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<blockquote data-quote="salvo983" data-source="post: 484519" data-attributes="member: 54639"><p>Salve a tutti, chiedo un vostro parere e chiedo scusa se tante informazioni non saranno precise, ma non sono il diretto interessato. Provo a sintetizzare il tutto.</p><p></p><p>I miei genitori, unitamente ad altri familiari, hanno stipulato un atto di permuta su un terreno edificabile sul retro delle rispettive abitazioni.</p><p></p><p>Tale atto di permuta è stato stipulato in data 01.06.2012 con atto notarile.</p><p></p><p>Il contratto di permuta prevedeva la cessione in permuta del terreno dove veniva costruito un edificio con 12 appartamenti, suddiviso in due ali da 6 appartamenti. Nell’atto di permuta, il costruttore si impegnava a versare una penale di euro xxx in caso di inadempienza dei lavori, più eventuali danni, consegnando a persona terza un assegno. Per la permuta 2 appartamenti nell’edificio di sinistra andavano ai proprietari del terreno vicino al nostro, mentre a noi, a detta del costruttore ne toccava 1, nell’edificio di destra, più una restante somma. (diciamo 1 appartamento e mezzo)</p><p></p><p>Siccome nella nostra proprietà al pieno terra è presente un appartamento vuoto, allo stato grezzo, col costruttore ci si accordava, sempre con scrittura registrata, di finire i lavori in modo da coprire la restante somma che ci toccava.</p><p></p><p>I lavori dovevano essere completati dopo 3 anni in data 01.06.2015. Lo stesso iniziava la costruzione dei 6 appartamenti al lato sinistro (nel terreno dei vicini).</p><p></p><p>Dopo circa 2 anni, con i lavori che andavano a rilento, iniziavamo a chiedere quando cominciasse a costruire nel lato destro. Lo stesso, impossibilitato a terminare i lavori (sia nel lato in costruzione che nell’altro inesistente) per ottemperare alla nostra permuta, stipulava tramite una scrittura privata, NON registrata, la cessione di un appartamento nell’edificio in costruzione, mentre per i lavori dell’appartamento privato ancora non era stato fatto nulla.</p><p></p><p>Alla scadenza del termine (giugno 2015) i lavori non erano terminati, l’edificio di sinistra era a metà, mentre in quello di destra non erano mai iniziati e l’appartamento nostro privato non era stato toccato.</p><p></p><p>Dopo la scadenza del contratto e dopo non poche lamentele, il costruttore iniziava qualche lavoro nel nostro appartamento, mentre nell’edificio in realizzazione chiedeva proroga della licenza e si impegnava a finire i lavori per giugno 2016.</p><p></p><p>Nel novembre scorso ci informano che ha fatto un compromesso per la vendita dell’appartamento che ci toccava a noi, chiediamo un incontro e lo stesso ci conferma la cosa e ci assicura che ad inizio 2016 iniziava i lavori nell’edificio di destra, e che entro 2 anni ci consegnava l’appartamento e che finiva l’alloggio nella nostra proprietà.</p><p></p><p>A quel punto ci siamo rivolti ad un legale.</p><p></p><p>Per circa 1 mese e mezzo gli abbiamo mandato avvisi con raccomandata A/R, tramite legale per un incontro e lo stesso non ha mai risposto. Tramite il suo legale ci è stato riferito che la sua intenzione è di darci l’appartamento tra 2 anni più le penali.</p><p></p><p>Ad oggi ha iniziato a scavare per la costruzione dell’edificio di destra mentre nell’appartamento nostro non ha più toccato nulla (a dire la verità non è stato fatto niente di lavori).</p><p></p><p>Da precisare che per completare i lavori dell’edificio ci vogliono ancora 2/3 mesi e che lo stesso è stato realizzato per circa 4/5 metri nel nostro terreno e che l’appartamento, che ci eravamo accordati, ora è di nuovo libero. (forse i nuovi acquirenti sentita la situazione si sono fatti da parte).</p><p></p><p>Ora visto che abbiamo avuto fin troppa pazienza e cercato invano un incontro per un nuovo accordo, siamo intenzionati di fare una denuncia penale chiedendo la restituzione del terreno più i danni.