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<blockquote data-quote="gcaval" data-source="post: 136180" data-attributes="member: 14014"><p>Caro ccc1956, la tua è un'informazione giusta, ma incompleta. Volendo vedere bene la cosa, si potrebbe dire anche fuorviante. </p><p></p><p>In questo ed in molti altri post continui a dire:</p><p></p><p></p><p>Falso. Per due ragioni. In primis, quasi mai troverai un contratto (le agenzie usano contratti "standard", quasi sempre) che esplicitamente dice che c'è l'obbligo di sottoscrivere un altro preliminare, ma come nel caso di Wilmina, quasi sempre troverai la dicitura "è facoltà delle parti...."</p><p>Ma, ammesso che addirittura il mediatore abbia scritto di suo pugno un impegno a sottoscrivere un altro contratto (guarda, mettiamoci proprio nell'identico caso della sentenza di Cassazione), la tua informazione è inesatta. La parte che riterrà di aver subito un torto dovrà andare dal giudice. Sia in teoria, che in pratica, perché il venditore potrà non voler restituire l'assegno. Non è tutto automatico. E' una delle possibilità, e per come la vedo io, non è la migliore (salvo il caso in cui non ci sai proprio altro da fare). </p><p></p><p>In particolare, è fuorviante dire a Wilmina, o a persone che come lei spesso hanno lamentato questo o problemi simili, che c'è, come prima ipotesi, questa del preliminare del preliminare. E' fuorviante perché, chi non è esperto, si basa su quanto si è detto verbalmente (ed in tutte le agenzie, o quasi, si dà per scontato che poi si scrive tutto meglio attraverso un preliminare, impostando malissimo la compravendita) rispetto a quanto è scritto nel contratto stesso, che poi è l'unica cosa che vale, per le compravendite immobiliari.</p><p> </p><p>Il problema va girato al contrario. E' sempre giusto quando affermi che "una proposta controfirmata, con conoscenza della parte proponente è già un preliminare" (art. 1326 c.c.). Ma questo non equivale in modo perentorio a dire che "se hai firmato una proposta che rimanda ad un preliminare quella proposta è NULLA". La differenza è sottile, ma sostanziale. Per i motivi su esposti. </p><p></p><p>Secondo me su questo forum dobbiamo fare campagna affinché si prevengano certe situazioni, e non "incitare" le persone a verificare se il contratto è nullo/annullabile o meno. Come abbiamo visto (non in questa discussione) molti poi ci marciano su!</p><p></p><p>Poiché sei sempre molto attento e puntuale nei tuoi interventi, ti inviterei a mettere l'accento certamente sul</p><p></p><p>@Wilmina:</p><p>Purtroppo hai beccato uno dei tanti agenti che è interessato solo a fare cassa. Nel caso tu non ottenga il mutuo, perderai la caparra e dovrai la provvigione, stando alla legge. A questo punto, innanzitutto non anticipare altri soldi, anche se come acconto, e non firmare altre carte (a meno che l'agenzia ed il venditore non accettino la clausola, ma dubito fortemente). Poi, se malauguratamente la banca ti negasse il mutuo, cerca di trovare un accordo bonario con l'agenzia ed il venditore. Se sono persone coscienziose, potrebbero restituirti anche tutti i soldi. In realtà, il venditore, a mio parere, avrebbe ragione a trattenersi la caparra, poiché lui ha accettato la tua proposta, non ha alcuna colpa. Il dolo o la leggerezza è dell'AI.</p><p></p><p></p><p></p><p>Caro ccc1956, la tua è un'informazione giusta, ma incompleta. Volendo vedere bene la cosa, si potrebbe dire anche fuorviante. </p><p></p><p>In questo ed in molti altri post continui a dire:</p><p></p><p></p><p>Falso. Per due ragioni. In primis, quasi mai troverai un contratto (le agenzie usano contratti "standard", quasi sempre) che esplicitamente dice che c'è l'obbligo di sottoscrivere un altro preliminare, ma come nel caso di Wilmina, quasi sempre troverai la dicitura "è facoltà delle parti...."