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<blockquote data-quote="gcaval" data-source="post: 90814" data-attributes="member: 14014"><p>Tutto chiaro. Io però vorrei fare una domanda agli Agenti Immobiliari di questo forum, dando per scontato la loro integrità morale e la loro professionalità. Fermo restando che l'A.I è un mediatore e non un notaio, supponendo sempre la buona fede dello stesso in ogni trattativa, vi pare pur giusto che si debba intascare una provvigione nel caso in cui la parte acquirente viene a trovarsi nella situazione su menzionata? A questo punto, non sarebbe giusto costituirsi insieme ad essa contro la parte venditrice?</p><p>Se la parte venditrice ha dato informazioni false, sarà questa a dover corrispondere, oltre al doppio della caparra, anche la provvigione per sè e per la parte acquirente lesa. Capisco che tutto ciò è pura teoria, ma perché a rimetterci deve essere l'acquirente (o in generale chi sta facendo le cose con serietà e onestà)? Quest'ultimo richiede un servizio ed è ben consapevole di doverlo pagare (non entro nel merito se poco o tanto), ma se alla fine si trova non solo senza acquisto, ma anche con una rogna non da poco, perché dovrebbe anche corrispondere una mediazione che non ha mai concluso? Penso che sia una situazione un po' di comodo dire che l'Agenti Immobiliari non abbia responsabilità alcuna, certamente una pubblicità non positiva, anche a leggere le reazioni di taluni su questo ottimo forum.</p><p></p><p>A questo punto, al di là di ciò che dice la legge, inserite nei vostri contratti stampati delle clausole di tutela dell'acquirente verso il venditore, perché è sempre il primo a trovarsi svantaggiato rispetto al secondo, ma anche dell'agenzia rispetto a chi non ottempera i propri impegni. Quindi, se è una sola parte a far saltare gli accordi, sarà questa che dovrà rispondere del proprio operato, in denaro, anche verso l'agenzia. Perché non si fa mai questo o perché non iniziare da subito a far questo?</p><p></p><p>Io credo che questo darebbe maggiore tranquillità a tutti, agenti compresi, sempre che non siano furbi in prima persona. E soprattutto ne gioverebbe alla credibilità e alla professionalità dell'intera categoria. Mi piacerebbe conoscere le diverse opinioni a riguardo, non certo per fare polemiche sterili, ma per trovare, eventualmente, delle soluzioni a problemi che saranno sempre più frequenti, in considerazione del fatto che molta gente si troverà sempre più esposta a pignoramenti o fallimenti.</p><p>Grazie.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gcaval, post: 90814, member: 14014"] Tutto chiaro. Io però vorrei fare una domanda agli Agenti Immobiliari di questo forum, dando per scontato la loro integrità morale e la loro professionalità. Fermo restando che l'A.I è un mediatore e non un notaio, supponendo sempre la buona fede dello stesso in ogni trattativa, vi pare pur giusto che si debba intascare una provvigione nel caso in cui la parte acquirente viene a trovarsi nella situazione su menzionata? A questo punto, non sarebbe giusto costituirsi insieme ad essa contro la parte venditrice? Se la parte venditrice ha dato informazioni false, sarà questa a dover corrispondere, oltre al doppio della caparra, anche la provvigione per sè e per la parte acquirente lesa. Capisco che tutto ciò è pura teoria, ma perché a rimetterci deve essere l'acquirente (o in generale chi sta facendo le cose con serietà e onestà)? Quest'ultimo richiede un servizio ed è ben consapevole di doverlo pagare (non entro nel merito se poco o tanto), ma se alla fine si trova non solo senza acquisto, ma anche con una rogna non da poco, perché dovrebbe anche corrispondere una mediazione che non ha mai concluso? Penso che sia una situazione un po' di comodo dire che l'Agenti Immobiliari non abbia responsabilità alcuna, certamente una pubblicità non positiva, anche a leggere le reazioni di taluni su questo ottimo forum. A questo punto, al di là di ciò che dice la legge, inserite nei vostri contratti stampati delle clausole di tutela dell'acquirente verso il venditore, perché è sempre il primo a trovarsi svantaggiato rispetto al secondo, ma anche dell'agenzia rispetto a chi non ottempera i propri impegni. Quindi, se è una sola parte a far saltare gli accordi, sarà questa che dovrà rispondere del proprio operato, in denaro, anche verso l'agenzia. Perché non si fa mai questo o perché non iniziare da subito a far questo? Io credo che questo darebbe maggiore tranquillità a tutti, agenti compresi, sempre che non siano furbi in prima persona. E soprattutto ne gioverebbe alla credibilità e alla professionalità dell'intera categoria. Mi piacerebbe conoscere le diverse opinioni a riguardo, non certo per fare polemiche sterili, ma per trovare, eventualmente, delle soluzioni a problemi che saranno sempre più frequenti, in considerazione del fatto che molta gente si troverà sempre più esposta a pignoramenti o fallimenti. Grazie. [/QUOTE]
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