredi? il criterio di ripartizione farà per me la differenza!!!!!! Qualcuno può aiutarmi? Credo che sia una situazione in cui sono ipotizzabili diversi precedenti. Grazie a chi potrà aiutarmi</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gabriellaluisa, post: 632788, member: 78803"] Buongiorno e grazie fin da ora per la collaborazione da parte vostra. Espongo brevemente il mio problema ( non mi fa dormire la notte) Nell' anno 2002 contraggo con mio marito in regime di separazione dei beni un mutuo ipotecario ( cointestari io e mio marito) che viene garantito con ipoteca di primo grado gravante sull' immobile di proprietà solo di mio marito come bene personale. Io quindi sono debitrice non datore d ipoteca. Nel 2013 mio marito contrae un mutuo di liquidità suo personale che viene garantito con ipoteca di secondo grado sullo stesso immobile di proprietà solo di mio marito. Nel 2015 muore mio marito e restiamo come eredi io ed i miei due figli minori. Si procede ad accettazione con beneficio di inventario tutti gli eredi io ed i figli. Nelle passività inventariate viene indicato la metà del primo mutuo ipotecario ( quello del 2002) ed ovviamante l' intero debito residuo del secondo mutuo ipotecario. Cade in successione la casa per intero e quindi 1/3 mia,1/3 ed 1/3 dei miei figli. La casa viene messa in vendita con l' autorizzazione rilasciata regolarmente dal Tribunale trattandosi di immobile ereditato con beneficio di inventario e di comproprietà dei minori. MI CHIEDO: In sede di ripartizione del prezzo tra i coeredi come verrà imputato il primo mutuo? cioè la metà del debito del primo mutuo ( quello cointestato a me e mio marito) e garantito da ipoteca sull' intero immobile caduto in successione verrà detratta solo dalla mia quota di prezzo? oppure il notaio guarderà le ipoteche gravanti sull' immobile ed i relativi mutui residui, toglierà tali debiti dal prezzo convenuto e ripartirà il residuo in tre parti uguali tra i coeredi? il criterio di ripartizione farà per me la differenza!!!!!! Qualcuno può aiutarmi? Credo che sia una situazione in cui sono ipotizzabili diversi precedenti. Grazie a chi potrà aiutarmi [/QUOTE]
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