</p><p>Ma, ammesso che addirittura il mediatore abbia scritto di suo pugno un impegno a sottoscrivere un altro contratto (guarda, mettiamoci proprio nell'identico caso della sentenza di Cassazione), la tua informazione è inesatta. La parte che riterrà di aver subito un torto dovrà andare dal giudice. Sia in teoria, che in pratica, perché il venditore potrà non voler restituire l'assegno. Non è tutto automatico. E' una delle possibilità, e per come la vedo io, non è la migliore (salvo il caso in cui non ci sai proprio altro da fare). </p><p></p><p>In particolare, è fuorviante dire a Wilmina, o a persone che come lei spesso hanno lamentato questo o problemi simili, che c'è, come prima ipotesi, questa del preliminare del preliminare. E' fuorviante perché, chi non è esperto, si basa su quanto si è detto verbalmente (ed in tutte le agenzie, o quasi, si dà per scontato che poi si scrive tutto meglio attraverso un preliminare, impostando malissimo la compravendita) rispetto a quanto è scritto nel contratto stesso, che poi è l'unica cosa che vale, per le compravendite immobiliari.</p><p> </p><p>Il problema va girato al contrario. E' sempre giusto quando affermi che "una proposta controfirmata, con conoscenza della parte proponente è già un preliminare" (art. 1326 c.c.). Ma questo non equivale in modo perentorio a dire che "se hai firmato una proposta che rimanda ad un preliminare quella proposta è NULLA". La differenza è sottile, ma sostanziale. Per i motivi su esposti. </p><p></p><p>Secondo me su questo forum dobbiamo fare campagna affinché si prevengano certe situazioni, e non "incitare" le persone a verificare se il contratto è nullo/annullabile o meno. Come abbiamo visto (non in questa discussione) molti poi ci marciano su!</p><p></p><p>Poiché sei sempre molto attento e puntuale nei tuoi interventi, ti inviterei a mettere l'accento certamente sul</p><p></p><p>@Wilmina:</p><p>Purtroppo hai beccato uno dei tanti agenti che è interessato solo a fare cassa. Nel caso tu non ottenga il mutuo, perderai la caparra e dovrai la provvigione, stando alla legge. A questo punto, innanzitutto non anticipare altri soldi, anche se come acconto, e non firmare altre carte (a meno che l'agenzia ed il venditore non accettino la clausola, ma dubito fortemente). Poi, se malauguratamente la banca ti negasse il mutuo, cerca di trovare un accordo bonario con l'agenzia ed il venditore. Se sono persone coscienziose, potrebbero restituirti anche tutti i soldi. In realtà, il venditore, a mio parere, avrebbe ragione a trattenersi la caparra, poiché lui ha accettato la tua proposta, non ha alcuna colpa. Il dolo o la leggerezza è dell'AI.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gcaval, post: 136180, member: 14014"] Caro ccc1956, la tua è un'informazione giusta, ma incompleta. Volendo vedere bene la cosa, si potrebbe dire anche fuorviante. In questo ed in molti altri post continui a dire: Falso. Per due ragioni. In primis, quasi mai troverai un contratto (le agenzie usano contratti "standard", quasi sempre) che esplicitamente dice che c'è l'obbligo di sottoscrivere un altro preliminare, ma come nel caso di Wilmina, quasi sempre troverai la dicitura "è facoltà delle parti...." Ma, ammesso che addirittura il mediatore abbia scritto di suo pugno un impegno a sottoscrivere un altro contratto (guarda, mettiamoci proprio nell'identico caso della sentenza di Cassazione), la tua informazione è inesatta. La parte che riterrà di aver subito un torto dovrà andare dal giudice. Sia in teoria, che in pratica, perché il venditore potrà non voler restituire l'assegno. Non è tutto automatico. E' una delle possibilità, e per come la vedo io, non è la migliore (salvo il caso in cui non ci sai proprio altro da fare). In particolare, è fuorviante dire a Wilmina, o a persone che come lei spesso hanno lamentato questo o problemi simili, che c'è, come prima ipotesi, questa del preliminare del preliminare. E' fuorviante perché, chi non è esperto, si basa su quanto si è detto verbalmente (ed in tutte le agenzie, o quasi, si dà per scontato che poi si scrive tutto meglio attraverso un preliminare, impostando malissimo la compravendita) rispetto a quanto è scritto nel contratto stesso, che poi è l'unica cosa che vale, per le compravendite immobiliari. Il problema va girato al contrario. E' sempre giusto quando affermi che "una proposta controfirmata, con conoscenza della parte proponente è già un preliminare" (art. 1326 c.c.). Ma questo non equivale in modo perentorio a dire che "se hai firmato una proposta che rimanda ad un preliminare quella proposta è NULLA". La differenza è sottile, ma sostanziale. Per i