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Mercato immobiliare residenziale 1° trim.2014 al +4,1%
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<blockquote data-quote="Mil" data-source="post: 388633" data-attributes="member: 11414"><p></p><p>I prezzi da saldo ci saranno sempre più ovunque e lo stereotipo del "a Milano e Roma sì che si vende" rimarrà opinione solo per chi non conosce la realtà. il fatto che il bacino d'utenza delle metropoli sia più ampio non vuol dire assolutamente nulla, bisogna ragionare in proporzione e conoscere esattamente qual è il profilo potenziale degli acquirenti, chi sono, quanti sono, che budget hanno, mediamente. Le nicchie di mercato sono nicchie e sono per pochi, anzi pochissimi.</p><p>Qui si continua a ragionare come se fossimo negli anni '80, quando un dirigente era un dirigente e non uno di quarto livello sottopagato e con le stesse mansioni. Quindi si ha un'immagine del tutto distorta della realtà (parlo ad esempio del terziario, ma lo stesso ragionamento vale per città più prettamente industriali come Torino).</p><p>Si pensa inoltre di dover dare case a chissà quanta gente, come ai tempi del boom economico, mentre le città costose e con sempre meno prospettive sono appetibili solo ai residenti (che il più delle volte una casa ce l'hanno) e agli immigrati. Altro che saldo, c'è da aspettarsi, se la situazione NON CAMBIA.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mil, post: 388633, member: 11414"] [FONT=LucidaGrande][/FONT] I prezzi da saldo ci saranno sempre più ovunque e lo stereotipo del "a Milano e Roma sì che si vende" rimarrà opinione solo per chi non conosce la realtà. il fatto che il bacino d'utenza delle metropoli sia più ampio non vuol dire assolutamente nulla, bisogna ragionare in proporzione e conoscere esattamente qual è il profilo potenziale degli acquirenti, chi sono, quanti sono, che budget hanno, mediamente. Le nicchie di mercato sono nicchie e sono per pochi, anzi pochissimi. Qui si continua a ragionare come se fossimo negli anni '80, quando un dirigente era un dirigente e non uno di quarto livello sottopagato e con le stesse mansioni. Quindi si ha un'immagine del tutto distorta della realtà (parlo ad esempio del terziario, ma lo stesso ragionamento vale per città più prettamente industriali come Torino). Si pensa inoltre di dover dare case a chissà quanta gente, come ai tempi del boom economico, mentre le città costose e con sempre meno prospettive sono appetibili solo ai residenti (che il più delle volte una casa ce l'hanno) e agli immigrati. Altro che saldo, c'è da aspettarsi, se la situazione NON CAMBIA. [/QUOTE]
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