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<blockquote data-quote="Jan80" data-source="post: 601718" data-attributes="member: 74396"><p>1) Qui è meglio che ti risponda [USER=18536]@cafelab[/USER] dato che è proprio delle tue parti.</p><p>Se devi richiedere una segnalazione certificata di agibilità a fine opere di ristrutturazione si devono allegare diverse certificazioni/asseverazioni compresa quella sulle strutture. Puoi vedere l'agibilità come un grande contenitore dove troverai oltre alla conformità edilizia (congruenza tra la relatà e il progetto depositato) anche tutte le certificazioni di impianti, strutture, ....). Quindi l'agibilità non è un'alternativa ala certificato di idoneità statica, ma lo contiene. </p><p>Non è detto che le palazzine di quegli anni siano in c.a.: moltissime sono a struttura mista, involucro esterno in muratura portante e uno o due telai in c.a. all'interno (non sempre la presenza di pilastri in pianta è sinonimo di struttura intelaiata in c.a.).</p><p></p><p>2) Qui dipende da cosa si voglia fare: il fatto che l'immobile sia già dotato di abitabilità/agibilità da già diverse certezze (su impianti, strutture, ...) mentre se ne è sprovvisto si dovrà verificare che esista la cosiddetta agibilità sostanziale. Se invece intendi sapere cosa comporti la richiesta di S.C. a seguito di una ristrutturazione è piuttosto facile: un insieme di asseverazioni/certificazioni relative ai vari aspetti (strutture, impianti, osservanza di norme di settore, ....) di norma riferite all'epoca della loro edificazione a meno di normative cogenti (impianto elettrico e fognature) che dovranno essere allegate o citate se già in possesso del Comune. </p><p></p><p>3) La mancanza della conformità edilizia, quindi lo stato di fatto dei luoghi difforme da quello presente in Comune: la variante in corso d'opera era davvero un optional e ne ho trovate raramente quasi sempre in sanatoria (presentate a seguito di richiesta esplicita del Comune dopo accertamento della polizia municipale).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Jan80, post: 601718, member: 74396"] 1) Qui è meglio che ti risponda [USER=18536]@cafelab[/USER] dato che è proprio delle tue parti. Se devi richiedere una segnalazione certificata di agibilità a fine opere di ristrutturazione si devono allegare diverse certificazioni/asseverazioni compresa quella sulle strutture. Puoi vedere l'agibilità come un grande contenitore dove troverai oltre alla conformità edilizia (congruenza tra la relatà e il progetto depositato) anche tutte le certificazioni di impianti, strutture, ....). Quindi l'agibilità non è un'alternativa ala certificato di idoneità statica, ma lo contiene. Non è detto che le palazzine di quegli anni siano in c.a.: moltissime sono a struttura mista, involucro esterno in muratura portante e uno o due telai in c.a. all'interno (non sempre la presenza di pilastri in pianta è sinonimo di struttura intelaiata in c.a.). 2) Qui dipende da cosa si voglia fare: il fatto che l'immobile sia già dotato di abitabilità/agibilità da già diverse certezze (su impianti, strutture, ...) mentre se ne è sprovvisto si dovrà verificare che esista la cosiddetta agibilità sostanziale. Se invece intendi sapere cosa comporti la richiesta di S.C. a seguito di una ristrutturazione è piuttosto facile: un insieme di asseverazioni/certificazioni relative ai vari aspetti (strutture, impianti, osservanza di norme di settore, ....) di norma riferite all'epoca della loro edificazione a meno di normative cogenti (impianto elettrico e fognature) che dovranno essere allegate o citate se già in possesso del Comune. 3) La mancanza della conformità edilizia, quindi lo stato di fatto dei luoghi difforme da quello presente in Comune: la variante in corso d'opera era davvero un optional e ne ho trovate raramente quasi sempre in sanatoria (presentate a seguito di richiesta esplicita del Comune dopo accertamento della polizia municipale). [/QUOTE]
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