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Testo
<blockquote data-quote="gcaval" data-source="post: 145308" data-attributes="member: 14014"><p>Purtroppo continui a fare una confusione incredibile.</p><p></p><p></p><p></p><p></p><p>Tutto ciò non ha nulla a che fare con la proposta, né con il preliminare, ma con il rogito. Se infatti hai tirato fuori i 300-400 mila euro, vuol dire che sei andato da un notaio e hai trasferito il bene reale. Cosa c'entra più la promessa di vendita/preliminare?</p><p></p><p>In una proposta il tuo rischio è la somma che lasci come caparra, se inserisci opportunamente le clausole giuste. Parlo di rischio in quanto il venditore potrebbe sempre scappare con quei soldi (in questo mondo tutto può succedere, ma entriamo nel merito di una vera e propria truffa). Da un punto di vista legale, invece, se vengono ravvisati vizi o problemi vari, se nel contratto hai specificato che la casa dovrà essere venduta "pulita" da tutti questi accidenti, hai diritto a riprenderti i tuoi soldi senza rimetterci nemmeno un centesimo. </p><p></p><p>A me sembrava che il tuo problema fosse un altro, ossia "ci ripenso, non voglio più comprare". A questo punto paghi sia il disturbo al venditore, sia all'agenzia che ha lavorato per te. </p><p></p><p></p><p>Non vuoi avere l'obbligo di comprare? Usa la caparra penitenziale. Da quanto scrivi, credo tu non conosca bene la differenza tra caparra confirmatoria e penitenziale, e i relativi obblighi derivanti. </p><p></p><p></p><p></p><p>Se entro in banca per chiedere un mutuo, il funzionario prima mi fa firmare un modulo, poi fa i controlli. Ovviamente nel suo contratto ci sono tutte le clausole di salvaguardia (per la banca). La banca non ti dà mica i soldi sulla parola. Ma il contratto te lo fa firmare subito. Mi sembra che a te sfugga questo particolare: la firma del contratto non coincide con la sua esecuzione. Le clausole servono a far si che il contratto sia regolare al verificarsi di una serie di condizioni. Se le condizioni non ci sono, la parte adempiente è tutelata.</p><p></p><p></p><p></p><p>Il fatto che un documento sia corretto non vuol dire che non ci possano essere cause. Una persona si rivolge al giudice perché è convinta di aver ragione. Poi è da verificare se è così. In Italia si va dal giudice per ogni piccola questione. Ma mi sembra che tutto ciò non centri nulla né con l'efficacia di una proposta di acquisto, né tanto meno con le associazioni di categoria degli agenti immobiliari: non sta a loro risolvere le questioni che riguardano il diritto. Un AI è un mediatore, deve fare il suo mestiere. </p><p></p><p></p><p></p><p>La lettera di intenti non esiste, è banalmente "una promessa di promessa", ed è già stata bocciata dalla Cassazione. Immagino anche tu abbia già letto fiumi di discussioni a tal riguardo su questo forum.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gcaval, post: 145308, member: 14014"] Purtroppo continui a fare una confusione incredibile. Tutto ciò non ha nulla a che fare con la proposta, né con il preliminare, ma con il rogito. Se infatti hai tirato fuori i 300-400 mila euro, vuol dire che sei andato da un notaio e hai trasferito il bene reale. Cosa c'entra più la promessa di vendita/preliminare? In una proposta il tuo rischio è la somma che lasci come caparra, se inserisci opportunamente le clausole giuste. Parlo di rischio in quanto il venditore potrebbe sempre scappare con quei soldi (in questo mondo tutto può succedere, ma entriamo nel merito di una vera e propria truffa). Da un punto di vista legale, invece, se vengono ravvisati vizi o problemi vari, se nel contratto hai specificato che la casa dovrà essere venduta "pulita" da tutti questi accidenti, hai diritto a riprenderti i tuoi soldi senza rimetterci nemmeno un centesimo. A me sembrava che il tuo problema fosse un altro, ossia "ci ripenso, non voglio più comprare". A questo punto paghi sia il disturbo al venditore, sia all'agenzia che ha lavorato per te. Non vuoi avere l'obbligo di comprare? Usa la caparra penitenziale. Da quanto scrivi, credo tu non conosca bene la differenza tra caparra confirmatoria e penitenziale, e i relativi obblighi derivanti. Se entro in banca per chiedere un mutuo, il funzionario prima mi fa firmare un modulo, poi fa i controlli. Ovviamente nel suo contratto ci sono tutte le clausole di salvaguardia (per la banca). La banca non ti dà mica i soldi sulla parola. Ma il contratto te lo fa firmare subito. Mi sembra che a te sfugga questo particolare: la firma del contratto non coincide con la sua esecuzione. Le clausole servono a far si che il contratto sia regolare al verificarsi di una serie di condizioni. Se le condizioni non ci sono, la parte adempiente è tutelata. Il fatto che un documento sia corretto non vuol dire che non ci possano essere cause. Una persona si rivolge al giudice perché è convinta di aver ragione. Poi è da verificare se è così. In Italia si va dal giudice per ogni piccola questione. Ma mi sembra che tutto ciò non centri nulla né con l'efficacia di una proposta di acquisto, né tanto meno con le associazioni di categoria degli agenti immobiliari: non sta a loro risolvere le questioni che riguardano il diritto. Un AI è un mediatore, deve fare il suo mestiere. La lettera di intenti non esiste, è banalmente "una promessa di promessa", ed è già stata bocciata dalla Cassazione. Immagino anche tu abbia già letto fiumi di discussioni a tal riguardo su questo forum. [/QUOTE]
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