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<blockquote data-quote="Anna D'Ascoli" data-source="post: 46939" data-attributes="member: 3308"><p>Buonasera Alberto,</p><p>i valori dei canoni per i contratti convenzionali ed anche di talune condizioni contrattuali sono definiti sulla base dei criteri individuati nell’ambito di appositi accordi siglati, in primo luogo, a livello nazionale e successivamente, a livello locale, fra le organizzazioni maggiormente rappresentative della proprietà edilizia e degli inquilini.</p><p>L’art. 4, Legge n. 431/98 prevede che ogni 3 anni vengano convocate le predette organizzazioni, maggiormente rappresentative a livello nazionale, affinché predispongano la c.d. “convenzione nazionale”, che individua i criteri generali per la definizione dei canoni, da recepire poi in sede locale i cd. accordi territoriali.</p><p> I medesimi accordi sono depositati, a cura delle organizzazioni firmatarie, presso ogni Comune dell'area territoriale interessata. E, dunque, nei contratti convenzionati, non sono i Comuni a definire il canone di locazione, ma le associazioni sindacali dei locatori e degli inquilini, che depositano poi gli accordi locali presso i Comuni.Per il calcolo del canone convenzionato del contratto individuale, <strong><u>ancorché non necessaria</u></strong>, è opportuna l’assistenza delle associazioni firmatarie dell’accordo territoriale: Appc, Arpe, Asppi, Confappi, Confedilizia, Unioncasa, Uppi (per i proprietari) e Sicet, Sunia, Uniat, Unione inquilini (per i conduttori).Per fruire dell’assistenza, il proprietario è tenuto a corrispondere un importo, pari alla quota associativa annua, all’organizzazione della proprietà (lo stesso farà il conduttore con il sindacato inquilini).</p><p>Gli accordi territoriali con le relative tabelle normalmente vengono pubblicati sui siti dei relativi comuni. Per il comune di Bergamo (leggo che sei di Bergamo) secondo i modelli già approvati dall’Accordo Territoriale definito tra le Organizzazioni sindacali della proprietà Edilizia e degli Inquilini il 10 luglio 2003 che trovi su internet.</p><p>In definitiva puoi rivolgerti al servizio casa del Comune di Bergamo per chiedere l'eventuale ulteriore successivo accordo.</p><p>Buon lavoro</p><p>Anna d'Ascoli</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Anna D'Ascoli, post: 46939, member: 3308"] Buonasera Alberto, i valori dei canoni per i contratti convenzionali ed anche di talune condizioni contrattuali sono definiti sulla base dei criteri individuati nell’ambito di appositi accordi siglati, in primo luogo, a livello nazionale e successivamente, a livello locale, fra le organizzazioni maggiormente rappresentative della proprietà edilizia e degli inquilini. L’art. 4, Legge n. 431/98 prevede che ogni 3 anni vengano convocate le predette organizzazioni, maggiormente rappresentative a livello nazionale, affinché predispongano la c.d. “convenzione nazionale”, che individua i criteri generali per la definizione dei canoni, da recepire poi in sede locale i cd. accordi territoriali. I medesimi accordi sono depositati, a cura delle organizzazioni firmatarie, presso ogni Comune dell'area territoriale interessata. E, dunque, nei contratti convenzionati, non sono i Comuni a definire il canone di locazione, ma le associazioni sindacali dei locatori e degli inquilini, che depositano poi gli accordi locali presso i Comuni.Per il calcolo del canone convenzionato del contratto individuale, [B][U]ancorché non necessaria[/U][/B], è opportuna l’assistenza delle associazioni firmatarie dell’accordo territoriale: Appc, Arpe, Asppi, Confappi, Confedilizia, Unioncasa, Uppi (per i proprietari) e Sicet, Sunia, Uniat, Unione inquilini (per i conduttori).Per fruire dell’assistenza, il proprietario è tenuto a corrispondere un importo, pari alla quota associativa annua, all’organizzazione della proprietà (lo stesso farà il conduttore con il sindacato inquilini). Gli accordi territoriali con le relative tabelle normalmente vengono pubblicati sui siti dei relativi comuni. Per il comune di Bergamo (leggo che sei di Bergamo) secondo i modelli già approvati dall’Accordo Territoriale definito tra le Organizzazioni sindacali della proprietà Edilizia e degli Inquilini il 10 luglio 2003 che trovi su internet. In definitiva puoi rivolgerti al servizio casa del Comune di Bergamo per chiedere l'eventuale ulteriore successivo accordo. Buon lavoro Anna d'Ascoli [/QUOTE]
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