</p><p></p><p>Quali possono essere le conseguenza?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="salvo983, post: 484519, member: 54639"] Salve a tutti, chiedo un vostro parere e chiedo scusa se tante informazioni non saranno precise, ma non sono il diretto interessato. Provo a sintetizzare il tutto. I miei genitori, unitamente ad altri familiari, hanno stipulato un atto di permuta su un terreno edificabile sul retro delle rispettive abitazioni. Tale atto di permuta è stato stipulato in data 01.06.2012 con atto notarile. Il contratto di permuta prevedeva la cessione in permuta del terreno dove veniva costruito un edificio con 12 appartamenti, suddiviso in due ali da 6 appartamenti. Nell’atto di permuta, il costruttore si impegnava a versare una penale di euro xxx in caso di inadempienza dei lavori, più eventuali danni, consegnando a persona terza un assegno. Per la permuta 2 appartamenti nell’edificio di sinistra andavano ai proprietari del terreno vicino al nostro, mentre a noi, a detta del costruttore ne toccava 1, nell’edificio di destra, più una restante somma. (diciamo 1 appartamento e mezzo) Siccome nella nostra proprietà al pieno terra è presente un appartamento vuoto, allo stato grezzo, col costruttore ci si accordava, sempre con scrittura registrata, di finire i lavori in modo da coprire la restante somma che ci toccava. I lavori dovevano essere completati dopo 3 anni in data 01.06.2015. Lo stesso iniziava la costruzione dei 6 appartamenti al lato sinistro (nel terreno dei vicini). Dopo circa 2 anni, con i lavori che andavano a rilento, iniziavamo a chiedere quando cominciasse a costruire nel lato destro. Lo stesso, impossibilitato a terminare i lavori (sia nel lato in costruzione che nell’altro inesistente) per ottemperare alla nostra permuta, stipulava tramite una scrittura privata, NON registrata, la cessione di un appartamento nell’edificio in costruzione, mentre per i lavori dell’appartamento privato ancora non era stato fatto nulla. Alla scadenza del termine (giugno 2015) i lavori non erano terminati, l’edificio di sinistra era a metà, mentre in quello di destra non erano mai iniziati e l’appartamento nostro privato non era stato toccato. Dopo la scadenza del contratto e dopo non poche lamentele, il costruttore iniziava qualche lavoro nel nostro appartamento, mentre nell’edificio in realizzazione chiedeva proroga della licenza e si impegnava a finire i lavori per giugno 2016. Nel novembre scorso ci informano che ha fatto un compromesso per la vendita dell’appartamento che ci toccava a noi, chiediamo un incontro e lo stesso ci conferma la cosa e ci assicura che ad inizio 2016 iniziava i lavori nell’edificio di destra, e che entro 2 anni ci consegnava l’appartamento e che finiva l’alloggio nella nostra proprietà. A quel punto ci siamo rivolti ad un legale. Per circa 1 mese e mezzo gli abbiamo mandato avvisi con raccomandata A/R, tramite legale per un incontro e lo stesso non ha mai risposto. Tramite il suo legale ci è stato riferito che la sua intenzione è di darci l’appartamento tra 2 anni più le penali. Ad oggi ha iniziato a scavare per la costruzione dell’edificio di destra mentre nell’appartamento nostro non ha più toccato nulla (a dire la verità non è stato fatto niente di lavori). Da precisare che per completare i lavori dell’edificio ci vogliono ancora 2/3 mesi e che lo stesso è stato realizzato per circa 4/5 metri nel nostro terreno e che l’appartamento, che ci eravamo accordati, ora è di nuovo libero. (forse i nuovi acquirenti sentita la situazione si sono fatti da parte). Ora visto che abbiamo avuto fin troppa pazienza e cercato invano un incontro per un nuovo accordo, siamo intenzionati di fare una denuncia penale chiedendo la restituzione del terreno più i danni. Quali possono essere le conseguenza? [/QUOTE]
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