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Testo
<blockquote data-quote="Albano50" data-source="post: 594586" data-attributes="member: 37503"><p>Usucapire un bene non è così facile come a volte si crede.</p><p></p><p>Per diventare proprietari di un terreno altrui non basta averlo arato, zappato e coltivato: è necessario un comportamento tale da <u>escludere</u> la volontà di detenere il bene per conto altrui.</p><p></p><p>Nel tuo caso tutto quello che fa o ha fatto quel signore è avvenuto per tuo consenso.</p><p>Quando vi è l'autorizzazione del proprietario, quello che lui fà non costituisce un elemento sufficiente per far scattare l’usucapione, tanto meno sulla casa in quanto la usate in via esclusiva voi e ne pagate le imposte.</p><p></p><p>Ti incollo una sentenza della Suprema Corte.</p><p>Cass. sent. n. 9325/2011: « La circostanza di aver coltivato un terreno e di aver eseguito dei lavori sullo stesso non dimostra con certezza l'”animus possidenti” ai fini dell’usucapione, non comportando di per sé una situazione oggettivamente incompatibile con la proprietà altrui».</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Albano50, post: 594586, member: 37503"] Usucapire un bene non è così facile come a volte si crede. Per diventare proprietari di un terreno altrui non basta averlo arato, zappato e coltivato: è necessario un comportamento tale da [U]escludere[/U] la volontà di detenere il bene per conto altrui. Nel tuo caso tutto quello che fa o ha fatto quel signore è avvenuto per tuo consenso. Quando vi è l'autorizzazione del proprietario, quello che lui fà non costituisce un elemento sufficiente per far scattare l’usucapione, tanto meno sulla casa in quanto la usate in via esclusiva voi e ne pagate le imposte. Ti incollo una sentenza della Suprema Corte. Cass. sent. n. 9325/2011: « La circostanza di aver coltivato un terreno e di aver eseguito dei lavori sullo stesso non dimostra con certezza l'”animus possidenti” ai fini dell’usucapione, non comportando di per sé una situazione oggettivamente incompatibile con la proprietà altrui». [/QUOTE]
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