Antonio Troise

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La Gioconda, nota anche come Monna Lisa, è un dipinto a olio su tavola di pioppo (77x53 cm) di Leonardo da Vinci, databile al 1503-1514 circa e conservata nel Museo del Louvre di Parigi. Opera emblematica ed enigmatica, si tratta sicuramente del ritratto più celebre del mondo, nonché di una delle opere d'arte più note in assoluto, oggetto di infiniti omaggi, tributi, ma anche parodie e sberleffi.
Il sorriso impercettibile della Gioconda, col suo alone di mistero, ha ispirato tantissime pagine di critica, di letteratura, di opere di immaginazione, di studi anche psicanalitici. Sfuggente, ironica e sensuale, la Monna Lisa è stata di volta in volta amata, idolatrata, ma anche derisa o aggredita.
Vera e propria icona della pittura, è vista ogni giorno da migliaia di persone, tanto che nella grande sala in cui è esposta un cordone deve tenere a notevole distanza i visitatori: nella lunga storia del dipinto non sono mancati i tentativi di vandalismo, nonché un furto rocambolesco che in un certo senso ne ha alimentato la leggenda.

il link del louvre :
Louvre Museum Official Website
 

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Il David è una celeberrima scultura, fatta in marmo (h 410 cm, 517 con la base) da Michelangelo, databile tra il 1501 e l'inizio del 1504 e oggi conservata nella Galleria dell'Accademia a Firenze. Largamente considerato un capolavoro della scultura mondiale, è uno degli emblemi del Rinascimento, nonché simbolo di Firenze e dell'Italia in generale all'estero.
Il David ritrae l'eroe biblico nel momento in cui si appresta ad affrontare Golia e fu originariamente collocata in piazza della Signoria a Firenze come simbolo della Repubblica fiorentina stessa, vigile e vittoriosa contro i nemici.
Il successo del David di Michelangelo fu immediato. L'umanista Pomponio Gaurico nel suo dialogo De Sculptura del 1504 lo porta come esempio di arte eccelsa, lo stesso fece Benedetto Varchi anni dopo mentre a testimonianza del mito che la statua incarnava nella cultura umanistica rinascimentale valgono le parole di Giorgio Vasari nelle Le vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri nell'edizione del 1550 "[...] e veramente che questa opera ha tolto il grido a tutte le statue moderne et antiche, o greche o latine che elle si fossero [...] Perché in essa sono contorni di gambe bellissime et appiccature e sveltezza di fianchi divine; né mai più s'è veduto un posamento sí dolce né grazia che tal cosa pareggi, né piedi, né mani, né testa che a ogni suo membro di bontà d'artificio e di parità, né di disegno s'accordi tanto. E certo chi vede questa non dee curarsi di vedere altra opera di scultura fatta nei nostri tempi o ne gli altri da qualsivoglia artefice."







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attenzione alla "sindrome di Stendhal"
 

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Ammazza Antonio,
me stai a fa fà na cultura
tra televisione, radio, cinema, teatro, pittura, scultura architettura, fumetti e poesie. :fiore::love:
Dovevi fare l'operatore culturale invece che l'agente immmobiliare....:ok::clap::hi::hi:
 
Renzo Piano

« Quello dell'architetto é un mestiere d'avventura: un mestiere di frontiera, in bilico tra arte e scienza. Al confine tra invenzione e memoria, sospeso tra il coraggio della modernità e la prudenza della tradizione. L'architetto fa il mestiere più bello del mondo perché su un piccolo pianeta dove tutto é già stato scoperto, progettare è ancora una delle più grandi avventure possibili. Renzo Piano »

Renzo Piano (Genova, 14 settembre 1937) è un architetto italiano.
Tra i numerosi premi ottenuti da Piano si ricorda il Premio Pritzker 1998, considerato il premio più prestigioso a livello mondiale nel campo architettonico.
La sua figura professionale, dapprima formatasi presso lo studio dell'architetto Albini, si rifà al cosiddetto razionalismo italiano e, a detta degli esperti, rappresenta un superamento dei canoni dello Stile Internazionale degli anni settanta e la realizzazione di nuove forme tecnologiche e metaforiche di architettura.





