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Italia ancora in bolla immobiliare: a Milano casa costa triplo che a Berlino
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Testo
<blockquote data-quote="Mil" data-source="post: 514771" data-attributes="member: 11414"><p>Più che altro Milano sconta un terziario comunque sottopagato, al pari di tutto il resto d'Italia. Questo la rende non più un'opportunità per migranti interni come lo era in passato ma un problema di convenienza oggettiva, a parità di sradicamento, rispetto a molti altri posti sia in Italia che all'estero.</p><p></p><p></p><p></p><p>E' ritenuto ugualmente antieconomico lo spostamento di poche decine di km con gli svantaggi del pendolarismo....Verissimo che in generale i giovani (a maggior ragione i non milanesi) a differenza dei loro genitori e nonni vedono in un acquisto immobiliare una zavorra ad altre possibilità più che la convenienza di un investimento (che oggettivamente non c'è). Il discorso salariale e le opportunità limitate rendono ingiustificabili in effetti le quotazioni attuali, ragion per cui si preferisce sfruttare il trend in picchiata degli affitti e avere più libertà di spostamento.</p><p></p><p></p><p>Vero, per i motivi di cui sopra, ma con un occhio all'oggettiva convenienza, considerato l'enorme bacino degli affitti su cui confluisce anche l'invenduto. Il rientro dell'investimento può convenire a prezzi da asta, molto meno per piccoli tagli a peso d'oro che poi non trovano poi richieste di locazione. </p><p>Inoltre va valutato comunque il mutamento demografico enorme...sempre meno studenti...sempre più extra..la necessità di risultare concorrenziali con un canone basso per rastrellare almeno gli affidabili..tutte cose che impattano non poco su un investimento che comunque è foriero di grane.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mil, post: 514771, member: 11414"] Più che altro Milano sconta un terziario comunque sottopagato, al pari di tutto il resto d'Italia. Questo la rende non più un'opportunità per migranti interni come lo era in passato ma un problema di convenienza oggettiva, a parità di sradicamento, rispetto a molti altri posti sia in Italia che all'estero. E' ritenuto ugualmente antieconomico lo spostamento di poche decine di km con gli svantaggi del pendolarismo....Verissimo che in generale i giovani (a maggior ragione i non milanesi) a differenza dei loro genitori e nonni vedono in un acquisto immobiliare una zavorra ad altre possibilità più che la convenienza di un investimento (che oggettivamente non c'è). Il discorso salariale e le opportunità limitate rendono ingiustificabili in effetti le quotazioni attuali, ragion per cui si preferisce sfruttare il trend in picchiata degli affitti e avere più libertà di spostamento. Vero, per i motivi di cui sopra, ma con un occhio all'oggettiva convenienza, considerato l'enorme bacino degli affitti su cui confluisce anche l'invenduto. Il rientro dell'investimento può convenire a prezzi da asta, molto meno per piccoli tagli a peso d'oro che poi non trovano poi richieste di locazione. Inoltre va valutato comunque il mutamento demografico enorme...sempre meno studenti...sempre più extra..la necessità di risultare concorrenziali con un canone basso per rastrellare almeno gli affidabili..tutte cose che impattano non poco su un investimento che comunque è foriero di grane. [/QUOTE]
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