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<blockquote data-quote="un povero notaio" data-source="post: 358195" data-attributes="member: 53641"><p>Caro Ingelman, grazie per la tua saggia attenzione, nella speranza che la Commissione Ministeriale risolva i problemi, o perlomeno non li aggravi. Ma attualmente non credo di aver esagerato.</p><p>Le mie sono osservazioni pratiche.. come si dice a Roma.. "tera tera (con una ere, se no è erore)". Ma vere.</p><p></p><p>Il mese di ritardo ci sarà, e non solo perchè c'è una legge che da al notaio un mese di tempo per la registrazione e trascrizione (tempo che già oggi viene adoperato sempre più dagli studi con personale ridotto per via della crisi) ma per i tempi bancari. Qui nella mia città le banche prendono 6 giorni per rendere disponibile una somma anche nel passaggio da un mio conto a un mio conto nella stessa banca. Se i soldi delle tasse devono fare il giro di due conti ecco che il notaio potrà far partire la procedura di registrazione dopo 12 giorni, a meno che non anticipi di suo. Ma la anticipazione costerebbe al Notaio più della parcella che gli danno i clienti!</p><p></p><p>D'accordo che per le banche è un problema loro, e vedremo cosa faranno, ma è una diminuzione delle loro garanzie che ostacolerà ancora di più i mutui. Quando le banche trattengono il danaro vogliono per loro garanzia che il venditore dia quietanza, anche se non è vero. Una finzione dunque: il venditore dichiara di essere stato pagato con assegni che però non gli vengono ancora consegnati. Ora ciò non sarà più possibile. Mi è capitato un venditore che non avendo ricevuto i soldi ha voluto (giustamente) scrivere nell'atto che quella somma non gli era stata pagata. Ebbene, appena la banca se ne è accorta ha sospeso l'erogazione fino alla stipula di un atto di quietanza!</p><p></p><p>E poi i costi.. la relazione definitiva è compresa nella parcella del mutuo, nella compravendita no.. e si dovrà pagare, assieme alle spese per il Registro somme e valori e le spese bancarie per l'operazione (senza parlare del lavoro per il notaio).</p><p></p><p>Quanto alla escamotage di pagare prima dell'atto.. OK.. ma si tratta di una furbizia che è già venuta in mente a tutti e che può andare bene una tantum. Altrimenti è una evasione fiscale grave che il Notaio deve segnalare alla Polizia tributaria, perchè non ne può essere complice. </p><p></p><p>Io spero solo nella saggezza della commissione.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="un povero notaio, post: 358195, member: 53641"] Caro Ingelman, grazie per la tua saggia attenzione, nella speranza che la Commissione Ministeriale risolva i problemi, o perlomeno non li aggravi. Ma attualmente non credo di aver esagerato. Le mie sono osservazioni pratiche.. come si dice a Roma.. "tera tera (con una ere, se no è erore)". Ma vere. Il mese di ritardo ci sarà, e non solo perchè c'è una legge che da al notaio un mese di tempo per la registrazione e trascrizione (tempo che già oggi viene adoperato sempre più dagli studi con personale ridotto per via della crisi) ma per i tempi bancari. Qui nella mia città le banche prendono 6 giorni per rendere disponibile una somma anche nel passaggio da un mio conto a un mio conto nella stessa banca. Se i soldi delle tasse devono fare il giro di due conti ecco che il notaio potrà far partire la procedura di registrazione dopo 12 giorni, a meno che non anticipi di suo. Ma la anticipazione costerebbe al Notaio più della parcella che gli danno i clienti! D'accordo che per le banche è un problema loro, e vedremo cosa faranno, ma è una diminuzione delle loro garanzie che ostacolerà ancora di più i mutui. Quando le banche trattengono il danaro vogliono per loro garanzia che il venditore dia quietanza, anche se non è vero. Una finzione dunque: il venditore dichiara di essere stato pagato con assegni che però non gli vengono ancora consegnati. Ora ciò non sarà più possibile. Mi è capitato un venditore che non avendo ricevuto i soldi ha voluto (giustamente) scrivere nell'atto che quella somma non gli era stata pagata. Ebbene, appena la banca se ne è accorta ha sospeso l'erogazione fino alla stipula di un atto di quietanza! E poi i costi.. la relazione definitiva è compresa nella parcella del mutuo, nella compravendita no.. e si dovrà pagare, assieme alle spese per il Registro somme e valori e le spese bancarie per l'operazione (senza parlare del lavoro per il notaio). Quanto alla escamotage di pagare prima dell'atto.. OK.. ma si tratta di una furbizia che è già venuta in mente a tutti e che può andare bene una tantum. Altrimenti è una evasione fiscale grave che il Notaio deve segnalare alla Polizia tributaria, perchè non ne può essere complice. Io spero solo nella saggezza della commissione. [/QUOTE]
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