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La Cedolare Secca: una panacea per il mercato degli affitti?
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<blockquote data-quote="AntonioDelBello" data-source="post: 78005" data-attributes="member: 17503"><p>Non la trovo un'idea geniale questa della cedolare per due ordini di motivi:</p><p></p><p>1) dove sta scritto che abbassando l'imposta l'evasione scende. Quale conflitto di interesse si crea con la cedolare? Il locatore dirà all'inquilino facciamo il 10 % ciascuno e facciamo in nero... </p><p>Una tassa, come tutte le cedolari, profondamente ingiusta perché non progressiva. Il povero cristo che campa con l'affitto di un appartamento paga come il plutocrate che ha interi quartieri in proprietà. </p><p></p><p>2) Una soluzione che invece sta prendendo veramente piede (nelle zone ad alta densità abitativa) è quella del canone concordato. Perché il proprietario si avvantaggia della riduzione fiscale e l'inquilino si trova una grossa riduzione del canone. Così il sacrificio che fa lo Stato va tutto a vantaggio dell'inquilino che si presume sia la parte più bisognosa. Se gli accordi territoriali sono ben fatti si tratta di una prassi che viene molto utilizzata... ultimamente a Bologna ha trovato ampia applicazione.</p><p></p><p>Personalmente riterrei molto più utile, sia ai fini del contrasto all'evasione, sia per calmierare i prezzi l'estensione di questa norma a tutto il territorio nazionale. Quando ti trovi il canone ridotto di 100/200 € al mese vedrai che il mercato si calmiera e sicuramente si perde interesse a far contratti in nero. </p><p>Ma chiedere razionalità al fisco italiano è un non senso assoluto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="AntonioDelBello, post: 78005, member: 17503"] Non la trovo un'idea geniale questa della cedolare per due ordini di motivi: 1) dove sta scritto che abbassando l'imposta l'evasione scende. Quale conflitto di interesse si crea con la cedolare? Il locatore dirà all'inquilino facciamo il 10 % ciascuno e facciamo in nero... Una tassa, come tutte le cedolari, profondamente ingiusta perché non progressiva. Il povero cristo che campa con l'affitto di un appartamento paga come il plutocrate che ha interi quartieri in proprietà. 2) Una soluzione che invece sta prendendo veramente piede (nelle zone ad alta densità abitativa) è quella del canone concordato. Perché il proprietario si avvantaggia della riduzione fiscale e l'inquilino si trova una grossa riduzione del canone. Così il sacrificio che fa lo Stato va tutto a vantaggio dell'inquilino che si presume sia la parte più bisognosa. Se gli accordi territoriali sono ben fatti si tratta di una prassi che viene molto utilizzata... ultimamente a Bologna ha trovato ampia applicazione. Personalmente riterrei molto più utile, sia ai fini del contrasto all'evasione, sia per calmierare i prezzi l'estensione di questa norma a tutto il territorio nazionale. Quando ti trovi il canone ridotto di 100/200 € al mese vedrai che il mercato si calmiera e sicuramente si perde interesse a far contratti in nero. Ma chiedere razionalità al fisco italiano è un non senso assoluto. [/QUOTE]
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