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L' Italia e il "Social Housing"
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Testo
<blockquote data-quote="Graf" data-source="post: 91812" data-attributes="member: 9824"><p>A che punto è il Social Housing” in Italia?</p><p></p><p>L’ Italia è uno dei Paesi europei fanalino di coda nella costruzione di alloggi a canone convenzionato ( 4 - 5% delle nuove abitazioni).</p><p>Invece, ci sono Nazioni, come la Germania, nelle quali il social housing sfiora il 30% delle abitazioni.</p><p>Perché questa sperequazione edilizia e abitativa a svantaggio dell’ Italia che è, pure, uno dei paesi europei dove lo stato sociale è più presente?</p><p>Il social housing potrebbe essere la strada maestra per permettere a giovani famiglie a basso reddito di accedere al bene primario della casa.</p><p></p><p>Perche non creare una leva legislativa di carattere urbanistico e stabilire - ad esempio – che ogni dieci concessioni edilizie una deve essere di edilizia convenzionata?</p><p>Oppure creare uno stimolo finanziario, con corposi incentivi economici e fiscali, per dare impulso ad investimenti di soggetti privati da affiancare alle iniziative pubbliche? E' così difficile creare una sinergia virtuosa da Stato, costruttori e banche?</p><p>Non potrebbe essere questa una soluzione per sottrarre il settore delle costruzioni dalla crisi attuale?</p><p></p><p>Gli esperti del mercato immobiliare cosa ne pensano?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Graf, post: 91812, member: 9824"] A che punto è il Social Housing” in Italia? L’ Italia è uno dei Paesi europei fanalino di coda nella costruzione di alloggi a canone convenzionato ( 4 - 5% delle nuove abitazioni). Invece, ci sono Nazioni, come la Germania, nelle quali il social housing sfiora il 30% delle abitazioni. Perché questa sperequazione edilizia e abitativa a svantaggio dell’ Italia che è, pure, uno dei paesi europei dove lo stato sociale è più presente? Il social housing potrebbe essere la strada maestra per permettere a giovani famiglie a basso reddito di accedere al bene primario della casa. Perche non creare una leva legislativa di carattere urbanistico e stabilire - ad esempio – che ogni dieci concessioni edilizie una deve essere di edilizia convenzionata? Oppure creare uno stimolo finanziario, con corposi incentivi economici e fiscali, per dare impulso ad investimenti di soggetti privati da affiancare alle iniziative pubbliche? E' così difficile creare una sinergia virtuosa da Stato, costruttori e banche? Non potrebbe essere questa una soluzione per sottrarre il settore delle costruzioni dalla crisi attuale? Gli esperti del mercato immobiliare cosa ne pensano? [/QUOTE]
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