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La forbice sempre più larga dello spread danneggia o meno il mercato degli immobili?
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<blockquote data-quote="Graf" data-source="post: 167745" data-attributes="member: 9824"><p>Vedo che oggi, alla chiusura dei mercati finanziari, lo spread rimane in area 490, in netta risalita rispetto all’apertura di questa mattina quando era ferma a 456 punti base.</p><p>Quindi i mercati europei se ne fregano di Monti e del suo ( generoso) tentativo di formare il “Governo Paraculis”.</p><p>Indi l’odierna asta dei Btp a 5 anni ha “festeggiato” con rendimenti record dei tassi di interessi giunti alla vetta del 6,29%.</p><p>Accertati con realismo questi dati, a questo punto si pone con urgenza una domanda:</p><p>gli investimenti in BOT, BTP e CCT, con questi tassi, improvvisamente così alti e lucrosi,</p><p>sovrasteranno quelli in immobili, certamente più sicuri ma con rendimenti più bassi?</p><p>Il flussi finanziario dei risparmi ricomincerà a dirigersi verso l’investimento finanziario abbandonando quello immobiliare?</p><p>Oppure gli italiani cominciano a non si fidarsi più dei propri titoli di Stato?</p><p>Io ho il sospetto che i paramatri ordinari e consueti siano saltati e che, adesso, sia molto più difficile e meno automatico capire i meccanismi degli investimenti da parte dei nostri connazionali.</p><p></p><p>Voi esperti operatori economici, da anni sul mercato, cosa ne pensate?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Graf, post: 167745, member: 9824"] Vedo che oggi, alla chiusura dei mercati finanziari, lo spread rimane in area 490, in netta risalita rispetto all’apertura di questa mattina quando era ferma a 456 punti base. Quindi i mercati europei se ne fregano di Monti e del suo ( generoso) tentativo di formare il “Governo Paraculis”. Indi l’odierna asta dei Btp a 5 anni ha “festeggiato” con rendimenti record dei tassi di interessi giunti alla vetta del 6,29%. Accertati con realismo questi dati, a questo punto si pone con urgenza una domanda: gli investimenti in BOT, BTP e CCT, con questi tassi, improvvisamente così alti e lucrosi, sovrasteranno quelli in immobili, certamente più sicuri ma con rendimenti più bassi? Il flussi finanziario dei risparmi ricomincerà a dirigersi verso l’investimento finanziario abbandonando quello immobiliare? Oppure gli italiani cominciano a non si fidarsi più dei propri titoli di Stato? Io ho il sospetto che i paramatri ordinari e consueti siano saltati e che, adesso, sia molto più difficile e meno automatico capire i meccanismi degli investimenti da parte dei nostri connazionali. Voi esperti operatori economici, da anni sul mercato, cosa ne pensate? [/QUOTE]
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