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<blockquote data-quote="Mil" data-source="post: 633811" data-attributes="member: 11414"><p>Mah questo non credo...io non lo farei per sempre certo, però ho conosciuto medici, insegnanti, esperti di controllo qualità e molti altri professionisti che sono felici di aver quadruplicato gli stipendi e mi hanno detto di aver aspettato ed essersi adeguati a una situazione mediocre per troppo tempo. In coscienza non posso dare loro che ragione. Lo capirei se fossimo che so..in una dittatura che chiude le frontiere, altrimenti mi sembra logico che chi ha delle qualifiche vada a cercare un rapporto stipendio/costo della vita dove gli sembra di trovarlo più equo. </p><p></p><p></p><p></p><p>Ecco appunto, senza volerlo hai dato tu stesso la spiegazione del perchè ritengo che quella esistente a Milano sia una domanda "falsata" e sostanzialmente debolissima finanziariamente. E' tuttora un grande mistero di come i nodi del mercato immobiliare basato sull'inconsistenza lavorativa non siano venuti ancor più al pettine di quanto non si sia potuto già toccare ampiamente con mano.</p><p></p><p></p><p></p><p>Mi sembra ragionevole. Diciamo che le considerazioni su un investimento pluriennale come una casa vanno fatte molto sensatamente, valutando attentamente se sei su una tavola da surf con il mare calmo oppure se all'orizzonte intravedi uno tsunami, ecco..Chi ha comprato in piena bolla per esempio si è sostanzialmente rovinato economicamente "accontentandosi" per una casa di soluzioni concepite da costruttori idioti e oggi invendibili, ad esempio. Può succedere, anzi è un'ecatombe che persiste ancora, una grana non da poco per molti Agenti Immobiliari. Basterebbe guardare realisticamente la situazione economica complessiva per capire se i prezzi degli immobili sono o no ragionevoli, non la domanda che in un determinato momento può anche sembrare "in ripresa"..</p><p></p><p></p><p></p><p>Qualsiasi cosa entri nel mercato a un prezzo "realistico" è semplicemente l'apice dell'iceberg...è cioè sostanzialmente categoria di immobili di due tipi: o molto datati o recenti/ nuovi ma mal fatti che tra breve saranno definitivamente fuori mercato, tanta è tuttora la mole di invenduto. Quindi non sempre significa che sia un affare, anzi semplicemente il più delle volte non lo è, ma si cerca di dismettere in tempi meno lunghi proprio il meno appetibile giocando d'anticipo. Peraltro nonostante mediamente nessuno o quasi chieda un parere a un tecnico sulla realisticità delle quotazioni attuali o sulle criticità degli immobili non mi risulta affatto questa gran ressa per queste perle dell'edilizia....nonostante tutto il buon senso non scompare mai del tutto.</p><p></p><p></p><p>infatti non mangiano tutti, poveri Agenti Immobiliari ...Però tranquillo, non dipende dalla penuria di immobili da vendere, piuttosto dai cervelli medi dei venditori questo sì. Solo che lì gli Agenti Immobiliari hanno poco margine di manovra.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mil, post: 633811, member: 11414"] Mah questo non credo...io non lo farei per sempre certo, però ho conosciuto medici, insegnanti, esperti di controllo qualità e molti altri professionisti che sono felici di aver quadruplicato gli stipendi e mi hanno detto di aver aspettato ed essersi adeguati a una situazione mediocre per troppo tempo. In coscienza non posso dare loro che ragione. Lo capirei se fossimo che so..in una dittatura che chiude le frontiere, altrimenti mi sembra logico che chi ha delle qualifiche vada a cercare un rapporto stipendio/costo della vita dove gli sembra di trovarlo più equo. Ecco appunto, senza volerlo hai dato tu stesso la spiegazione del perchè ritengo che quella esistente a Milano sia una domanda "falsata" e sostanzialmente debolissima finanziariamente. E' tuttora un grande mistero di come i nodi del mercato immobiliare basato sull'inconsistenza lavorativa non siano venuti ancor più al pettine di quanto non si sia potuto già toccare ampiamente con mano. Mi sembra ragionevole. Diciamo che le considerazioni su un investimento pluriennale come una casa vanno fatte molto sensatamente, valutando attentamente se sei su una tavola da surf con il mare calmo oppure se all'orizzonte intravedi uno tsunami, ecco..Chi ha comprato in piena bolla per esempio si è sostanzialmente rovinato economicamente "accontentandosi" per una casa di soluzioni concepite da costruttori idioti e oggi invendibili, ad esempio. Può succedere, anzi è un'ecatombe che persiste ancora, una grana non da poco per molti Agenti Immobiliari. Basterebbe guardare realisticamente la situazione economica complessiva per capire se i prezzi degli immobili sono o no ragionevoli, non la domanda che in un determinato momento può anche sembrare "in ripresa".. Qualsiasi cosa entri nel mercato a un prezzo "realistico" è semplicemente l'apice dell'iceberg...è cioè sostanzialmente categoria di immobili di due tipi: o molto datati o recenti/ nuovi ma mal fatti che tra breve saranno definitivamente fuori mercato, tanta è tuttora la mole di invenduto. Quindi non sempre significa che sia un affare, anzi semplicemente il più delle volte non lo è, ma si cerca di dismettere in tempi meno lunghi proprio il meno appetibile giocando d'anticipo. Peraltro nonostante mediamente nessuno o quasi chieda un parere a un tecnico sulla realisticità delle quotazioni attuali o sulle criticità degli immobili non mi risulta affatto questa gran ressa per queste perle dell'edilizia....nonostante tutto il buon senso non scompare mai del tutto. infatti non mangiano tutti, poveri Agenti Immobiliari ...Però tranquillo, non dipende dalla penuria di immobili da vendere, piuttosto dai cervelli medi dei venditori questo sì. Solo che lì gli Agenti Immobiliari hanno poco margine di manovra. [/QUOTE]
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