Link ufficiale:
Renzo Piano Building Workshop - Official Site


Il 18 giugno Renzo Piano ha ricevuto il premio Pritzker
e ha pronunciato un discorso davanti a Bill Clinton:
la Repubblica/cultura_scienze: Elogio della costruzione




Torre di uffici della KPN, Rotterdam, Paesi Bassi link:
KPN Telecom building Rotterdam by Renzo Piano


 
Il Giudizio Universale è un affresco (13,7x12,2 m) di Michelangelo Buonarroti, realizzato tra il 1536 e il 1541 per decorare la parete dietro l'altare della Cappella Sistina (Musei Vaticani). Si tratta di una delle più grandiose rappresentazioni della parusia, ovvero dell'evento dell'ultima venuta alla fine dei tempi del Cristo per inaugurare il Regno di Dio, nonché di un capolavoro dell'arte occidentale in generale, amato e celebrato in tutto il mondo.
Il Giudizio Universale segnò la fine di un'epoca e costituì uno spartiacque della storia dell'arte e del pensiero: all'"uomo forte e sicuro dell'umanesimo e del primo Rinascimento, che Michelangelo stesso aveva esaltato negli Ignudi della volta" subentra una visione caotica e angosciata che investe tanto i dannati quanto i beati, nella totale mancanza di certezze che rispecchia la deriva e le insicurezze della nuova epoca.




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ATTENZIONE! ATTENZIONE! ATTENZIONE! ATTENZIONE!
CAPOLAVORO da "sindrome di Stendhal"

Il Cristo velato è una scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino conservata nella Cappella Sansevero, edificio situato in via Francesco De Sanctis a Napoli.
Realizzata nel 1753, è considerata uno dei maggiori capolavori della scultura mondiale ed è meta di migliaia di visitatori ogni anno.
Tra i suoi estimatori ci fu Antonio Canova, che tentò di acquistare l'opera e si dichiarò disposto a dare dieci anni della sua vita «pur di essere l'autore di un simile capolavoro»[1].

Così narra Mauro Caiano nel documentario "La Cappella Sansevero"
« ... ma l'artista che emerge vigorosamente tra quanti hanno lavorato nella cappella è Giuseppe Sanmartino, il cui straordinario Cristo Velato fu elaborato su modello del Corradini. Il volto esanime del Redentore è avvolto nella sacra Sindone. Questo velo, tutto piegoline risulta talmente leggero e all'apparenza così intriso del sudore della morte, che sembra aderire al corpo mostrandone i minimi particolari, come la contrattura del volto sfigurato dalle sofferenze, le membra martoriate, l'incavo del ventre denutrito, la piaga del costato e le lacerazioni delle mani e dei piedi. La statua del Sanmartino, di prodigiosa abilità tecnica, è certo l'opera più famosa della scultura napoletana e non c'è stato storico o cultore dell'arte napoletana del Settecento che non si sia sentito in dovere di esprimere la sua opinione... »

La leggenda del velo

La magistrale resa del velo, che si deve al virtuosismo fuori del comune dell'artista, ha nel corso dei secoli dato adito a una leggenda secondo cui il principe committente, il famoso scienziato e alchimista Raimondo di Sangro, avrebbe insegnato allo scultore la calcificazione del tessuto in cristalli di marmo. Da circa tre secoli, infatti, molti visitatori della Cappella, impressionati dal mirabile velo scolpito, lo ritengono erroneamente esito di una "marmorizzazione" alchemica effettuata dal principe.
Il Cristo velato è stato ricavato da un unico blocco di marmo, «come si può constatare da un'osservazione scrupolosa e come attestano vari documenti coevi alla realizzazione della statua». Una ricevuta di pagamento a Sanmartino in data 16 dicembre 1752, firmata dal principe e conservata presso l'Archivio Storico del Banco di Napoli, recita: «E per me gli suddetti ducati cinquanta gli pagarete al Magnifico Giuseppe Sanmartino in conto della statua di Nostro Signore morto coperta da un velo ancor di marmo». E lo stesso di Sangro, in alcune lettere, descrive il velo come «realizzato dallo stesso blocco della statua».



