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<blockquote data-quote="Gastone" data-source="post: 66356" data-attributes="member: 6378"><p>Ringrazio per le risposte date alla mia richiesta di suggerimenti pratici, ma vorrei comunque rispondere a Pinacio che asserisce di essere dipendente pubblico, ma non riesco a capire di quale livello di responsabilità e di quale zona d'Italia (nord, centro, sud o isole). </p><p>Preciso che indubbiamente anche i privati incappano in errori nella gestione documentale, con la perdita anche di atti importanti, ma le loro mancanze e inefficienze sono di livello molto più lieve di quelle generate dagli errori degli uffici pubblici.</p><p>Infatti se i privati perdono un documento di solito è possibile risalire anche a copie di back-up, sempre previste sia in forma cartacea che elettronica, mentre tali modalità operative sono assenti e/o non espressamente imposte nella pubblica amministrazione (esempio: i notai le copie dei loro atti sono sempre duplicabili attraverso i loro repertori, oppure nel caso di trasferimento e/o cessazione dell'incarico, attraverso gli archivi notarili di distretto).</p><p>Il danno causato dalla perdita di un atto formato dalla pubblica amministrazione - ed in cui l'ente di riferimento è tenuto anche a custodirlo ed eventualmente aggiornarlo - è enorme per la collettività a cui esso è preposto, proprio, per il compito istituzionale a cui l'ente di riferimento è deputato a svolgere ai fini della regolazione dei rapporti amministrativi e certezza giuridica degli atti che compie e/o dovrebbe eseguire, nell'interesse della cittadinanza di riferimento. </p><p>In merito, ribadisco che la situazione nella quasi totalità del sud italia è tragica per l'inefficienza e corruzione degli uffici pubblici, ed occorrerebbe l'emanazione di un chiaro provvedimento che semplifichi ed imponga inderogabilmente, l'utilizzo massiccio della tecnologia e dei computer; in tal caso i terminali dovrebbero essere permanentemente collegati anche agli uffici centrali dei ministeri di competenza, per consentire i controlli sostanziali, formali e di efficienza (mininterno, ministero economia, presidenza del consiglio dei ministri etc..).</p><p>Soltanto con una chiara presa di posizione del governo centrale ( visto che troppa autonomia vuol dire anarchia, inefficienza, e per non dire altro etc...etc....), imponendo l'utilizzo anche di modelli di funzionamento di tipo privato come l'obbligo di creare un duplo di archivi e back-up elettronici delocalizzati con applicazione della strategia di recovery, potrà risolvere tali mancanze nella così importante gestione documentale della pubblica amministrazione, con particolare riguardo al sud Italia (vedi la importante gestione dei certificati anagrafici e di quello che riguarda lo status giuridico e le sue modifiche in relazione ai cittadini persone fisiche, nonchè anche gli atti concessori relativi alla licenze edilizie così importanti per regolare lo sviluppo ordinato di un territorio).</p><p>Per cui non ci giriamo intorno e facciamo in modo che tutti i cittadini onesti, sia dipendenti pubblici che dipendenti privati,</p><p>spingano affinchè la classe politica centrale prenda veramente coscienza e si adoperi concretamente - con delle norme chiare ed ineludibili - affinche la pubblica amministrazione, a cominciare dai dirigenti e dai politici aggregati ai bassi carri del territorio, svolga il suo compito e partecipi a regolare veramente lo sviluppo del paese.</p><p>In ultimo terminando la risposta dico che, nel caso l'azione della p.a. non venga concepita ed indirizzata in tal senso, mi sento pienamente di affermare che è possibile - e tutto ciò sarà da sostenere con tenacia - la loro definitiva cancellazione ed eliminazione dalle istituzioni della ns. società per provata inutilità amministrativa. <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/nature/blossom.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":fiore:" title="Fiore :fiore:" data-shortname=":fiore:" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gastone, post: 66356, member: 6378"] Ringrazio per le risposte date alla mia richiesta di suggerimenti pratici, ma vorrei comunque rispondere a Pinacio che asserisce di essere dipendente pubblico, ma non riesco a capire di quale livello di responsabilità e di quale zona d'Italia (nord, centro, sud o isole). Preciso che indubbiamente anche i privati incappano in errori nella gestione documentale, con la perdita anche di atti importanti, ma le loro mancanze e inefficienze sono di livello molto più lieve di quelle generate dagli errori degli uffici pubblici. Infatti se i privati perdono un documento di solito è possibile risalire anche a copie di back-up, sempre previste sia in forma cartacea che elettronica, mentre tali modalità operative sono assenti e/o non espressamente imposte nella pubblica amministrazione (esempio: i notai le copie dei loro atti sono sempre duplicabili attraverso i loro repertori, oppure nel caso di trasferimento e/o cessazione dell'incarico, attraverso gli archivi notarili di distretto). Il danno causato dalla perdita di un atto formato dalla pubblica amministrazione - ed in cui l'ente di riferimento è tenuto anche a custodirlo ed eventualmente aggiornarlo - è enorme per la collettività a cui esso è preposto, proprio, per il compito istituzionale a cui l'ente di riferimento è deputato a svolgere ai fini della regolazione dei rapporti amministrativi e certezza giuridica degli atti che compie e/o dovrebbe eseguire, nell'interesse della cittadinanza di riferimento. In merito, ribadisco che la situazione nella quasi totalità del sud italia è tragica per l'inefficienza e corruzione degli uffici pubblici, ed occorrerebbe l'emanazione di un chiaro provvedimento che semplifichi ed imponga inderogabilmente, l'utilizzo massiccio della tecnologia e dei computer; in tal caso i terminali dovrebbero essere permanentemente collegati anche agli uffici centrali dei ministeri di competenza, per consentire i controlli sostanziali, formali e di efficienza (mininterno, ministero economia, presidenza del consiglio dei ministri etc..). Soltanto con una chiara presa di posizione del governo centrale ( visto che troppa autonomia vuol dire anarchia, inefficienza, e per non dire altro etc...etc....), imponendo l'utilizzo anche di modelli di funzionamento di tipo privato come l'obbligo di creare un duplo di archivi e back-up elettronici delocalizzati con applicazione della strategia di recovery, potrà risolvere tali mancanze nella così importante gestione documentale della pubblica amministrazione, con particolare riguardo al sud Italia (vedi la importante gestione dei certificati anagrafici e di quello che riguarda lo status giuridico e le sue modifiche in relazione ai cittadini persone fisiche, nonchè anche gli atti concessori relativi alla licenze edilizie così importanti per regolare lo sviluppo ordinato di un territorio). Per cui non ci giriamo intorno e facciamo in modo che tutti i cittadini onesti, sia dipendenti pubblici che dipendenti privati, spingano affinchè la classe politica centrale prenda veramente coscienza e si adoperi concretamente - con delle norme chiare ed ineludibili - affinche la pubblica amministrazione, a cominciare dai dirigenti e dai politici aggregati ai bassi carri del territorio, svolga il suo compito e partecipi a regolare veramente lo sviluppo del paese. In ultimo terminando la risposta dico che, nel caso l'azione della p.a. non venga concepita ed indirizzata in tal senso, mi sento pienamente di affermare che è possibile - e tutto ciò sarà da sostenere con tenacia - la loro definitiva cancellazione ed eliminazione dalle istituzioni della ns. società per provata inutilità amministrativa. :fiore: [/QUOTE]
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