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Testo
<blockquote data-quote="Frank Merenda" data-source="post: 261192" data-attributes="member: 28356"><p>Realisticamente ho cominciato a comprendere le dinamiche del debito non prima del 2004-2005. Prima me ne interessavo poco.</p><p></p><p>Ho da allora sempre sottolineato l'importanza di essere chiari con i clienti, riguardo i rischi di indebitarsi al 110% dell'importo totale e tutte le altre cose che conosciamo bene, a meno di appunto una scelta il più consapevole possibile e per la vita.</p><p></p><p>Sono stato sempre ascoltato? Ovviamente no, soprattutto non pre-2008. Perchè per l'agente immobiliare medio, pecunia non olet. Ci sta e va bene così. </p><p> </p><p>Il punto non è cosa dicessi io all'epoca ai clienti o come dicessi di comportarsi. Non è una paternale per far sentire in colpa i "cattivi agenti immobiliari". </p><p></p><p>E' una riflessione a porte chiuse nel contesto di evitare ad una persona che ha già commesso un errore, di commetterne un altro.</p><p></p><p>Sia chiaro e detto che per me non era il momento all'epoca, e non è il momento nemmeno ora, a meno di non comprare un oggetto particolare, in una zona particolare e con condizioni particolarmente favorevoli.</p><p></p><p>"Comprare casa" non è la gioia della vita di una famiglia. E' sempre e comunque un investimento di denaro. E la famiglia comune o il Mario della strada, non hanno la più pallida idea di come investire il proprio denaro e come visto, se non ben guidati si fanno un gran male.</p><p></p><p>Le soluzioni sono solo due:</p><p> </p><p>La prima è quella dell'agente morto di fame : mors tua (****i vobis) vita mea, perchè c'ho le bollette da pagare pure io e se finite per strada fatti vostri.</p><p></p><p>La seconda è diventare dei consulenti consapevoli e maturi, veri punti di riferimento per gli investimenti del pubblico, e non i classici "appioppa casa e mutuo" deresponsabilizzati, che stranamente hanno fatto i guappi per 5-6 anni e oggi piangono "la crisi".</p><p></p><p>Ma sono dinamiche di etica personale nelle quali non ho intenzione di entrare. Ribadisco che il mio era solo un consiglio da insider ad una persona comune.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Frank Merenda, post: 261192, member: 28356"] Realisticamente ho cominciato a comprendere le dinamiche del debito non prima del 2004-2005. Prima me ne interessavo poco. Ho da allora sempre sottolineato l'importanza di essere chiari con i clienti, riguardo i rischi di indebitarsi al 110% dell'importo totale e tutte le altre cose che conosciamo bene, a meno di appunto una scelta il più consapevole possibile e per la vita. Sono stato sempre ascoltato? Ovviamente no, soprattutto non pre-2008. Perchè per l'agente immobiliare medio, pecunia non olet. Ci sta e va bene così. Il punto non è cosa dicessi io all'epoca ai clienti o come dicessi di comportarsi. Non è una paternale per far sentire in colpa i "cattivi agenti immobiliari". E' una riflessione a porte chiuse nel contesto di evitare ad una persona che ha già commesso un errore, di commetterne un altro. Sia chiaro e detto che per me non era il momento all'epoca, e non è il momento nemmeno ora, a meno di non comprare un oggetto particolare, in una zona particolare e con condizioni particolarmente favorevoli. "Comprare casa" non è la gioia della vita di una famiglia. E' sempre e comunque un investimento di denaro. E la famiglia comune o il Mario della strada, non hanno la più pallida idea di come investire il proprio denaro e come visto, se non ben guidati si fanno un gran male. Le soluzioni sono solo due: La prima è quella dell'agente morto di fame : mors tua (****i vobis) vita mea, perchè c'ho le bollette da pagare pure io e se finite per strada fatti vostri. La seconda è diventare dei consulenti consapevoli e maturi, veri punti di riferimento per gli investimenti del pubblico, e non i classici "appioppa casa e mutuo" deresponsabilizzati, che stranamente hanno fatto i guappi per 5-6 anni e oggi piangono "la crisi". Ma sono dinamiche di etica personale nelle quali non ho intenzione di entrare. Ribadisco che il mio era solo un consiglio da insider ad una persona comune. [/QUOTE]
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