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Testo
<blockquote data-quote="Taraka" data-source="post: 439536" data-attributes="member: 60493"><p>Andiamo a logica, innanzitutto.</p><p>Il contratto di locazione, sia esso stilato in base alla 431/1998 o alla 392/1978, prevede elementi lasciati alla libera contrattuazione tra le parti ed elementi invece obbligatori e non oggetti a trattativa.</p><p></p><p>Data questa premessa, il canone si aggiorna se previsto contrattualmente per accordo tra le parti. Questo perchè il legislatore vuole evitare condizioni peggiorative per conduttore.</p><p></p><p>Andando avanti: se non esiste un accordo tra le parti, dunque un contratto, su che base mi posso arrogare il diritto di aggiornare il canone stabilito dalle tabelle comunali?</p><p></p><p>Lo Cassazione, con la sentenza 15034 del 2004, ha stabilito che il locatore può richiedere l'aumento dimenticato negli anni precedenti, e in questo caso "l'aggiornamento del canone, per quanto dovuto dalla data della richiesta, deve essere calcolato con il criterio della variazione assoluta del canone iniziale dall'inizio del contratto fino alla data della richiesta".</p><p></p><p>Come vedi, è sempre l'esistenza di un contratto a regolare la rivalutazione del canone.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Taraka, post: 439536, member: 60493"] Andiamo a logica, innanzitutto. Il contratto di locazione, sia esso stilato in base alla 431/1998 o alla 392/1978, prevede elementi lasciati alla libera contrattuazione tra le parti ed elementi invece obbligatori e non oggetti a trattativa. Data questa premessa, il canone si aggiorna se previsto contrattualmente per accordo tra le parti. Questo perchè il legislatore vuole evitare condizioni peggiorative per conduttore. Andando avanti: se non esiste un accordo tra le parti, dunque un contratto, su che base mi posso arrogare il diritto di aggiornare il canone stabilito dalle tabelle comunali? Lo Cassazione, con la sentenza 15034 del 2004, ha stabilito che il locatore può richiedere l'aumento dimenticato negli anni precedenti, e in questo caso "l'aggiornamento del canone, per quanto dovuto dalla data della richiesta, deve essere calcolato con il criterio della variazione assoluta del canone iniziale dall'inizio del contratto fino alla data della richiesta". Come vedi, è sempre l'esistenza di un contratto a regolare la rivalutazione del canone. [/QUOTE]
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