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<blockquote data-quote="roberto.spalti" data-source="post: 18129" data-attributes="member: 553"><p>Sono d'accordo con Gigizzo, Maltese considera che le cose non sono semplici come dici tu infatti:</p><p>1) L'incremento di unità immobiliari, anche a parità di volume potrebbe non essere ammissibile.</p><p>2) ci sono da pagare fior di oneri di urbanizzazione e se non c'è l'unanimità (o la disponibilità economica) dei condomini potresti non poter fare nulla.</p><p>3) l'unico che ha eventualmente delle responsabilità (a mio parere) è il D.L. che ha certificato la conformità di quanto realizzato rispetto ai progetti presentati, il Comune rilascia l'abitabilità d'ufficio e ha facoltà di effettuare sopralluoghi per verificare la veridicità di quanto dichiarato ma non è responsabile.</p><p>4) La DIA è ammissibile solo se non sono state fatte opere che hanno modificato l'aspetto esteriore del fabbricato, altrimenti ci vuole un nuovo Permesso di Costruire e con le attuali normative anche la verifica dell'antisismica e l'adeguamento energetico.</p><p></p><p>Cerca di restituire quanto ricevuto facendo leva sulla tua buona fede e tieniti la casa.</p><p>Con molta calma riunisci i proprietari della palazzina e incaricate un tecnico con la T e gli attributi per fare una verifica in Comune e una relazione per la sanabilità della cosa.</p><p>Mi meraviglia il Costruttore che ha condonato il terzo piano ma non il frazionamento, sarebbe stato semplice.</p><p>Sei sicura di aver spulciato per bene la pratica, a volte alcuni fascicoli finiscono in altre sezioni e ci vuole pazienza e competenza per trovare tutto.</p><p></p><p>In ultimo ma non meno importante: il notaio non ha nessun obbligo di verificare la conformità urbanistica del bene compravenduto in quanto cita in atto la dichiarazione sostitutiva del venditore, rendendolo edotto delle conseguenze in caso di dichiarazione mendace e facendosi sollevare da ogni responsabilità.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="roberto.spalti, post: 18129, member: 553"] Sono d'accordo con Gigizzo, Maltese considera che le cose non sono semplici come dici tu infatti: 1) L'incremento di unità immobiliari, anche a parità di volume potrebbe non essere ammissibile. 2) ci sono da pagare fior di oneri di urbanizzazione e se non c'è l'unanimità (o la disponibilità economica) dei condomini potresti non poter fare nulla. 3) l'unico che ha eventualmente delle responsabilità (a mio parere) è il D.L. che ha certificato la conformità di quanto realizzato rispetto ai progetti presentati, il Comune rilascia l'abitabilità d'ufficio e ha facoltà di effettuare sopralluoghi per verificare la veridicità di quanto dichiarato ma non è responsabile. 4) La DIA è ammissibile solo se non sono state fatte opere che hanno modificato l'aspetto esteriore del fabbricato, altrimenti ci vuole un nuovo Permesso di Costruire e con le attuali normative anche la verifica dell'antisismica e l'adeguamento energetico. Cerca di restituire quanto ricevuto facendo leva sulla tua buona fede e tieniti la casa. Con molta calma riunisci i proprietari della palazzina e incaricate un tecnico con la T e gli attributi per fare una verifica in Comune e una relazione per la sanabilità della cosa. Mi meraviglia il Costruttore che ha condonato il terzo piano ma non il frazionamento, sarebbe stato semplice. Sei sicura di aver spulciato per bene la pratica, a volte alcuni fascicoli finiscono in altre sezioni e ci vuole pazienza e competenza per trovare tutto. In ultimo ma non meno importante: il notaio non ha nessun obbligo di verificare la conformità urbanistica del bene compravenduto in quanto cita in atto la dichiarazione sostitutiva del venditore, rendendolo edotto delle conseguenze in caso di dichiarazione mendace e facendosi sollevare da ogni responsabilità. [/QUOTE]
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