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<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 473615" data-attributes="member: 55799"><p>ESATTO.</p><p></p><p>Bisogna ragionare in maniera pratica.</p><p></p><p>L'immobile è del proprietario.</p><p></p><p>Quindi è questo che ne dispone.</p><p></p><p>La banca vanta il proprio credito, ma nulla può fare senza che vi sia stato prima l'atto di precetto e quindi avere "messo mano" al titolo di proprietà dell'immobile.</p><p></p><p>In assenza del titolo di proprietà la banca non può trasferire un bel niente.</p><p></p><p>Quindi pure la circostanza dell'accordo al 50% per chiudere il debito residuo è difficile da credersi.</p><p></p><p>Che poi la banca si sia messa d'accordo ancor prima con l'agente immobiliare è IMPENSABILE.</p><p></p><p>Con quale titolo l'agente immobiliare può andare a siglare accordi sui debiti altrui..?</p><p>Inoltre in assenza di proposta di acquisto che sarebbe il lavoro dell'agente immobiliare; O no?Mica andare alla ricerca di accordi sui debiti degli altri.</p><p></p><p>Pure il tempo citato per la risoluzione della pratica saldo stralcio di un mese è fuori discussione,</p><p></p><p>Come minimo ne occorrono sei.</p><p></p><p>Per la banca, in quest momento, il debito del proprietario si trova in posizione di "incaglio".</p><p></p><p>Ovvero l'ultima posizione possibile. quella di frontiera.</p><p>Per poter risolvere la vicenda, prima di dichiarare il credito in sofferenza.</p><p></p><p>Dopo la sofferenza c''è il precetto.</p><p>Poi l'esproprio e solo allora la banca potrà vendere con pieno titolo, al fine recuperare il proprio credito;</p><p>Tempo stimato: 3 anni.</p><p></p><p>Quindi la prima cosa da fare è la proposta di acquisto.</p><p></p><p>Intestata al venditore.</p><p></p><p>Il proprietario è ancora lui.</p><p></p><p>Lasciando sospeso ovviamente "il giro" di denaro.</p><p></p><p>Si presenta alla banca lo strumento di acquisto che deve deliberare la posizione di saldo e stralcio.</p><p></p><p>Quindi non c'è nessun accordo preliminare anzi è il contrario.</p><p></p><p>In questi mesi la banca và a verificare.</p><p>Valutando SCRUPOLOSAMENTE la posizione del cliente venditore, andando a scavare se lavora ancora, se ha immobili intestati, alla ricerca di qualsiasi appiglio dove eventualmente aggrapparsi, per pretendere il pagamento delle rate insolute.</p><p></p><p>L'unico titolo e "lamentela" che l'istituto di credito al momento può vantare.</p><p></p><p>Solo quando la banca ritiene di non poter avere possibilità alcuna di recupero del credito. valuta di accettare la proposta di saldo stralcio e non prima.</p><p></p><p>Che questa pratica venga accettata non è affatto scontato.</p><p></p><p>La banca, potrebbe pure decidere di mettere il credito in perdita e, procedere con il precetto, andando a recuperare il credito con una vendita tramite asta.</p><p></p><p>Se invece accetterà la posizione di saldo e stralcio, prima di poter procedere, avranno bisogno della firma di accettazione del venditore.</p><p></p><p>Solo questi, in quanto proprietario ha il potere di firma per l'alienazione del bene non la banca.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 473615, member: 55799"] ESATTO. Bisogna ragionare in maniera pratica. L'immobile è del proprietario. Quindi è questo che ne dispone. La banca vanta il proprio credito, ma nulla può fare senza che vi sia stato prima l'atto di precetto e quindi avere "messo mano" al titolo di proprietà dell'immobile. In assenza del titolo di proprietà la banca non può trasferire un bel niente. Quindi pure la circostanza dell'accordo al 50% per chiudere il debito residuo è difficile da credersi. Che poi la banca si sia messa d'accordo ancor prima con l'agente immobiliare è IMPENSABILE. Con quale titolo l'agente immobiliare può andare a siglare accordi sui debiti altrui..? Inoltre in assenza di proposta di acquisto che sarebbe il lavoro dell'agente immobiliare; O no?Mica andare alla ricerca di accordi sui debiti degli altri. Pure il tempo citato per la risoluzione della pratica saldo stralcio di un mese è fuori discussione, Come minimo ne occorrono sei. Per la banca, in quest momento, il debito del proprietario si trova in posizione di "incaglio". Ovvero l'ultima posizione possibile. quella di frontiera. Per poter risolvere la vicenda, prima di dichiarare il credito in sofferenza. Dopo la sofferenza c''è il precetto. Poi l'esproprio e solo allora la banca potrà vendere con pieno titolo, al fine recuperare il proprio credito; Tempo stimato: 3 anni. Quindi la prima cosa da fare è la proposta di acquisto. Intestata al venditore. Il proprietario è ancora lui. Lasciando sospeso ovviamente "il giro" di denaro. Si presenta alla banca lo strumento di acquisto che deve deliberare la posizione di saldo e stralcio. Quindi non c'è nessun accordo preliminare anzi è il contrario. In questi mesi la banca và a verificare. Valutando SCRUPOLOSAMENTE la posizione del cliente venditore, andando a scavare se lavora ancora, se ha immobili intestati, alla ricerca di qualsiasi appiglio dove eventualmente aggrapparsi, per pretendere il pagamento delle rate insolute. L'unico titolo e "lamentela" che l'istituto di credito al momento può vantare. Solo quando la banca ritiene di non poter avere possibilità alcuna di recupero del credito. valuta di accettare la proposta di saldo stralcio e non prima. Che questa pratica venga accettata non è affatto scontato. La banca, potrebbe pure decidere di mettere il credito in perdita e, procedere con il precetto, andando a recuperare il credito con una vendita tramite asta. Se invece accetterà la posizione di saldo e stralcio, prima di poter procedere, avranno bisogno della firma di accettazione del venditore. Solo questi, in quanto proprietario ha il potere di firma per l'alienazione del bene non la banca. [/QUOTE]
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