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<blockquote data-quote="studiopci" data-source="post: 114276" data-attributes="member: 10285"><p>Scusami gcaval, non ho nessun interesse ne intenzione ad entrarei n una polemica ridondante, però ( spero di sbagliarmi ) mi sembra di percepire dalle Tue parole l'impressione ( spero giustificata ) che gli Agenti Immobiliari siano ignoranti ( nel senso che ignorano la materia ) il lupo cattivo pronto a circuire l'incapace di turno, insomma... non ne hai gran stima. Sarà ... anche vero, come è anche vero che non è solo la nostra categoria ad annoverare figure del genere bensi le troviamo ovunque ed a tutti i livelli. </p><p>Devo rispondere ( come ho fatto prima riportando le tue parole) purtroppo alle tue dichiarazioni giusto per puntualizzare </p><p></p><p></p><p>Ri- disconosco, anche a nome degli altri Agenti Immobiliari la partenità anche dei contenuti, per il semplice fatto che fino alla sentenza della cassazione, tralaltro non pubblicizzata, come giustamente hanno indicato altri colleghi, tutti e dico tutti, avvocati, Agenti Immobiliari ed operatori del settore, hanno sempre redatto la proposta di acquisto in questi termini, sono indotto a pensare che si è iniziato a creare un certo caos nel momento in cui l'AdE ha reso obbligatorio la registrazione portando la proposta di acquisto da mera formalizzazione di intenti a contratto a tutti gli effetti.</p><p>La cassazione non ha più volte, bensi una sola volta, chiarito che nel momento in cui si pone in essere un negozio giuridico , la compravendita, che prevede due passi contrattuali fondamentali , la trattativa ( compromesso ) ed la formalizzazione del passaggio di proprietà ( il rogito ) un atto terzo che rimanda al compromesso non ha validità. Poi certo che ciò che conta è quello che è scritto nel contratto ma quello che è scritto deve essere aderente alle normative e poi nessuno ha deciso deliberatamente di driblare gli effetti obbligatori tutti in buona fede hanno agito così.</p><p></p><p></p><p>Da quello che leggo quella che intendi tu per proposta <strong>è una lettera di intenti</strong> la proposta di acquisto deve riportare tutta una serie di indicazioni , estremi catastali, dati delle parti, ecc.ecc. e l'unica cosa che non deve riportare pena la perdita di efficacia è il rimando ad un succesivo atto che non sia il rogito. Questo ha detto la Cassazione , è bene chiarirlo , non che la proposta in se non ha valore o che è un atto raffazzonato, ma solo che se la proposta che di persè è un contratto perchè ne abbia l'efficacia deve essere tale, quindi non deve rimandare ad un successivo atto ( compromesso ) altrimenti è inutile.</p><p></p><p></p><p>La procedura che usi tu è quella che moltissimi di noi usano ( far leggere il compromesso ai clienti e molto spesso sottoporlo alle approvazioni dei legali di turno ) proprio per tutelare tutte le parti e per tranquillità di tutti. Infine Ti ringrazio per non aver criticato il mio operato anche perchè a me non piacciono le sorprese.</p><p>Ti saluto con affetto</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="studiopci, post: 114276, member: 10285"] Scusami gcaval, non ho nessun interesse ne intenzione ad entrarei n una polemica ridondante, però ( spero di sbagliarmi ) mi sembra di percepire dalle Tue parole l'impressione ( spero giustificata ) che gli Agenti Immobiliari siano ignoranti ( nel senso che ignorano la materia ) il lupo cattivo pronto a circuire l'incapace di turno, insomma... non ne hai gran stima. Sarà ... anche vero, come è anche vero che non è solo la nostra categoria ad annoverare figure del genere bensi le troviamo ovunque ed a tutti i livelli. Devo rispondere ( come ho fatto prima riportando le tue parole) purtroppo alle tue dichiarazioni giusto per puntualizzare Ri- disconosco, anche a nome degli altri Agenti Immobiliari la partenità anche dei contenuti, per il semplice fatto che fino alla sentenza della cassazione, tralaltro non pubblicizzata, come giustamente hanno indicato altri colleghi, tutti e dico tutti, avvocati, Agenti Immobiliari ed operatori del settore, hanno sempre redatto la proposta di acquisto in questi termini, sono indotto a pensare che si è iniziato a creare un certo caos nel momento in cui l'AdE ha reso obbligatorio la registrazione portando la proposta di acquisto da mera formalizzazione di intenti a contratto a tutti gli effetti. La cassazione non ha più volte, bensi una sola volta, chiarito che nel momento in cui si pone in essere un negozio giuridico , la compravendita, che prevede due passi contrattuali fondamentali , la trattativa ( compromesso ) ed la formalizzazione del passaggio di proprietà ( il rogito ) un atto terzo che rimanda al compromesso non ha validità. Poi certo che ciò che conta è quello che è scritto nel contratto ma quello che è scritto deve essere aderente alle normative e poi nessuno ha deciso deliberatamente di driblare gli effetti obbligatori tutti in buona fede hanno agito così. Da quello che leggo quella che intendi tu per proposta [B]è una lettera di intenti[/B] la proposta di acquisto deve riportare tutta una serie di indicazioni , estremi catastali, dati delle parti, ecc.ecc. e l'unica cosa che non deve riportare pena la perdita di efficacia è il rimando ad un succesivo atto che non sia il rogito. Questo ha detto la Cassazione , è bene chiarirlo , non che la proposta in se non ha valore o che è un atto raffazzonato, ma solo che se la proposta che di persè è un contratto perchè ne abbia l'efficacia deve essere tale, quindi non deve rimandare ad un successivo atto ( compromesso ) altrimenti è inutile. La procedura che usi tu è quella che moltissimi di noi usano ( far leggere il compromesso ai clienti e molto spesso sottoporlo alle approvazioni dei legali di turno ) proprio per tutelare tutte le parti e per tranquillità di tutti. Infine Ti ringrazio per non aver criticato il mio operato anche perchè a me non piacciono le sorprese. Ti saluto con affetto [/QUOTE]
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