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<blockquote data-quote="gcaval" data-source="post: 145890" data-attributes="member: 14014"><p>Non sarei più intervenuto, ma visto che si pubblica una cosa "nuova", meglio chiarire.</p><p></p><p></p><p></p><p>Ancora una volta, mi spiace per te, ma mostri di non aver capito niente. A tutti i costi vuoi dare dei nomi e distinguere le cose. Ma purtroppo per te e per tutti quelli che ragionano in questi termini, non è così. Il contratto è sempre e solo uno. Poi lo puoi chiamare pure Pippo...</p><p></p><p></p><p></p><p></p><p>La Cassazione si è già espressa dicendo che ciò che conta non è il nome riportato sul contratto (inutile), ma il contenuto. Un'opzione, dunque, è una clausola, e in quanto tale, può essere utilizzata. In definitiva quella che hai postato è una <strong>proposta</strong> di contratto (tra l'altro fatta dal venditore all'acquirente, poco rituale, ma assolutamente valida), con determinate scadenze e condizioni (molte delle quali <strong>sbagliate!</strong>).</p><p>A riprova di ciò che dico, basta leggere il punto 8:</p><p></p><p></p><p></p><p>Non viene esplicitato, poi, cosa succede se l'acquirente non esercita l'opzione. Tipicamente si perde la somma versata. Nel caso non fosse così, supponendo che l'acquirente se ne vada salutando e fischiettando, l'Ai ed il venditore hanno perso tempo nell'esclusivo interesse dell'acquirente? Dov è la serietà dell'acquirente?</p><p></p><p></p><p>Mi limito solo a queste osservazioni, senza commentare ulteriormente clausole <strong>completamente errate</strong> e già ampiamente dibattute, tipiche delle proposte farlocche, come:</p><p></p><p></p><p></p><p>che fanno seguito a:</p><p></p><p></p><p></p><p>Non serve essere fini giuristi per capire che le due affermazioni sono contrastanti, soprattutto perché al punto 4 si specifica che il preliminare avrà nuovi contenuti rispetto al contratto firmato:</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gcaval, post: 145890, member: 14014"] Non sarei più intervenuto, ma visto che si pubblica una cosa "nuova", meglio chiarire. Ancora una volta, mi spiace per te, ma mostri di non aver capito niente. A tutti i costi vuoi dare dei nomi e distinguere le cose. Ma purtroppo per te e per tutti quelli che ragionano in questi termini, non è così. Il contratto è sempre e solo uno. Poi lo puoi chiamare pure Pippo... La Cassazione si è già espressa dicendo che ciò che conta non è il nome riportato sul contratto (inutile), ma il contenuto. Un'opzione, dunque, è una clausola, e in quanto tale, può essere utilizzata. In definitiva quella che hai postato è una [B]proposta[/B] di contratto (tra l'altro fatta dal venditore all'acquirente, poco rituale, ma assolutamente valida), con determinate scadenze e condizioni (molte delle quali [B]sbagliate![/B]). A riprova di ciò che dico, basta leggere il punto 8: Non viene esplicitato, poi, cosa succede se l'acquirente non esercita l'opzione. Tipicamente si perde la somma versata. Nel caso non fosse così, supponendo che l'acquirente se ne vada salutando e fischiettando, l'Ai ed il venditore hanno perso tempo nell'esclusivo interesse dell'acquirente? Dov è la serietà dell'acquirente? Mi limito solo a queste osservazioni, senza commentare ulteriormente clausole [B]completamente errate[/B] e già ampiamente dibattute, tipiche delle proposte farlocche, come: che fanno seguito a: Non serve essere fini giuristi per capire che le due affermazioni sono contrastanti, soprattutto perché al punto 4 si specifica che il preliminare avrà nuovi contenuti rispetto al contratto firmato: [/QUOTE]
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