motivi su esposti. Secondo me su questo forum dobbiamo fare campagna affinché si prevengano certe situazioni, e non "incitare" le persone a verificare se il contratto è nullo/annullabile o meno. Come abbiamo visto (non in questa discussione) molti poi ci marciano su! Poiché sei sempre molto attento e puntuale nei tuoi interventi, ti inviterei a mettere l'accento certamente sul @Wilmina: Purtroppo hai beccato uno dei tanti agenti che è interessato solo a fare cassa. Nel caso tu non ottenga il mutuo, perderai la caparra e dovrai la provvigione, stando alla legge. A questo punto, innanzitutto non anticipare altri soldi, anche se come acconto, e non firmare altre carte (a meno che l'agenzia ed il venditore non accettino la clausola, ma dubito fortemente). Poi, se malauguratamente la banca ti negasse il mutuo, cerca di trovare un accordo bonario con l'agenzia ed il venditore. Se sono persone coscienziose, potrebbero restituirti anche tutti i soldi. In realtà, il venditore, a mio parere, avrebbe ragione a trattenersi la caparra, poiché lui ha accettato la tua proposta, non ha alcuna colpa. Il dolo o la leggerezza è dell'AI. Caro ccc1956, la tua è un'informazione giusta, ma incompleta. Volendo vedere bene la cosa, si potrebbe dire anche fuorviante. In questo ed in molti altri post continui a dire: Falso. Per due ragioni. In primis, quasi mai troverai un contratto (le agenzie usano contratti "standard", quasi sempre) che esplicitamente dice che c'è l'obbligo di sottoscrivere un altro preliminare, ma come nel caso di Wilmina, quasi sempre troverai la dicitura "è facoltà delle parti...." Ma, ammesso che addirittura il mediatore abbia scritto di suo pugno un impegno a sottoscrivere un altro contratto (guarda, mettiamoci proprio nell'identico caso della sentenza di Cassazione), la tua informazione è inesatta. La parte che riterrà di aver subito un torto dovrà andare dal giudice. Sia in teoria, che in pratica, perché il venditore potrà non voler restituire l'assegno. Non è tutto automatico. E' una delle possibilità, e per come la vedo io, non è la migliore (salvo il caso in cui non ci sai proprio altro da fare). In particolare, è fuorviante dire a Wilmina, o a persone che come lei spesso hanno lamentato questo o problemi simili, che c'è, come prima ipotesi, questa del preliminare del preliminare. E' fuorviante perché, chi non è esperto, si basa su quanto si è detto verbalmente (ed in tutte le agenzie, o quasi, si dà per scontato che poi si scrive tutto meglio attraverso un preliminare, impostando malissimo la compravendita) rispetto a quanto è scritto nel contratto stesso, che poi è l'unica cosa che vale, per le compravendite immobiliari. Il problema va girato al contrario. E' sempre giusto quando affermi che "una proposta controfirmata, con conoscenza della parte proponente è già un preliminare" (art. 1326 c.c.). Ma questo non equivale in modo perentorio a dire che "se hai firmato una proposta che rimanda ad un preliminare quella proposta è NULLA". La differenza è sottile, ma sostanziale. Per i motivi su esposti. Secondo me su questo forum dobbiamo fare campagna affinché si prevengano certe situazioni, e non "incitare" le persone a verificare se il contratto è nullo/annullabile o meno. Come abbiamo visto (non in questa discussione) molti poi ci marciano su! Poiché sei sempre molto attento e puntuale nei tuoi interventi, ti inviterei a mettere l'accento certamente sul @Wilmina: Purtroppo hai beccato uno dei tanti agenti che è interessato solo a fare cassa. Nel caso tu non ottenga il mutuo, perderai la caparra e dovrai la provvigione, stando alla legge. A questo punto, innanzitutto non anticipare altri soldi, anche se come acconto, e non firmare altre carte (a meno che l'agenzia ed il venditore non accettino la clausola, ma dubito fortemente). Poi, se malauguratamente la banca ti negasse il mutuo, cerca di trovare un accordo bonario con l'agenzia ed il venditore. Se sono persone coscienziose, potrebbero restituirti anche tutti i soldi. In realtà, il venditore, a mio parere, avrebbe ragione a trattenersi la caparra, poiché lui ha accettato la tua proposta, non ha alcuna colpa. Il dolo o la leggerezza è dell'AI. [/QUOTE]
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