il link del Museo Cappella Sansevero
MUSEO CAPPELLA SANSEVERO
 
La Grande Muraglia (in cinese tradizionale 長城 in cinese semplificato 长城 in pinyin Wànlĭ Chángchéng), nota in Cina come Wanli changcheng (Grande muraglia di 10.000 Lǐ), consiste in una lunghissima serie di mura edificate nell'odierna Cina. La sua costruzione cominciò nell III secolo a.C. (circa 215 a.C.) per volere dell'imperatore Qin Shi Huangdi, lo stesso a cui si deve il cosiddetto Esercito di terracotta di Xi'an e l'ancora inviolato tumulo sepolcrale.
Nonostante il nome cinese (il Lǐ è una misura che corrisponde a circa 500 metri) la lunghezza della muraglia è stata, fino a poco tempo fa, considerata di 6.350 chilometri con altezze variabili. Dalle misurazioni ottenute con le più recenti strumentazioni tecnologiche (raggi infrarossi, Gps) la Grande Muraglia sarebbe lunga 8.851,8 chilometri, circa 2500 chilometri in più dei 6.350 stimati.
Doveva servire a contenere le incursioni dei popoli confinanti, in particolare dei Mongoli, ma non si rivelò molto efficace, perché gli invasori riuscivano spesso a sfruttare i punti deboli rappresentati dalle porte che, giocoforza, la muraglia doveva avere.
È stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità nel 1987. È stata inserita nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno.


La Muraglia vista dal satellite
Google Maps


The Great Wall of China, China Great Wall: Facts, Maps, Tours



 
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. » (Johann Wolfgang von Goethe)

La volta della Cappella Sistina contiene un celeberrimo ciclo di affreschi di Michelangelo Buonarroti, realizzato nel 1508-1512 e considerato uno dei capolavori assoluti dell'arte occidentale. Commissionato da papa Giulio II fu un'immane sfida per l'artista che, oltre a non sentire la pittura come arte a lui più congeniale (si dichiarò sempre scultore), terminò la complessa decorazione, di quasi 1000 metri quadri, a tempo di record e quasi in solitaria.
Il ciclo di affreschi completava iconologicamente le Storie di Gesù e di Mosè realizzate da un team di pittori (tra cui Botticelli, Ghirlandaio e Perugino) nel 1481-1482, al tempo di Sisto IV; Michelangelo dipinse infatti sulla volta le storie dell'umanità "ante legem", cioè prima che Dio inviasse le Tavole della Legge a Mosè.

« Questa opera è stata et è veramente la lucerna dell'arte nostra, che ha fatto tanto giovamento e lume all'arte della pittura, che ha bastato a illuminare il mondo, per tante centinaia d'anni in tenebre stato. »
(Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, Vita di Michelagnolo Buonarruoti fiorentino, pittore, scultore et architetto, 1568.)

« Questa opera è stata et è veramente la lucerna dell'arte nostra, che ha fatto tanto giovamento e lume all'arte della pittura, che ha bastato a illuminare il mondo, per tante centinaia d'anni in tenebre stato. »
(Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, Vita di Michelagnolo Buonarruoti fiorentino, pittore, scultore et architetto, 1568.)

 

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La Pietà vaticana è una scultura marmorea (altezza 174 cm, larghezza 195 cm, profondità 69) di Michelangelo Buonarroti, databile al 1497-1499 e conservata nella basilica di San Pietro in Vaticano a Roma. Si tratta del primo, clamoroso, capolavoro dell'allora poco più che ventenne Michelangelo, considerata uno dei maggiori capolavori che l'arte occidentale abbia mai prodotto. È anche l'unica opera da lui firmata, sulla fascia a tracolla che regge il manto della Vergine: MICHEL.A[N]GELVS BONAROTVS FLORENT[INVS] FACIEBAT.

Pietà, particolare del Cristo. È possibile riconoscere sulla destra la mano della Madonna che sembra mostrare il figlio morto ai presenti.




 

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