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<blockquote data-quote="pasdema" data-source="post: 595490" data-attributes="member: 76130"><p>Buongiorno desidererei porre un quesito. Sono parte venditrice e ho sottoscritto una "proposta di acquisto immobiliare" con parte acquirente che, nella circostanza, ha depositato in agenzia un assegno di 3000 euro diventando così caparra confirmatoria (art. 1385 c.c.).</p><p>Con la sottoscrizione delle parti la predetta proposta è divenuta "Contratto preliminare". Inoltre è stata inserita la seguente clausola: "La presente proposta d'acquisto sarà valida ed efficace solo se il sig. XXXX otterrà il mutuo ipotecario di cui al punto 2. g)" ossia "di euro XXXX con l'intervento di un istituto mutuatante scelto dal proponente anche previa garanzia ipotecaria concessa dalla parte venditrice oggetto del contratto.".</p><p></p><p>Domanda 1: In caso di mancanza delle condizioni per erogare il mutuo, l'istituto emette una dichiarazione che lo attesti e che consenta di risolvere il contratto?</p><p></p><p>Domanda 2: Cosa accade se l'istituto dovesse ritenere l'acquirente idoneo per l'erogazione del mutuo, ma lo stesso non lo sottoscrive per motivazioni proprie (ad esempio tasso d'interesse non ritenuto conveniente o durata del mutuo non ritenuta confacente)? L'istituto attesta la mancanza dei requisiti o che l'acquirente non l'ha sottoscritto per sua volontà? E in tale circostanza la parte acquirente ha diritto alla restituzione della caparra confirmatoria?</p><p></p><p>Ritengo che una questione sia la mancanza dei requisiti per ottenere il mutuo, altra questione sia la mancata erogazione per la non volontà dell'acquirente di accettare tasso e/o durata ovvero per altre situazioni non imputabili all'istituto erogante.</p><p></p><p>Grazie e buona giornata.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pasdema, post: 595490, member: 76130"] Buongiorno desidererei porre un quesito. Sono parte venditrice e ho sottoscritto una "proposta di acquisto immobiliare" con parte acquirente che, nella circostanza, ha depositato in agenzia un assegno di 3000 euro diventando così caparra confirmatoria (art. 1385 c.c.). Con la sottoscrizione delle parti la predetta proposta è divenuta "Contratto preliminare". Inoltre è stata inserita la seguente clausola: "La presente proposta d'acquisto sarà valida ed efficace solo se il sig. XXXX otterrà il mutuo ipotecario di cui al punto 2. g)" ossia "di euro XXXX con l'intervento di un istituto mutuatante scelto dal proponente anche previa garanzia ipotecaria concessa dalla parte venditrice oggetto del contratto.". Domanda 1: In caso di mancanza delle condizioni per erogare il mutuo, l'istituto emette una dichiarazione che lo attesti e che consenta di risolvere il contratto? Domanda 2: Cosa accade se l'istituto dovesse ritenere l'acquirente idoneo per l'erogazione del mutuo, ma lo stesso non lo sottoscrive per motivazioni proprie (ad esempio tasso d'interesse non ritenuto conveniente o durata del mutuo non ritenuta confacente)? L'istituto attesta la mancanza dei requisiti o che l'acquirente non l'ha sottoscritto per sua volontà? E in tale circostanza la parte acquirente ha diritto alla restituzione della caparra confirmatoria? Ritengo che una questione sia la mancanza dei requisiti per ottenere il mutuo, altra questione sia la mancata erogazione per la non volontà dell'acquirente di accettare tasso e/o durata ovvero per altre situazioni non imputabili all'istituto erogante. Grazie e buona giornata. [/QUOTE]
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