Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Servizi
Nuova Discussione
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Chi siamo
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
L'Esperto Immobiliare Risponde
Fisco Tasse e Agevolazioni per la Casa
Mutuo in caso di atto nullo
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="Milena8" data-source="post: 728768" data-attributes="member: 84332"><p>Ordine di demolizione da parte dell' ente da eseguirsi entro 90 giorni dal ricevimento della comunicazione. Se lo svesse fatto secondo le correzioni progettuali comunicate dall' ente avrebbe avuto nulla osta x richiedere la sanatoria. In caso contrario non poteva chiedere nulla in quanto a monte aveva avuto in parere negativo. Ovviamente il vecchio proprietario non ha fatto nessuna denolizione e non essendoci stati controlli dopo i 90 giorni, ha atteso 3 o 4 anni e quando le acque si sono calmate, ha fatto emettere la concessione. </p><p>Acquistando la casa, il proprietario ha controllato la corrispondenza del progetto, delle piante interne e depositate, la corrispondenza del progetto, ipoteche eventuali, visure catastali e planimetrie catastali oltre che agibilità e concessione edilizia. In pratica tutto era corretto. Salvo poi dopo un anno e mezzo frugare personalmente nella cartella al comune x motivi totalmente diversi e trovare la comunicazione da parte dell' ente conservata negli atti.</p><p></p><p>In questi casi il comune non ne corrisponde del danno. Semplicemente il dipendente infedele per falso in atto pubblico (tra l' altro reato ormai trascritto), e il proprietario per truffa e falso in atto pubblico. </p><p>Insomma... SEr uno non deve fidarsi più di un documento pubblici di chi?!</p><p></p><p>Inoltre, per complicare la cosa se in comune dovessero saperlo revocherebbero la concessione dunque chi ci dovrebbe abitare non potrebbe più farlo anche perché attualmente l immobile non è stato ristrutturato come necessitava. Il non poter prendere la residenza a causa della revoca abitabilità comporterebbe la perdita agevolazioni prima casa. </p><p>Ma è un ingarbugliamento assurdo!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Milena8, post: 728768, member: 84332"] Ordine di demolizione da parte dell' ente da eseguirsi entro 90 giorni dal ricevimento della comunicazione. Se lo svesse fatto secondo le correzioni progettuali comunicate dall' ente avrebbe avuto nulla osta x richiedere la sanatoria. In caso contrario non poteva chiedere nulla in quanto a monte aveva avuto in parere negativo. Ovviamente il vecchio proprietario non ha fatto nessuna denolizione e non essendoci stati controlli dopo i 90 giorni, ha atteso 3 o 4 anni e quando le acque si sono calmate, ha fatto emettere la concessione. Acquistando la casa, il proprietario ha controllato la corrispondenza del progetto, delle piante interne e depositate, la corrispondenza del progetto, ipoteche eventuali, visure catastali e planimetrie catastali oltre che agibilità e concessione edilizia. In pratica tutto era corretto. Salvo poi dopo un anno e mezzo frugare personalmente nella cartella al comune x motivi totalmente diversi e trovare la comunicazione da parte dell' ente conservata negli atti. In questi casi il comune non ne corrisponde del danno. Semplicemente il dipendente infedele per falso in atto pubblico (tra l' altro reato ormai trascritto), e il proprietario per truffa e falso in atto pubblico. Insomma... SEr uno non deve fidarsi più di un documento pubblici di chi?! Inoltre, per complicare la cosa se in comune dovessero saperlo revocherebbero la concessione dunque chi ci dovrebbe abitare non potrebbe più farlo anche perché attualmente l immobile non è stato ristrutturato come necessitava. Il non poter prendere la residenza a causa della revoca abitabilità comporterebbe la perdita agevolazioni prima casa. Ma è un ingarbugliamento assurdo! [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
L'Esperto Immobiliare Risponde
Fisco Tasse e Agevolazioni per la Casa
Mutuo in caso di atto nullo
Alto