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Mutuo in caso di atto nullo
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Testo
<blockquote data-quote="brina82" data-source="post: 728657" data-attributes="member: 51516"><p>In ogni caso credo che la cosa sia complicata perchè gli step potrebbero essere (mia ipotesi):</p><p></p><p>- Domanda giudiziale sull'immobile oggetto di causa, con causa in Tribunale, a seguito della quale il Giudice dovrà esprimersi (anche in base alla vostra richiesta); ci vorrà qualche anno. L'atto potrebbe essere nullo ma anche annullabile. L'atto è nullo se nello stesso non viene indicato il titolo edilizio, in realtà viene indicato ed esiste proprio (rilasciato anche se non si doveva; forse il venditore chiamerà a sua volta in causa anche il Comune???), quindi bisogna vedere. Ritengo che possa essere ALMENO annullabile per aliud pro alio.</p><p>- A seguito della sentenza l'immobile potrebbe tornare al vecchio proprietario, tuttavia l'iscrizione ipotecaria resta per salvaguardare, ovviamente, anche i diritti della banca, e resta anche il contratto di mutuo tra il tuo parente e la banca, che ovviamente dovrà continuare a pagare... altrimenti, se non pagasse, l'immobile oggetto di causa verrebbe mandato all'asta e il tuo parente resterebbe debitore, oltretutto, posto che dall'asta si ricaverebbe meno di quanto si pensi (considerando pure i problemi che ha l'immobile), e che tutto il ricavato se lo prenderebbe la banca, ma se non fosse sufficiente a coprire il debito originario, il tuo parente resterebbe col debito (e nulla conta il fatto che avrebbe un debito pari a 100 con la banca e un credito pari a 200 col venditore, perchè se costui non ha altri beni intestati e LIBERI da ipoteche, non recupererebbe comunque nulla!).</p><p>- Quindi ipotizziamo che l'immobile torna al vecchio proprietario e che il tuo parente continua a pagare. A quel punto iscriverà ipoteca giudiziale sugli ALTRI beni immobili del venditore, che andranno all'asta, sempre se non si arriva ad un accordo transattivo. Il tuo parente potrebbe iscrivere ipoteca giudiziale anche sull'immobile oggetto di causa, in forza della sentenza, tuttavia non ne ricaverebbe un centesimo (perchè appunto, qualora poi pignorasse l'immobile per mandarlo all'asta, prenderebbe tutto la banca in quanto ha ipoteca di primo grado, poi bisognerebbe vedere le somme in ballo).</p><p></p><p>Credo che questo iter durerebbe almeno 10 anni.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="brina82, post: 728657, member: 51516"] In ogni caso credo che la cosa sia complicata perchè gli step potrebbero essere (mia ipotesi): - Domanda giudiziale sull'immobile oggetto di causa, con causa in Tribunale, a seguito della quale il Giudice dovrà esprimersi (anche in base alla vostra richiesta); ci vorrà qualche anno. L'atto potrebbe essere nullo ma anche annullabile. L'atto è nullo se nello stesso non viene indicato il titolo edilizio, in realtà viene indicato ed esiste proprio (rilasciato anche se non si doveva; forse il venditore chiamerà a sua volta in causa anche il Comune???), quindi bisogna vedere. Ritengo che possa essere ALMENO annullabile per aliud pro alio. - A seguito della sentenza l'immobile potrebbe tornare al vecchio proprietario, tuttavia l'iscrizione ipotecaria resta per salvaguardare, ovviamente, anche i diritti della banca, e resta anche il contratto di mutuo tra il tuo parente e la banca, che ovviamente dovrà continuare a pagare... altrimenti, se non pagasse, l'immobile oggetto di causa verrebbe mandato all'asta e il tuo parente resterebbe debitore, oltretutto, posto che dall'asta si ricaverebbe meno di quanto si pensi (considerando pure i problemi che ha l'immobile), e che tutto il ricavato se lo prenderebbe la banca, ma se non fosse sufficiente a coprire il debito originario, il tuo parente resterebbe col debito (e nulla conta il fatto che avrebbe un debito pari a 100 con la banca e un credito pari a 200 col venditore, perchè se costui non ha altri beni intestati e LIBERI da ipoteche, non recupererebbe comunque nulla!). - Quindi ipotizziamo che l'immobile torna al vecchio proprietario e che il tuo parente continua a pagare. A quel punto iscriverà ipoteca giudiziale sugli ALTRI beni immobili del venditore, che andranno all'asta, sempre se non si arriva ad un accordo transattivo. Il tuo parente potrebbe iscrivere ipoteca giudiziale anche sull'immobile oggetto di causa, in forza della sentenza, tuttavia non ne ricaverebbe un centesimo (perchè appunto, qualora poi pignorasse l'immobile per mandarlo all'asta, prenderebbe tutto la banca in quanto ha ipoteca di primo grado, poi bisognerebbe vedere le somme in ballo). Credo che questo iter durerebbe almeno 10 anni. [/QUOTE]
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