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Progetto edilizio difforme dal certificato di abitabilità
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<blockquote data-quote="gaetano53" data-source="post: 24500" data-attributes="member: 5220"><p>Mi inserisco nell'argomento perché il discorso mi interessa approfondirlo ed avere qualche conforto anch'io. La questione prospettata da Annamaria, per certi versi è simile alla mia: "Ho comperato un appartamento nel 2000 e per ottenere il mutuo, tra i documenti richiesi anche il certificato fi abitabilità, che mi venne consegnato ( a firma del sindaco del 1986). Incariacai un geometra di verificare e accertarsi che tutto fosse in ordine e ottenni anche che il certificato fosse accompagnato da una perizia giurata. Quindi il certificato di abitabilità con acclusa perizia giurata venne depositato presso il tribunale. Bene, anzi male, un mese fa mi è stata recapitata una lettere da parte del comune in cui mi si rappresenta che c'è una sanatoria pendente relativa ad una domanda presentata dai costruttori dell'immobile nel 1986. Presso l'ufficio tecnico apprendo che si tratta di corpi difformi ovvero la realizzazione della lavanderia ed del garage. (la questione riguarda tutti gli appartamenti della palazzina ( 4 appartamenti). Ho inviato una raccomandata al comune (Tecnico, Uff. Sanatoria, Sindaco, Amministratore del condominio e al vecchio proprietario/venditore), asserendo di essere in possesso di detto certificato in cui è anche trascritto sia la lavanderi che il garage. Il tutto a firma del sindaco di allora e con il visto dell'Ufficiale Sanitario e tanto di protocollo comunale dell'epoca in riferimento. Qualcuno mi ha prospettato che il documento potrebbe non essere genuino". La mia domanda è: se nella malaugurata ipotesi, così fosse, (visto i trascorsi tra qualche funzionario del comune e costruttore per altre vicende truffaldine scoperte da me solo da un paio d'anni a questa parte) io che sono in possesso di una certificazione rilasciata da una Istituzione (quindi per me certa), a cosa vado incontro? Preciso che al comune è sparita tutta la pratica che forma il fascicolo dell'immobile, solo qualche fotocopia di poco conto. Io per questioni di principio e legalità, sono pronto anche alla guerra sebbene si tratti di qualche centinaio di euro da sborsare. Grazie per l'eventuale contributo. Gaetano53</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gaetano53, post: 24500, member: 5220"] Mi inserisco nell'argomento perché il discorso mi interessa approfondirlo ed avere qualche conforto anch'io. La questione prospettata da Annamaria, per certi versi è simile alla mia: "Ho comperato un appartamento nel 2000 e per ottenere il mutuo, tra i documenti richiesi anche il certificato fi abitabilità, che mi venne consegnato ( a firma del sindaco del 1986). Incariacai un geometra di verificare e accertarsi che tutto fosse in ordine e ottenni anche che il certificato fosse accompagnato da una perizia giurata. Quindi il certificato di abitabilità con acclusa perizia giurata venne depositato presso il tribunale. Bene, anzi male, un mese fa mi è stata recapitata una lettere da parte del comune in cui mi si rappresenta che c'è una sanatoria pendente relativa ad una domanda presentata dai costruttori dell'immobile nel 1986. Presso l'ufficio tecnico apprendo che si tratta di corpi difformi ovvero la realizzazione della lavanderia ed del garage. (la questione riguarda tutti gli appartamenti della palazzina ( 4 appartamenti). Ho inviato una raccomandata al comune (Tecnico, Uff. Sanatoria, Sindaco, Amministratore del condominio e al vecchio proprietario/venditore), asserendo di essere in possesso di detto certificato in cui è anche trascritto sia la lavanderi che il garage. Il tutto a firma del sindaco di allora e con il visto dell'Ufficiale Sanitario e tanto di protocollo comunale dell'epoca in riferimento. Qualcuno mi ha prospettato che il documento potrebbe non essere genuino". La mia domanda è: se nella malaugurata ipotesi, così fosse, (visto i trascorsi tra qualche funzionario del comune e costruttore per altre vicende truffaldine scoperte da me solo da un paio d'anni a questa parte) io che sono in possesso di una certificazione rilasciata da una Istituzione (quindi per me certa), a cosa vado incontro? Preciso che al comune è sparita tutta la pratica che forma il fascicolo dell'immobile, solo qualche fotocopia di poco conto. Io per questioni di principio e legalità, sono pronto anche alla guerra sebbene si tratti di qualche centinaio di euro da sborsare. Grazie per l'eventuale contributo. Gaetano53 [/QUOTE]
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