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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 334861" data-attributes="member: 6214"><p>Non sono un addetto ai lavori ma mi è capitato di leggere un trattatello di tecnica catastale: credo di aver capito la situazone anche se non so esattamente la soluzione. E' materia per amici come @<a href="http://www.immobilio.it/members/salves.29304/" target="_blank">SALVES</a>,</p><p> </p><p>Il tema è: possono unirsi due u.i.u intestate a titolari distinti? Con quali effetti dal punto di vista fiscale?</p><p>Alla prima domanda mi sentirei di dire NI: una regola catastale presuppone che la fusione di due immobili possa essere portata a termine a patto che la proprietà sia omogenea. Ma di fatto esistono u.i unite: in quel caso il catasto prevede (o prevedeva) una specialissima formulazione con doppio identificativo (in pratica l'unione dei due distinti sub originari) e l'assegnazione di una rendita fiscale unitaria ai soli fini fiscali. Esattamente quanto marilzo ci ha descritto-</p><p> </p><p>Ma a quali fini fiscali si applica? Quando è stata predisposta questa possibilità, IMU ed ICI forse non esistevano ancora: ai fini IMU lo stato è disposto a considerarla una singola abitazione prinipale? Credo che un tributarista di fama potrebbe spuntarla, un privato cittadino potrebbe tentare un interpello, ma non so quali argomentazioni tecnico-fiscali richiamare.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 334861, member: 6214"] Non sono un addetto ai lavori ma mi è capitato di leggere un trattatello di tecnica catastale: credo di aver capito la situazone anche se non so esattamente la soluzione. E' materia per amici come @[URL='http://www.immobilio.it/members/salves.29304/']SALVES[/URL], Il tema è: possono unirsi due u.i.u intestate a titolari distinti? Con quali effetti dal punto di vista fiscale? Alla prima domanda mi sentirei di dire NI: una regola catastale presuppone che la fusione di due immobili possa essere portata a termine a patto che la proprietà sia omogenea. Ma di fatto esistono u.i unite: in quel caso il catasto prevede (o prevedeva) una specialissima formulazione con doppio identificativo (in pratica l'unione dei due distinti sub originari) e l'assegnazione di una rendita fiscale unitaria ai soli fini fiscali. Esattamente quanto marilzo ci ha descritto- Ma a quali fini fiscali si applica? Quando è stata predisposta questa possibilità, IMU ed ICI forse non esistevano ancora: ai fini IMU lo stato è disposto a considerarla una singola abitazione prinipale? Credo che un tributarista di fama potrebbe spuntarla, un privato cittadino potrebbe tentare un interpello, ma non so quali argomentazioni tecnico-fiscali richiamare. [/QUOTE]
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