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<blockquote data-quote="CheCasa!" data-source="post: 456447" data-attributes="member: 56079"><p>Ciao [USER=61610]@emmekappa[/USER] ,</p><p>mi dispiace che tu abbia dovuto fare una simile esperienza ma... cerchiamo di comprendere alcune questioni.</p><p></p><p>Il diritto di superficie.</p><p>Il fatto che sia presente un diritto di superficie non significa automaticamente che siano presenti dei vincoli di edilizia convenzionata. Da una parte può essere che la convenzione sia scaduta, dall'altra che il terreno non sia mai stato riscattato.</p><p></p><p>Se la convenzione fosse scaduta, l'unica differenza rispetto ad una piena proprietà e che prima o poi potresti dover sborsare una determinata somma per acquistare anche il diritto di proprietà sul terreno.</p><p></p><p>Non parliamo di noccioline. L'importo potrebbe essere di poche migliaia di euro ma potrebbe anche arrivare a superare i 10.000,00 euro.</p><p></p><p>Se fossero presenti le limitazioni poste dall'edilizia convenzionata, il problema più grosso sarebbe del venditore. Infatti, accettare una proposta ad un prezzo più alto di quello stabilito in convenzione potrebbe, da una parte determinare per il venditore una sanzione salatissima, dall'altra permetterti di concludere la vendita al prezzo effettivamente imposto dalla convenzione (spesso estremamente esiguo).</p><p></p><p>In assenza di convenzione, la perizia per il mutuo sull'immobile, terrà presente i costi di riscatto del terreno ma non esprimerà valori necessariamente così dissimili da quelli effettivamente attesi.</p><p></p><p>Ricapitolando... una cattiva proposta non mette in difficoltà solo l'acquirente ma anche il venditore... quindi, per prima cosa, incontratevi (te ed il venditore) e parlatene. Sostituite la proposta con un compromesso redatto da un notaio che possa effettuare gli approfondimenti del caso, inserite la subordinazione al mutuo che tutela l' acquirente ma anche quel venditore che, con il ricavato della vendita, sia intenzionato a sua volta a concludere un altro acquisto...</p><p></p><p>Se non ci sono le condizioni per andare avanti, magari perché sussistono ancora i vincoli di una convenzione, sarà certamente possibile risolvere il contratto consensualmente, con restituzione delle somme depositate in agenzia...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CheCasa!, post: 456447, member: 56079"] Ciao [USER=61610]@emmekappa[/USER] , mi dispiace che tu abbia dovuto fare una simile esperienza ma... cerchiamo di comprendere alcune questioni. Il diritto di superficie. Il fatto che sia presente un diritto di superficie non significa automaticamente che siano presenti dei vincoli di edilizia convenzionata. Da una parte può essere che la convenzione sia scaduta, dall'altra che il terreno non sia mai stato riscattato. Se la convenzione fosse scaduta, l'unica differenza rispetto ad una piena proprietà e che prima o poi potresti dover sborsare una determinata somma per acquistare anche il diritto di proprietà sul terreno. Non parliamo di noccioline. L'importo potrebbe essere di poche migliaia di euro ma potrebbe anche arrivare a superare i 10.000,00 euro. Se fossero presenti le limitazioni poste dall'edilizia convenzionata, il problema più grosso sarebbe del venditore. Infatti, accettare una proposta ad un prezzo più alto di quello stabilito in convenzione potrebbe, da una parte determinare per il venditore una sanzione salatissima, dall'altra permetterti di concludere la vendita al prezzo effettivamente imposto dalla convenzione (spesso estremamente esiguo). In assenza di convenzione, la perizia per il mutuo sull'immobile, terrà presente i costi di riscatto del terreno ma non esprimerà valori necessariamente così dissimili da quelli effettivamente attesi. Ricapitolando... una cattiva proposta non mette in difficoltà solo l'acquirente ma anche il venditore... quindi, per prima cosa, incontratevi (te ed il venditore) e parlatene. Sostituite la proposta con un compromesso redatto da un notaio che possa effettuare gli approfondimenti del caso, inserite la subordinazione al mutuo che tutela l' acquirente ma anche quel venditore che, con il ricavato della vendita, sia intenzionato a sua volta a concludere un altro acquisto... Se non ci sono le condizioni per andare avanti, magari perché sussistono ancora i vincoli di una convenzione, sarà certamente possibile risolvere il contratto consensualmente, con restituzione delle somme depositate in agenzia... [/QUOTE]
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