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Ma qual'è la logica che dirige il mercato immobiliare italiano?
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Testo
<blockquote data-quote="enzo6" data-source="post: 246645"><p>Innanzitutto nel fare le analisi dobbiamo ricordare che i dati dell'AT a cui ci riferiamo riguardano trattative concluse tra fine 2011 ed il primo trimestre 2012 con rogito tra aprile e giugno 2012. Se non consideriamo questo aspetto confrotiamo la ns.percezione odierna con fatti avvenuti quasi un anno fa.</p><p>In secondo luogo non direi che i prezzi non siano scesi ma si tratta di un processo già in parte avvenuto che proseguirà, forse non alla velocità a cui ci si aspetta ma che è in atto.</p><p>Il freno ad una massiccia riduzione dei prezzi risiede nella psicologia dei proprietari i quali si dividono in due categorie:</p><p>- Proprietari di seconde case che vedono il mattone come fonte di remunerazione a medio lungo termine che se non verndono possono affittare e vendere in momenti piu' propizi.</p><p>- Proprietari di prima casa spesso con mutui consistenti che devono realizzare bene per potersi permettere di acquistare una casa piu' grande.</p><p>Il tutto anche a fronte di paventate difficoltà nel reperimento mutuo nuova casa.</p><p>Credo che queste due casistiche possano riassumere l'attuale situazione unitamente alla loro fiducia nel mercato che non li condiziona fino al punto di vendere a prezzi ritenuti bassi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="enzo6, post: 246645"] Innanzitutto nel fare le analisi dobbiamo ricordare che i dati dell'AT a cui ci riferiamo riguardano trattative concluse tra fine 2011 ed il primo trimestre 2012 con rogito tra aprile e giugno 2012. Se non consideriamo questo aspetto confrotiamo la ns.percezione odierna con fatti avvenuti quasi un anno fa. In secondo luogo non direi che i prezzi non siano scesi ma si tratta di un processo già in parte avvenuto che proseguirà, forse non alla velocità a cui ci si aspetta ma che è in atto. Il freno ad una massiccia riduzione dei prezzi risiede nella psicologia dei proprietari i quali si dividono in due categorie: - Proprietari di seconde case che vedono il mattone come fonte di remunerazione a medio lungo termine che se non verndono possono affittare e vendere in momenti piu' propizi. - Proprietari di prima casa spesso con mutui consistenti che devono realizzare bene per potersi permettere di acquistare una casa piu' grande. Il tutto anche a fronte di paventate difficoltà nel reperimento mutuo nuova casa. Credo che queste due casistiche possano riassumere l'attuale situazione unitamente alla loro fiducia nel mercato che non li condiziona fino al punto di vendere a prezzi ritenuti bassi. [/QUOTE]
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