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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 483981" data-attributes="member: 6214"><p>Mi piacerebbe da te [USER=47550]@Luna_[/USER], distinguessi nelle risposte la norma dalla prassi corrente:</p><p>che l'AdE non faccia verifiche in merito ovviamente ci può opportunisticamente interessare: quale però sia il modus operandi corretto è una cosa diversa.</p><p></p><p>Secondo il mio modestissimo parere, alcune indicazioni dovrebbero essere corrette:</p><p>-un conto è la firma di chi presenta la registrazione, un conto la scelta dell'opzione CS. (e su questo siamo d'accordo)</p><p>- quanto ai nomi da elencare sul RLI, non si può ignorare il terzo comproprietario, se non altro per arrivare al 100% nella indicazione delle quote di proprietà</p><p>- rimane la scelta dell'opzione: il dissenziente può fare quello che vuole: se non sottoscrive l'opzione sarà tenuto a dichiarare in IRPEF la sua quota di reddito. (e qui siamo di nuovo d'accordo)</p><p></p><p>Credo Capricorn abbia equivocato sul punto: è proprio sottoscrivendo un contratto che non cita il terzo incomodo, che potrebbero sorgere problemi di nullità (forse): quindi è necessario che il contratto citi tutti i proprietari, e che fiscalmente tutti siano dichiarati: sta poi al conduttore accettare la mancanza della sottoscrizione del 3°: non so che problemi e conseguenze possa subire, salvo il fatto che un giorno il minoritario potrebbe trovarsi in maggioranza relativa ....</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 483981, member: 6214"] Mi piacerebbe da te [USER=47550]@Luna_[/USER], distinguessi nelle risposte la norma dalla prassi corrente: che l'AdE non faccia verifiche in merito ovviamente ci può opportunisticamente interessare: quale però sia il modus operandi corretto è una cosa diversa. Secondo il mio modestissimo parere, alcune indicazioni dovrebbero essere corrette: -un conto è la firma di chi presenta la registrazione, un conto la scelta dell'opzione CS. (e su questo siamo d'accordo) - quanto ai nomi da elencare sul RLI, non si può ignorare il terzo comproprietario, se non altro per arrivare al 100% nella indicazione delle quote di proprietà - rimane la scelta dell'opzione: il dissenziente può fare quello che vuole: se non sottoscrive l'opzione sarà tenuto a dichiarare in IRPEF la sua quota di reddito. (e qui siamo di nuovo d'accordo) Credo Capricorn abbia equivocato sul punto: è proprio sottoscrivendo un contratto che non cita il terzo incomodo, che potrebbero sorgere problemi di nullità (forse): quindi è necessario che il contratto citi tutti i proprietari, e che fiscalmente tutti siano dichiarati: sta poi al conduttore accettare la mancanza della sottoscrizione del 3°: non so che problemi e conseguenze possa subire, salvo il fatto che un giorno il minoritario potrebbe trovarsi in maggioranza relativa .... [/QUOTE]
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