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<blockquote data-quote="gcaval" data-source="post: 186101" data-attributes="member: 14014"><p>A Trento? D'inverno? <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/joy.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":risata:" title="Risata :risata:" data-shortname=":risata:" /></p><p>Scusa, capisco perfettamente il tuo problema. La risata è nei confronti dell'affermazione del costruttore, perché è una "cavolata" bella e buona. </p><p></p><p>Il problema sostanziale (e tecnico) è quello del "punto di rugiada" che ti ha spiegato Pinacio. Sono più o meno d'accordo, nel senso che la soluzione non è aumentare sic et simpliciter lo spessore dell'isolamento (il classico cappotto). E' fondamentale risolvere anche e soprattutto i <u>ponti termici</u>, e questo lo può fare solo un tecnico preparato in materia (è pieno di architetti e ingegneri che ignorano completamente il problema), con una progettazione ad hoc, dopo aver fatto una seria analisi e le dovute valutazioni costo/beneficio. Nel tuo caso, il beneficio dovrebbe avere la priorità, perché altrimenti non vivi più. Poi dovrai verificare se e come chiedere i danni, ma per questo potrà aiutarti solo un avvocato, a seguito di perizia tecnica.</p><p></p><p>Il costruttore non si è preoccupato della progettazione. Probabilmente si tratta della classica ditta a conduzione famigliare di artigiani che, come si dice qua in Veneto, "fasso tutto mi", perché "abbiamo fatto sempre così". In realtà anche aziende molto grandi costruiscono da sempre male. A Padova, buona parte dei condomini costruiti negli ultimi 20 anni ha lo stesso problema, magari molto inferiore al tuo, ma ce l'ha. </p><p></p><p>Paradossalmente, oggi ci sono finestre che hanno una tenuta molto migliore, non ci sono più spifferi, e la circolazione dell'aria è inferiore. Ma questo non vuol dire che bisogna ritornare a fare gli infissi scadenti! Va migliorato tutto l'involucro (sia per i materiali che per la progettazione), che invece si continua a costruire con gli stessi criteri degli anni '60 e '70. </p><p></p><p>A questo servirebbe anche la certificazione energetica (ACE). Meditate gente, meditate!</p><p></p><p>In bocca al lupo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gcaval, post: 186101, member: 14014"] A Trento? D'inverno? :lol: Scusa, capisco perfettamente il tuo problema. La risata è nei confronti dell'affermazione del costruttore, perché è una "cavolata" bella e buona. Il problema sostanziale (e tecnico) è quello del "punto di rugiada" che ti ha spiegato Pinacio. Sono più o meno d'accordo, nel senso che la soluzione non è aumentare sic et simpliciter lo spessore dell'isolamento (il classico cappotto). E' fondamentale risolvere anche e soprattutto i [U]ponti termici[/U], e questo lo può fare solo un tecnico preparato in materia (è pieno di architetti e ingegneri che ignorano completamente il problema), con una progettazione ad hoc, dopo aver fatto una seria analisi e le dovute valutazioni costo/beneficio. Nel tuo caso, il beneficio dovrebbe avere la priorità, perché altrimenti non vivi più. Poi dovrai verificare se e come chiedere i danni, ma per questo potrà aiutarti solo un avvocato, a seguito di perizia tecnica. Il costruttore non si è preoccupato della progettazione. Probabilmente si tratta della classica ditta a conduzione famigliare di artigiani che, come si dice qua in Veneto, "fasso tutto mi", perché "abbiamo fatto sempre così". In realtà anche aziende molto grandi costruiscono da sempre male. A Padova, buona parte dei condomini costruiti negli ultimi 20 anni ha lo stesso problema, magari molto inferiore al tuo, ma ce l'ha. Paradossalmente, oggi ci sono finestre che hanno una tenuta molto migliore, non ci sono più spifferi, e la circolazione dell'aria è inferiore. Ma questo non vuol dire che bisogna ritornare a fare gli infissi scadenti! Va migliorato tutto l'involucro (sia per i materiali che per la progettazione), che invece si continua a costruire con gli stessi criteri degli anni '60 e '70. A questo servirebbe anche la certificazione energetica (ACE). Meditate gente, meditate! In bocca al lupo. [/QUOTE]
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